Pareri di diritto civile
A cura di Maria Rosaria San Giorgio - Edizioni Giuffrè
Pagine 328 - Euro 25,00
È stata presentata nella biblioteca "Alfredo De Marsico" del tribunale di Castel Capuano, la seconda edizione di "Pareri di Diritto Civile", edito da Giuffrè, a cura di Maria Rosaria San Giorgio (magistrato e Consigliere di Cassazione). A moderare il dibattito che ha preso spunto da questo testo dedicato a chi si accinge a sostenere l'esame di abilitazione alla professione di avvocato, è stato Roberto Ormanni (direttore della rivista Diritto e Giustizia). L'iniziativa, fortemente voluta dall'associazione "Norme e Diritto" ha avuto un notevole successo di pubblico e ha visto intervenire importanti personalità del mondo forense partenopeo, e non solo. Ad aprire l'incontro è stato Franco Tortorano (Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Napoli) che ha sottolineato «l'utilità di un volume come quello della San Giorgio non solo per i tirocinanti, ma anche per chi già svolge da qualche tempo il mestiere di avvocato». Sulla stessa lunghezza d'onda anche Francesco Caia (Segretario del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Napoli) che ha invitato i futuri esaminandi a «non vedere la prova come un ostacolo bensì come un momento di verifica della propria preparazione forense». Lo stesso Caia non ha lesinato critiche al legislatore per come è strutturato oggi l'esame di abilitazione alla professione di avvocato. Giuseppe Di Monda (Consigliere Direttivo Aiga di Nola) ha invece sottolineato «l'importanza del ruolo del "dominus" per la formazione del tirocinante in un momento decisivo della sua giovane vita professionale». Carmine Masucci (Università di Salerno) ha intrattenuto i presenti sull'utilità del libro "Pareri di Diritto Civile" «sia per la metodologia redazionale che per l'attualità delle tematiche trattate».
Napoli la cittÀ sorprendente
Luigi Labruna - Editoriale Scientifica
Pagine 185 - Euro 14,00
«Non amo gli appelli. Detesto i girotondi. Non sopporto le ammucchiate, le sceneggiate e le ammuine. Cerco di comprendere i motivi delle cose e, quando possibile, le ragioni degli altri». è questa la definizione che dà di sè Luigi Labruna, docente di Storia del Diritto Romano presso l'università federiciana, editorialista del Corriere del Mezzogiorno e autore del volume Napoli la città sorprendente.
Partendo dalla definizione che il presidente Giorgio Napolitano, ha dato della città, «capace di tutto, generosa e travagliata», Labruna raccoglie nel volume gli articoli scritti per il Corriere del Mezzogiorno dal 2004 al 2006.
Nella prefazione al libro, il direttore del Corriere del Mezzogiorno, Marco Demarco, ricorda gli inizi della collaborazione del Professore con il giornale quando «sorseggiando un caffè, tra frequenti battute su amici comuni, comincia a parlare di Napoli con il tono della passione e l'energia dell'attivista civile». Labruna scrive quindi della Napoli perduta e di quella da salvare, senza reticenze né pregiudizi. Con passione. Dai suoi articoli traspare il tratto costante di un impegno civile che diventa ora indignazione, ora analisi lucida, ora proposta accorata. Paragona la città alla Roma di duemila anni fa, sostenendo che anche allora, come oggi, il commissariato all'emergenza rifiuti, poteva essere condizionato da impulsività o favoritismi.
Dunque, anche «l'immondizia può costituire metro della democrazia e libertà. Anche in questo campo maleodorante, quando il potere supera le regole, si mostra appieno la pericolosità di un sistema svincolato dal necessario controllo democratico».
Il disincanto di Labruna diventa il contrario del suo disimpegno per cui «scrivere di Napoli perduta sarà pure una fissazione. Ma che la città sorprendente sia da ricostruire ed abbia bisogno di pulizia e di giustizia, in tutti i sensi, non è persuasione solo di pochi».
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