Per un territorio
a misura d’impresa
L’Ambasciatore Kloss
discute del semestre austriaco
Una holding di partecipazioni a sostegno dell’impresa campana
Una Cometa per il distretto
del tessile di Nola
Accordo tra Confitarma
e Unione Industriali Napoli
UNIONE INDUSTRIALI
Una holding di partecipazioni
a sostegno dell’impresa campana
di Bruno BISOGNI
Il progetto dell’Unione di Napoli
prevede la creazione di società operative
per i business individuati
Industria, ambiente, turismo, infrastrutture. Sono solo alcuni tra i principali settori d'intervento della holding di partecipazioni promossa dall'Unione Industriali di Napoli.
Per la prima volta in Italia un'associazione territoriale dà vita a un simile organismo.
L'obiettivo è di assicurare uno strumento operativo che consenta all'imprenditoria campana e meridionale di partecipare a business di particolare rilevanza. Ispiratore dell'operazione è Aurelio Fedele, Consigliere Delegato agli Affari Amministrativi dell'Unione Industriali di Napoli, nonché partner della PricewaterhouseCoopers, la più grande organizzazione al mondo di revisione contabile e di servizi professionali con circa 2.000 dipendenti in Italia e 150.000 nel mondo. Fedele ha definito il progetto assieme allo studio milanese Livolsi & Partners, uno dei principali operatori italiani specializzati nell'organizzazione di strutture societarie e finanziarie.
«Gli imprenditori meridionali - spiega - hanno difficoltà ad aggregarsi. É sintomatico che in Campania vi sia una sola azienda quotata in Borsa. C'è bisogno di una svolta, in tempi di globalizzazione, in cui vince chi è capace di acquisire i propri concorrenti o di ampliare il proprio business. In Campania, negli ultimi anni, è accaduto il contrario. Molte aziende del settore industriale e di quello creditizio sono state cedute».
Accanto all'Unione Industriali potranno partecipare alla holding amministrazioni locali, istituzioni bancarie, singoli associati ed altre associazioni confindustriali della Campania e del Sud Italia. La holding creerà singole società partecipate secondo gli specifici affari che si intende avviare, con capitale aperto a partner strategici di volta in volta scelti in base alle necessità. A tali società operative (newco) potranno partecipare piccole imprese iscritte all'Unione e professionisti campani. Tre le linee guida che caratterizzeranno la holding:
- Economicità delle iniziative. Non si interverrà su aziende decotte né si farà assistenzialismo. Tutti gli interventi definiti dovranno prevedere ritorni economici e adeguati dividendi per gli azionisti.
- Valorizzazione del territorio. Le iniziative tenderanno a concentrarsi prevalentemente in Campania al fine di creare un effetto volano e sviluppare indotto, con ricadute positive in termini occupazionali e sociali.
- Coinvolgimento dell'imprenditoria locale. Gli imprenditori iscritti all'Unione potranno entrare sia nella holding - sottoscrivendo quote azionarie di più elevato importo - sia nelle newco, alle quali potranno partecipare anche professionisti.
Una prima area d'intervento potrebbe essere rappresentata dal settore dello smaltimento dei rifiuti, che ormai da anni costituisce una criticità per l'intera regione Campania e che necessita della realizzazione di moderni termovalorizzatori adeguati alle esigenze delle comunità locali.
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