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  Dicembre 2012

Articoli n° 01
GENNAIO - FEBBRAIO 2008
 


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Cicala detta l’agenda 2008:
ambiente, sicurezza e sviluppo;

Pari opportunitÀ, la Piccola Industria
lancia il progetto “Pro time life"

Intesa tra Awelco e Jabil:
nasce il Parco tecnologico KiBrain

Il nuovo prefetto agli imprenditori:
«Consideratemi al vostro fianco»

Antonio Farina:
«La sicurezza È un’emergenza sociale»

di Monica Gaudino

Pari opportunitÀ, la Piccola Industria
lancia il progetto “Pro time life”


L’iniziativa è promossa di concerto con Sistemi Formativi Confindustria, Soroptimist e la Provincia nell’ambito del Programma-obiettivo del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale per l’anno 2007


Realizzare una solida campagna culturale “di sistema”, diffusa sul territorio e finalizzata a promuovere tra i cittadini, e soprattutto in seno ai centri decisori politici degli Enti Locali, la conoscenza dell’impatto che le politiche pubbliche possono avere per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei cittadini. È questo l’obiettivo principale del progetto “Pro Time Life”, proposto da Sistemi Formativi Confindustria (SFC) nell’ambito del Programma-obiettivo del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale per l’anno 2007.
Detto in altre parole, scopo dell’iniziativa è promuovere l’occupazione femminile attraverso un percorso che annulli le disparità salariali e nei percorsi di carriera, di favorire il consolidamento di imprese femminili e la creazione di progetti integrati di rete.
Nello specifico, il progetto intende supportare la diffusione di una cultura in tema di pari opportunità, e dunque capace di valorizzare entrambi i generi, superando la discriminazione nell’attribuzione di ruoli, funzioni ed atteggiamenti.
Obiettivi, tuttavia, che si possono cogliere soltanto se non si tralascia un aspetto fondamentale del problema: quello dei “tempi delle città”, sui quali incidono – in negativo e in positivo – le politiche degli enti locali, i cui amministratori, non a caso, vanno infine sensibilizzati alla questione.
Soggetto proponente del progetto “Pro Time Life – come accennato – è Sistemi Formativi Confindustria con il coinvolgimento di Soroptimist (associazione di rappresentanza di genere di livello internazionale), del Comitato Piccola Industria di Confindustria, e delle associazioni afferenti a Confindustria che abbiano legalmente costituito al loro interno un Comitato Pari Opportunità. Vale a dire: Brescia, Roma, Caserta e Puglia, e le rispettive Province o la Regione di riferimento.
Inserita in questo contesto, Confindustria Caserta, ha recentemente costituito, seguendo l’esperienza dell’Unione Industriali di Roma prima e di Brescia poi, il Terzo Gruppo Femminile Plurale, presieduto da Stefania Brancaccio, presidente della Piccola Industria, con lo scopo di «esprimere il posizionamento dell’associazione degli industriali sulle tematiche delle pari opportunità e della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, contribuendo con proposte concrete all’elaborazione di un progetto di welfare locale». Non solo.
L’iniziativa prevede anche un’azione di costante pressing sui responsabili dell’amministrazione locale, tesa a rimuovere gli ostacoli che le donne incontrano quotidianamente nel loro cammino. A cominciare da quelli di tipo pratico, troppo spesso e a torto sottovalutati.
Patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità – e da Rai Educational il progetto “Pro Time Life” avrà una durata di ventiquattro mesi e prevede la realizzazione di tre fasi distinte.

1. La realizzazione di un’indagine curata da Sistemi Formativi Confindustria nel corso del primo anno, nella quale verranno passati in rassegna alcuni modelli nazionali ed europei già implementati per favorire sul territorio i tempi delle città.
Esempi dai cui emerge in maniera netta che l’elemento del tempo della città e della pianificazione temporale assume un ruolo progressivamente sempre più importante e delicato in cinque ambiti:
a) Servizi alla persona. Interventi per una migliore gestione del tempo in favore di fasce di popolazione su cui gravano i maggiori oneri della cura (essenzialmente donne adulte) e in favore di popolazioni “deboli” (essenzialmente bambini, anziani, disabili).

b) Tempi di apertura dei servizi commerciali. Strategie in tema di flessibilità dell’offerta dei servizi commerciali (in particolare della piccola distribuzione), al fine anche di rivitalizzare aree del territorio comunale.

c) Ruolo dell’informazione. Strategie di informazione (web, stampa, numeri verdi, via telefonia mobile, eccetera) a beneficio dei cittadini per consentire loro un reale accesso all’insieme dell’offerta di servizi presenti e fruibile dopo l’orario di lavoro.

d) Ruolo della cultura. Strategie per una migliore fruizione dell’offerta culturale (cinema, teatri, centri culturali, rassegne, eccetera) presente sul territorio compatibilmente con gli orari di lavoro.

e) Gestione dei mezzi di trasporto e traffico. Strategie basate sullo sfasamento degli orari di ingresso e di uscita in alcune istituzioni (per esempio, le scuole), l'alleggerimento del traffico favorendo la cooperazione tra utilizzatori di mezzi privati, il sostegno alla mobilità dei cittadini più sfavoriti, eccetera.

2. L’organizzazione di una serie di workshop sul territorio, a partire del secondo anno, finalizzati a sensibilizzare i decisori politici degli Enti Locali (Province, Comuni e Regioni coinvolte nel progetto) e l’opinione pubblica sul tema.
In questa particolare fase verranno messi a sistema i primi esiti dell’indagine che sarà successivamente integrata alla luce delle esperienze sul tema che gli Enti Locali partecipanti ai workshop porteranno all’interno del dibattito.
In questo ambito, anche alla luce della nuova programmazione comunitaria 2007-2013, un focus specifico verrà condotto sull’utilizzo da parte delle Regioni dei fondi nazionali e comunitari per promuovere policy sul tema.

3. La realizzazione di un’attività di comunicazione diacronica a tutto il progetto finalizzata a sensibilizzare (a mezzo stampa, media, pubblicità, web) i cittadini e l’opinione pubblica sul tema e culminante nell’organizzazione di un Evento Finale, alla fine del secondo anno, a Roma, teso alla più ampia diffusione dei risultati del Progetto.
L’iniziativa – è appena il caso di ricordarlo – segue la scia delle manifestazioni organizzate da Confindustria Caserta nell’Anno Europeo delle Pari Opportunità che si è appena concluso.
Dunque, si tratta della conferma di un forte impegno assunto contro le discriminazioni e l’affermazione convinta della parità di genere per la crescita dell’intera società.
«Inserito nel concetto più ampio di pari opportunità, con questo progetto - afferma Stefania Brancaccio - non intendiamo creare riserve di genere per il cosidetto sesso debole, sarebbe limitativo e anche un po’ offensivo. Credo infatti fermamente nel merito e il merito alla fine prevale sempre, senza bisogno di corsie preferenziali».

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