Una nuova via per conquistare
i mercati esteri
Con i commercialisti,
a sostegno della piccola impresa
Sicurezza, vertice
Imprenditori-Forze dello Stato
Velardi e il cambiamento
che non È avvenuto
Formazione continua:
per il manager È indispensabile
unione industriali
Sicurezza, vertice
Imprenditori-Forze dello Stato
di Bruno BISOGNI
Il Vice Presidente Cimmino chiede che il confronto
su temi specifici si estenda alle rappresentanze
delle aziende sul territorio
«Se sarà attuato puntualmente, il patto per la sicurezza potrà rappresentare un passo in avanti concreto per Napoli e la sua area metropolitana. I problemi ci sono, dalla criminalità all'emergenza rifiuti, ma non si risolvono diffondendo l'immagine di una città perduta. è giunto invece il tempo di far rispettare le regole. Dobbiamo pretendere che questo accada anche a Napoli». Così si è espresso il Presidente dell'Unione Industriali di Napoli, Giovanni Lettieri, al termine del Consiglio Direttivo dell'Associazione imprenditoriale svoltosi venerdì 10 novembre insieme ai vertici dell'Amministrazione dello Stato e delle Forze dell'Ordine. All'incontro, coordinato dal Presidente dell'Unione, sono intervenuti tra gli altri il Prefetto di Napoli, Renato Profili, il Vice Questore Vicario di Napoli, Antonio De Iesu, il Comandante del reparto territoriale di Napoli dei Carabinieri, Giuseppe Brancati, il Capo Ufficio del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, Virgilio Di Vito, il Vice Presidente alla Sicurezza del Territorio dell'Unione Industriali, Giovanni Cimmino.
Lettieri si è detto fiducioso sulle prospettive di rilancio della città. «Occorre - ha dichiarato - attivare un circolo virtuoso che favorisca la partecipazione della società civile intorno a progetti grandi e piccoli di sviluppo, coinvolgendo i giovani, la futura classe dirigente. Ciascuno è chiamato a farsi carico di impegni e aspettative, dalla classe politica all'imprenditoria, dai tutori dell'ordine ai vigili del fuoco». Un'attenzione specifica è stata chiesta dagli industriali per i comprensori Asi e le altre aree industriali. «Proponiamo - spiega il Vice Presidente Cimmino - che esponenti istituzionali si confrontino con i rappresentanti delle aziende ivi localizzate per verificare in loco eventuali carenze di agibilità, dalla infrastrutture all'illuminazione ai rifiuti, agli impianti di videosorveglianza. Chiediamo attenzione anche per le stazioni di transito: porti, aeroporti, snodi ferroviari, ecc. Proprio qualche settimana fa anche il Presidente di Confitarma, Nicola Coccia, ha sottolineato l'urgenza di misure mirate a porre in sicurezza le aree del turismo crocieristico e in particolare quelle portuali e immediatamente limitrofe dove si concentra il maggior flusso passeggeri. Nel traffico crocieristico Napoli ha raggiunto una posizione di leadership in Europa, con un indotto di circa 250 milioni annui. Vanno, più in generale, salvaguardate le potenzialità di trasformazione graduale dello scalo partenopeo da porto di transito in home port, con conseguente incremento del flusso passeggeri e implementazione delle connesse attività industriali e commerciali. Napoli ha interporti e strutture logistiche realizzate o in progetto che possono dare concretezza a quel ruolo strategico, tante volte auspicato, di capitale del Mediterraneo».
Per il Vice Presidente alla Sicurezza del Territorio dell'Unione Industriali, un altro fronte d'impegno deve essere rappresentato dalla diffusione della cultura della legalità. «La repressione è necessaria ma non sufficiente. Al tempo stesso bisogna infatti intervenire per promuovere, soprattutto ma non soltanto tra i giovanissimi, l'educazione civica, il rispetto delle norme elementari del vivere civile, l'amore per la propria città».
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