Il nuovo quadro
finanziario dell’UE
Salvatore
Vigliar*
La definizione degli obiettivi programmatici e le risorse di bilancio
per il
periodo 2007-2013
Negli ultimi
quattro anni la rubrica "News da Bruxelles" ha
rappresentato una costante dell'house organ che ci ospita, contribuendo
- è questa la speranza - ad ampliare l'ambito territoriale e tematico
delle problematiche maggiormente connesse allo sviluppo delle PMI
campane. I contenuti e il linguaggio che hanno caratterizzato la
rubrica sono stati sempre orientati a fornire strumenti conoscitivi
di natura pragmatica - talvolta in merito a opportunità reali di
finanziamento, tal'altra riguardo a programmi e strategie implementati
dalle Istituzioni comunitarie-, al fine di permettere un immediato
riscontro, in termini di utilità e
operatività, da parte degli operatori economici interessati. Non
si ha modo di verificare se gli obiettivi perseguiti da chi scrive
siano stati - almeno parzialmente - conseguiti, ma, dopo tanto tempo,
si può avere,
quantomeno, la convinzione che i lettori abituali abbiano appreso
le metodologie di ricerca e individuazione delle principali fonti
di informazione, a volte "disperse" nel
mare magnum della produzione documentale comunitaria. É arrivato,
dunque, il momento di voltare pagina, concentrando l'attenzione non
più sulle
singole opportunità finanziarie o sulle differenti "comunicazioni" della
Commissione, ma sulle motivazioni sostanziali e sulle problematiche
che orientano e condizionano la legislazione, la programmazione finanziaria
e, in ultima analisi, le politiche comunitarie, mantenendo, naturalmente,
una particolare attenzione agli aspetti inerenti le PMI. D'altro
canto, la modifica dei contenuti della rubrica non può prescindere
da una riflessione sul "titolo" della stessa e sulla sua periodicità.
Dopo attenta riflessione, condotta unitamente alla valida redazione
di CostoZero, si è deciso di realizzare cinque articoli l'anno e
di nominare la "nuova" rubrica "Unione Europea e PMI";
ne risulta evidente il "taglio" meno giornalistico e maggiormente
orientato ad approfondimenti tematici. Il primo articolo del "nuovo
corso" ha ad oggetto l'analisi delle problematiche connesse al futuro
quadro finanziario dell'UE, volto a definire gli obiettivi programmatici
e le risorse di bilancio da conferire all'UE per il periodo 2007-2013.
Si tratta della quarta serie di prospettive finanziarie che seguono
il pacchetto Delors I (1988-1992), il pacchetto Delors II (1993-1999) e
l'Agenda 2000 (2000-2006), nel cui quadro è stato adottato un nuovo
accordo interistituzionale nel 1999. La definizione del prossimo "quadro" riveste
un'importanza cruciale per il corretto sviluppo del territorio e
del mercato comunitari, sia dal punto di vista finanziario, sia sul piano
strategico, ed è per tale motivo che, a livello internazionale,
i dibattiti, le proposte e, alcune volte, gli scontri, divengono sempre
più frequenti
(ne rappresenta un esempio il contrasto tra Gran Bretagna e Francia
in merito alla quantificazione e alla programmazione dei fondi destinati
alla PAC). I documenti che hanno avviato una riflessione sull'impostazione
della nuova architettura economico/programmatica, sono rappresentati dalla
Comunicazione della Commissione del 10/02/04, "Costruire il nostro
avvenire comune - Sfide e mezzi finanziari dell'Unione allargata 2007-2013",
nonché dalla
Comunicazione della Commissione del 14/07/04, "Prospettive finanziarie
2007-2013". Entrambi i documenti non sono stati pubblicati in G.U.
In particolare, la seconda comunicazione propone una serie di azioni
dettagliate, oggetto di negoziati, tuttora in corso, condotti tra il Consiglio
dei ministri ed il Parlamento europeo. Il documento elabora proposte organizzate
per singole "rubriche". Le rubriche delle prospettive finanziarie,
che rappresentano le grandi categorie di spesa, sono cinque rispetto
alle otto attuali, il che dovrebbe rendere più flessibile il sistema,
nonché consentire un utilizzo più efficace delle risorse.
Tali rubriche - il cui totale degli stanziamenti d'impegno è pari
a 1.025 miliardi di euro per il periodo 2007-2013 - sono le seguenti:
crescita sostenibile, suddivisa in: competitività per la crescita
e l'occupazione; coesione per la crescita e l'occupazione; sviluppo sostenibile
e tutela delle risorse naturali; cittadinanza, libertà, sicurezza
e giustizia; l'UE europea come partner mondiale: questa rubrica raggruppa
tutte le azioni esterne, compresi gli strumenti di preadesione, l'integrazione
del Fondo europeo di sviluppo nel bilancio dell'Unione e le riserve attuali
destinate agli aiuti d'urgenza e alla garanzia di prestito; amministrazione:
questa rubrica include le spese delle istituzioni diverse dalla Commissione,
le pensioni e le scuole europee.
Priorità del quadro finanziario 2007-2013
Considerando i risultati economici mediocri registrati di recente,
la Commissione propone di concentrare l'azione dell'Unione su tre
settori prioritari: favorire lo sviluppo sostenibile, che raggruppa gli
obiettivi di competitività, coesione, conservazione e gestione delle
risorse naturali; conferire al concetto di cittadinanza europea il senso
proprio del termine, realizzando uno spazio di libertà, giustizia
e sicurezza, nonché l'accesso ai beni pubblici fondamentali; promuovere
un ruolo coerente per l'Europa in quanto partner mondiale. Per quanto concerne
lo sviluppo sostenibile, la componente competitività al servizio
dello sviluppo e dell'occupazione, con una dotazione pari a 133 miliardi
di euro, comprende i seguenti obiettivi: promuovere la competitività delle
imprese in un mercato unico integrato; intensificare e migliorare
la ricerca e lo sviluppo tecnologico; interconnettere l'Europa attraverso
le reti comunitarie; migliorare la qualità dell'insegnamento e della
formazione, ponendo l'accento in particolare sulla mobilità; realizzare
l'agenda per la politica sociale che, parte integrante della strategia
di Lisbona, raggruppa legislazione, procedura di coordinamento aperto e
dialogo sociale. La maggiore coesione al servizio della crescita e dell'occupazione,
seconda componente della rubrica 1, avente una dotazione di circa 339 miliardi
di euro per il periodo 2007-2013, contempla tre priorità: la convergenza;
la competitività regionale e l'occupazione; la cooperazione territoriale
europea mediante programmi transfrontalieri e transnazionali. Per
quanto riguarda la preservazione e gestione delle risorse naturali, sono
stati stanziati in totale 405 miliardi di euro per il periodo 2007-2013,
di cui il 72% per l'agricoltura (301 miliardi di euro). La rubrica cittadinanza,
libertà, sicurezza e giustizia assisterà ad un aumento delle
prospettive finanziarie nel corso degli anni, per giungere a un totale
di 25 miliardi di euro per il periodo considerato. Nella rubrica
l'Unione europea come partner mondiale, si pone l'accento sulla necessità di
pervenire ad avere un peso politico conforme al peso economico dell'Unione
per far sì che l'UE valorizzi la propria azione non solo nella sfera
economica e politica, ma anche in un'ottica di stabilità, di prevenzione
dei conflitti e di composizione delle crisi.
*Esperto di politiche comunitarie - studio.vigliar@virgilio.it
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