Una nuova via per conquistare
i mercati esteri
Con i commercialisti,
a sostegno della piccola impresa
Sicurezza, vertice
Imprenditori-Forze dello Stato
Velardi e il cambiamento
che non È avvenuto
Formazione continua:
per il manager È indispensabile
comunicazione politica
Velardi e il cambiamento
che non È avvenuto
di Bruno BISOGNI
Dibattito sul recente libro dell’esperto
in comunicazione politica, con interventi
di Lettieri, Bassolino, Landolfi, Trombetti e Orfeo
«Il tuo libro mi ha colpito fin dal titolo: l'anno che doveva cambiare l'Italia. Mi sono chiesto, perché mai proprio il 2006? Io resto convinto che la grossa occasione si è persa nella legislatura precedente. La maggioranza aveva un programma e i numeri in parlamento per potere trasformare il Paese. Ha commesso soprattutto due errori: scarsa attenzione al Mezzogiorno e alle esigenze delle imprese».
Giovanni Lettieri, Presidente dell'Unione Industriali di Napoli, ha introdotto così, rivolgendosi all'autore, il suo intervento all'incontro di presentazione del volume di Claudio Velardi "L'anno che doveva cambiare l'Italia. Le elezioni 2006 raccontate da un esperto della comunicazione politica". Il dibattito, promosso dall'associazione imprenditoriale, si è svolto il 13 novembre a palazzo Partanna. Per Lettieri, la politica italiana va rinnovata, anche sul piano squisitamente generazionale. Non è un caso che la Spagna, dove dirigenti politici relativamente giovani si alternano alla guida del Paese, stia superando un'Italia in cui, a dieci anni di distanza, si è riproposto un duello tra gli stessi leader di coalizione. «Serve anche più capacità di decidere, bipolarismo vero, un partito democratico nel centro sinistra e una analoga nuova forza nel centrodestra». Posizione, questa, che ha trovato favorevoli i relatori presenti: il Rettore dell'Università Federico II, Guido Trombetti, il Presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, il Presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, Mario Landolfi. Nel corso dell'incontro, coordinato dal Direttore de "Il Mattino", Mario Orfeo, Landolfi e Bassolino hanno convenuto sulla necessità di riforme elettorali e istituzionali. «Bisogna superare un bipolarismo che non serve al governo ma solo alla denuncia», ha dichiarato Landolfi, riconoscendo che, esauritasi la spinta derivata dal Patto per l'Italia, la maggioranza di centrodestra aveva perso nell'ultima parte della vecchia legislatura "forza e presa nella società".
Dal canto suo, Bassolino ha ammesso i limiti del suo schieramento, così distaccato dal Paese da manifestare in molti suoi rappresentanti il timore, alle ultime consultazioni referendarie sulla devolution, che una maggiore partecipazione al voto ne compromettesse l'esito altrimenti scontato.
Da tutti gli interventi unanime è venuto il riconoscimento alla qualità del diario di un anno, politico e personale, elaborato da Claudio Velardi.
«Uno spaccato felicemente riuscito della vita del Paese», ha commentato Guido Trombetti. |