L’impatto degli incentivi
regionali sulle imprese
L’impegno dei Giovani
Un nuovo inizio per CostoZero
Le proposte per costruire
un 2006 positivo
Dialogo con la politica
Notizie
e appuntamenti
Ance
Le proposte per costruire
un 2006 positivo
Antonio LOMBARDI*
L’Associazione si muoverà per incentivare
il ricorso all'edilizia convenzionata
Occorre l’unione delle nostre forze per affermare il concetto di cultura
d’impresa, per lavorare sui principi della legalità, della libera
concorrenza e della lotta al lavoro nero
Il 2005 è stato per il settore delle costruzioni
un anno positivo, a conferma e consolidamento di un trend che si protrae ininterrottamente
dal 1999. Gi investimenti nel settore sono cresciuti dell'1,5%, mentre il loro
valore complessivo (quasi 129mila milioni di euro) ha registrato un incremento
del 3,1% rispetto al 2004. Tra il 1999 e il 2005 la crescita nel settore delle
costruzioni è stata nettamente superiore a quella del PIL e gli investimenti
sono aumentati complessivamente del 22,9%, a fronte di uno sviluppo del Prodotto
Interno Lordo dell'8,6%. Il tasso di crescita dell'occupazione nel settore è stato
del 30,4% contro un aumento del dato complessivo del 10,3%. Per quanto riguarda
la provincia di Salerno, il comparto dell'edilizia è senza dubbio l'elemento
trainante dell'economia provinciale: 3645 imprese attive nel 2005 (+17% rispetto
al 2004), 42mila addetti nel settore e nel comparto collegato, con un fatturato
complessivo pari a quasi 1,5 milioni di euro dei quali il 75% relativo a lavori
pubblici (-5,2% rispetto al 2004), e il rimanente 25% per lavori privati (+24%
rispetto al 2004). Gli occupati sono cresciuti del 16% e le retribuzioni denunciate
del 21%. Dati e cifre che la dicono lunga sull'incidenza nella congiuntura
economica provinciale del PIL. La crescita degli investimenti in costruzioni
ha interessato tutti i comparti del settore, ma in particolar modo l'edilizia
residenziale. L'incremento si deve sia alla nuova produzione che agli interventi
di riqualificazione del patrimonio abitativo. Per poter garantire il trend
positivo relativo agli interventi di riqualificazione e ristrutturazione del
patrimonio edilizio, va subito evidenziata la necessità di una deroga
dell'IVA al 10%. In un contesto e in una congiuntura sostanzialmente positiva,
l'Ance Salerno vuole continuare a porsi come punto di riferimento per l'intero
territorio provinciale. Attivi, propositivi e concreti: sono queste le linee
cardine che caratterizzeranno l'impegno dell'Ance Salerno anche nel prossimo
futuro, esattamente com'è stato negli anni scorsi. Il settore delle
costruzioni esercita un fondamentale ruolo di volano per l'economia provinciale
e il trend degli ultimi anni testimonia ancora una forte volontà di
crescere. La percentuale di lavoro irregolare in edilizia si è ridotta
progressivamente, fino a scendere al di sotto della media nazionale. Occorre
l'unione delle nostre forze per affermare il concetto di cultura d'impresa,
per lavorare sui principi della legalità, della libera concorrenza e
della lotta al lavoro nero. Un terreno sul quale l'Ance Salerno ha già ottenuto
riscontri significativi, a partire dal Protocollo d'Intesa sulla Legalità degli
Appalti Pubblici, siglato il 6 giugno scorso con il Comune di Salerno, insieme
alla Cassa Edile e alle Organizzazioni sindacali. Analoga iniziativa è attualmente
in corso con la Provincia di Salerno, avendo a riferimento il documento sottoscritto
con il Comune che sarà ampliato nei contenuti, tenendo conto delle ampie
competenze dell'Amministrazione Provinciale. Questo anno si apre inoltre con
la novità rilevante del Durc (Documento unico di regolarità contributiva)
che, chiusa la sua fase sperimentale per divenire finalmente obbligatorio ed
entrare ufficialmente a regime, viene esteso anche ai lavori privati, con il
sicuro effetto di far emergere una larga fetta di lavoro nero. Altro dato rilevante
per il 2006 è l'attivazione, su nostra richiesta, di un tavolo di lavoro
presso la provincia di Salerno per elaborare la nuova proposta di legge regionale
sui lavori pubblici, recentemente presentata dall'assessore competente. Tra
le novità, inoltre, il nuovo strumento urbanistico della città di
Salerno, che ci pone nella condizione di essere parte attiva e propositiva
per le problematiche inerenti la questione urbana, attraverso il nuovo metodo
di gestione dello stesso (concertazione, perequazione). La grande novità della
perequazione impone una necessaria rivisitazione del rapporto pubblico-privato.
L'Ance Salerno ha elaborato un proprio documento di osservazione al Nuovo Piano
Regolatore, attualmente all'esame dell'amministrazione comunale. A parte le
puntuali considerazioni relative alla normativa di attuazione, è fondamentale
poter disporre di una strumentazione di sviluppo chiara ed efficace in tutti
gli aspetti operativi, che fornisca certezza di procedure, fondatezza degli
obiettivi, tempi e costi certi relativamente ai tempi della trasformazione
urbana. Quanto al potenziale economico del nuovo Puc, l'Ance Salerno ha evidenziato
che la nuova stesura non consente una valutazione sufficientemente esatta delle
capacità economiche attivabili, così come è stato possibile
fare in occasione della precedente versione (anno 2002). Tuttavia, nell'ipotesi
che l'intero piano venga attuato nell'arco temporale di venti anni, si registrano
investimenti in lavori per circa 2 miliardi di euro con un'occupazione diretta
di 1500 unità annue e una indiretta di circa 900. Tali dati confermano
la validità del nuovo strumento urbanistico certamente legato al rilancio
del mercato immobiliare e alla realizzazione di opere pubbliche per il recupero
di standard pregressi e per gli interventi puntuali indicati nel piano. Collegato
al discorso del Puc si pone l'emergenza "casa". Così come
fatto recentemente in Francia con la Legge che favorisce la costruzione di
case "low cost", c'è la necessità di offrire abitazioni
a prezzi contenuti e alloggi a valori locativi più bassi. L'Ance Salerno
avanzerà una proposta per incentivare il ricorso all'edilizia convenzionata,
al fine di offrire un prodotto casa con prezzi inferiori del 30-35% rispetto
a quelli di mercato. Per poter fare ciò, occorre ipotizzare programmi
misti, basati sulla disponibilità di aree edificabili a basso costo,
pubbliche o private, prevedendo il contributo della pubblica amministrazione
nelle procedure espropriative e nel reperimento di aree su cui intervenire
e la concessione di incentivi fiscali, economici e finanziari.
*Presidente ANCE Salerno - info@costruttori.sa.it |