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  Dicembre 2012

Articoli n° 1
gennaio/febbraio 2006
 

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L’impatto degli incentivi
regionali sulle imprese

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Le proposte per costruire
un 2006 positivo

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Le proposte per costruire
un 2006 positivo

Antonio LOMBARDI*

L’Associazione si muoverà per incentivare
il ricorso all'edilizia convenzionata

Occorre l’unione delle nostre forze per affermare il concetto di cultura d’impresa, per lavorare sui principi della legalità, della libera concorrenza e della lotta al lavoro nero

Il 2005 è stato per il settore delle costruzioni un anno positivo, a conferma e consolidamento di un trend che si protrae ininterrottamente dal 1999. Gi investimenti nel settore sono cresciuti dell'1,5%, mentre il loro valore complessivo (quasi 129mila milioni di euro) ha registrato un incremento del 3,1% rispetto al 2004. Tra il 1999 e il 2005 la crescita nel settore delle costruzioni è stata nettamente superiore a quella del PIL e gli investimenti sono aumentati complessivamente del 22,9%, a fronte di uno sviluppo del Prodotto Interno Lordo dell'8,6%. Il tasso di crescita dell'occupazione nel settore è stato del 30,4% contro un aumento del dato complessivo del 10,3%. Per quanto riguarda la provincia di Salerno, il comparto dell'edilizia è senza dubbio l'elemento trainante dell'economia provinciale: 3645 imprese attive nel 2005 (+17% rispetto al 2004), 42mila addetti nel settore e nel comparto collegato, con un fatturato complessivo pari a quasi 1,5 milioni di euro dei quali il 75% relativo a lavori pubblici (-5,2% rispetto al 2004), e il rimanente 25% per lavori privati (+24% rispetto al 2004). Gli occupati sono cresciuti del 16% e le retribuzioni denunciate del 21%. Dati e cifre che la dicono lunga sull'incidenza nella congiuntura economica provinciale del PIL. La crescita degli investimenti in costruzioni ha interessato tutti i comparti del settore, ma in particolar modo l'edilizia residenziale. L'incremento si deve sia alla nuova produzione che agli interventi di riqualificazione del patrimonio abitativo. Per poter garantire il trend positivo relativo agli interventi di riqualificazione e ristrutturazione del patrimonio edilizio, va subito evidenziata la necessità di una deroga dell'IVA al 10%. In un contesto e in una congiuntura sostanzialmente positiva, l'Ance Salerno vuole continuare a porsi come punto di riferimento per l'intero territorio provinciale. Attivi, propositivi e concreti: sono queste le linee cardine che caratterizzeranno l'impegno dell'Ance Salerno anche nel prossimo futuro, esattamente com'è stato negli anni scorsi. Il settore delle costruzioni esercita un fondamentale ruolo di volano per l'economia provinciale e il trend degli ultimi anni testimonia ancora una forte volontà di crescere. La percentuale di lavoro irregolare in edilizia si è ridotta progressivamente, fino a scendere al di sotto della media nazionale. Occorre l'unione delle nostre forze per affermare il concetto di cultura d'impresa, per lavorare sui principi della legalità, della libera concorrenza e della lotta al lavoro nero. Un terreno sul quale l'Ance Salerno ha già ottenuto riscontri significativi, a partire dal Protocollo d'Intesa sulla Legalità degli Appalti Pubblici, siglato il 6 giugno scorso con il Comune di Salerno, insieme alla Cassa Edile e alle Organizzazioni sindacali. Analoga iniziativa è attualmente in corso con la Provincia di Salerno, avendo a riferimento il documento sottoscritto con il Comune che sarà ampliato nei contenuti, tenendo conto delle ampie competenze dell'Amministrazione Provinciale. Questo anno si apre inoltre con la novità rilevante del Durc (Documento unico di regolarità contributiva) che, chiusa la sua fase sperimentale per divenire finalmente obbligatorio ed entrare ufficialmente a regime, viene esteso anche ai lavori privati, con il sicuro effetto di far emergere una larga fetta di lavoro nero. Altro dato rilevante per il 2006 è l'attivazione, su nostra richiesta, di un tavolo di lavoro presso la provincia di Salerno per elaborare la nuova proposta di legge regionale sui lavori pubblici, recentemente presentata dall'assessore competente. Tra le novità, inoltre, il nuovo strumento urbanistico della città di Salerno, che ci pone nella condizione di essere parte attiva e propositiva per le problematiche inerenti la questione urbana, attraverso il nuovo metodo di gestione dello stesso (concertazione, perequazione). La grande novità della perequazione impone una necessaria rivisitazione del rapporto pubblico-privato. L'Ance Salerno ha elaborato un proprio documento di osservazione al Nuovo Piano Regolatore, attualmente all'esame dell'amministrazione comunale. A parte le puntuali considerazioni relative alla normativa di attuazione, è fondamentale poter disporre di una strumentazione di sviluppo chiara ed efficace in tutti gli aspetti operativi, che fornisca certezza di procedure, fondatezza degli obiettivi, tempi e costi certi relativamente ai tempi della trasformazione urbana. Quanto al potenziale economico del nuovo Puc, l'Ance Salerno ha evidenziato che la nuova stesura non consente una valutazione sufficientemente esatta delle capacità economiche attivabili, così come è stato possibile fare in occasione della precedente versione (anno 2002). Tuttavia, nell'ipotesi che l'intero piano venga attuato nell'arco temporale di venti anni, si registrano investimenti in lavori per circa 2 miliardi di euro con un'occupazione diretta di 1500 unità annue e una indiretta di circa 900. Tali dati confermano la validità del nuovo strumento urbanistico certamente legato al rilancio del mercato immobiliare e alla realizzazione di opere pubbliche per il recupero di standard pregressi e per gli interventi puntuali indicati nel piano. Collegato al discorso del Puc si pone l'emergenza "casa". Così come fatto recentemente in Francia con la Legge che favorisce la costruzione di case "low cost", c'è la necessità di offrire abitazioni a prezzi contenuti e alloggi a valori locativi più bassi. L'Ance Salerno avanzerà una proposta per incentivare il ricorso all'edilizia convenzionata, al fine di offrire un prodotto casa con prezzi inferiori del 30-35% rispetto a quelli di mercato. Per poter fare ciò, occorre ipotizzare programmi misti, basati sulla disponibilità di aree edificabili a basso costo, pubbliche o private, prevedendo il contributo della pubblica amministrazione nelle procedure espropriative e nel reperimento di aree su cui intervenire e la concessione di incentivi fiscali, economici e finanziari.

*Presidente ANCE Salerno - info@costruttori.sa.it

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