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Nuova 488: un cambiamento necessario

Costruire un Business Plan per le Banche

Patti di famiglia e Trust:
garantire continuitÀ all’impresa

Aintroduzione delle nuove norme sul diritto societario, sui nuovi principi contabili (IAS) e sulla misurazione del rischio creditizio delle imprese da parte delle banche, può considerarsi un ulteriore elemento di spinta per l'evoluzione dei mercati finanziari verso una maggiore efficienza, trasparenza e concorrenza basata sulle effettive capacità distintive da parte degli operatori. In particolare, l'utilizzo dei nuovi principi IAS e l'applicazione delle norme di Basilea 2 contribuiranno significativamente alla trasparenza rendendo la documentazione di bilancio d'esercizio di un'impresa una rappresentazione più aderente alla effettiva realtà aziendale. Ciò concorrerà a migliorare il rapporto creditizio tra Impresa e Banca, ma una comunicazione efficace non potrà limitarsi, nella fase di richiesta di nuove linee di credito, alla trasmissione delle informazioni desumibili dai documenti di bilancio d'esercizio che per loro natura offrono una rappresentazione storica, quindi parziale, dei fatti economico/finanziari. Una “comunicazione efficace” per la richiesta di accesso al credito deve assicurare la comprensione oltre che della storia aziendale anche delle “intenzioni, azioni, risultati prospettici da perseguire e relativi fabbisogni finanziari”; inoltre deve rendere disponibili tutte le informazioni necessarie alla banca per effettuare la verifica e la valutazione di merito. In questo modo il processo di richiesta di finanziamento da parte dell'Impresa e quello di valutazione di un affidamento da parte della Banca convergeranno nell'obiettivo essenziale di dimostrare e verificare la capacità di rimborso dei debiti finanziari compresi i nuovi affidamenti. La validità di tale approccio alla valutazione del merito creditizio è confermata anche dalla recente normativa sulla Legge 488 che richiede l'intervento diretto delle Banche nel finanziamento dei progetti da agevolare con la loro valutazione basata, appunto, su piani d'impresa. Un Business Plan è la forma di comunicazione finanziaria più idonea, ai fini della concessione di finanziamenti bancari, sia per la presentazione di uno specifico progetto aziendale sia per la rappresentazione della prospettiva storica e della dinamica evolutiva di un'impresa nel suo complesso. Un Business Plan messo a punto per la comunicazione finanziaria con le banche sarà organizzato in: una "parte descrittiva" per la presentazione della situazione attuale aziendale e la descrizione e motivazione degli investimenti, dei risultati economici previsti e dei fabbisogni (con particolare riferimento quelli finanziari) e una "parte numerica" che fornisca una rappresentazione storica e prospettica dei conti economici, degli stati patrimoniali e dei flussi finanziari, ricorrendo a schemi di sintesi che diano, comunque, la possibilità di rilevare tutte le grandezze, impegni e fonti richiamati nella parte descrittiva. A titolo di esempio riportiamo di seguito una possibile articolazione della "parte descrittiva" del Business Plan di un'impresa.