GLI EXCHANGE TRADED FUNDS
MODERNI STRUMENTI D'INVESTIMENTO
strumenti di finanza innovativa per le pmi
l’offerta di unicredit banca d’impresa
di Raffaella Venerando & Monica De Carluccio
strumenti di finanza innovativa
per le pmi
l’offerta di unicredit banca d’impresa
L’obiettivo è aiutare
le aziende a crescere e rafforzare la propria struttura finanziaria
e patrimoniale
Ferdinando
Brandi
Responsabile Direzione Finanza di
Impresa e Derivati
Banca Corporate UniCredit
UniCredit Banca d'Impresa (Ubi), prima banca nazionale dedicata
esclusivamente alle aziende, in particolare alle imprese produttive
con volume d'affari annuo superiore a 1,5 milioni di euro,
ha recentemente varato nuovi strumenti pensati per aiutare
le imprese a crescere e per rafforzare la propria struttura
finanziaria e patrimoniale. Per capire meglio come Ubi intende
agire nel rafforzamento delle piccole e medie aziende, abbiamo
approfondito l'argomento con Ferdinando Brandi, responsabile
delle direzioni Finanza d'Impresa e Derivati della banca corporate
del gruppo UniCredit.
Perché UniCredit Banca d'Impresa ha deciso
di creare prodotti di finanza strutturata specifici per le PMI?
Ubi si caratterizza come banca specializzata al servizio delle imprese.
Il nostro sistema produttivo è caratterizzato da un taglio aziendale
medio piccolo e molto distribuito sul territorio. Il nostro obiettivo è quello
di avvicinare sempre più la banca alla sua clientela fornendo direttamente
alle PMI oltre che credito e servizi, anche tutte le operazioni di finanza
strutturata che le banche fanno solitamente solo per le grandi aziende.
Siamo una banca per le imprese e siamo coartefici del loro successo, preferiamo
fare cento operazioni piccole piuttosto che due grandi. Per fare questo,
ci siamo organizzati con 4 presidi specifici per la finanza d'impresa istituiti
di recente a Milano, Roma, Bologna e Treviso, oltre alla sede di Verona.
Questo ci permette di intercettare le esigenze del territorio e di creare
prodotti su misura per le varie aree.
Che obiettivo si pone il prodotto "Ubi per lo sviluppo delle imprese"?
“Ubi per lo sviluppo delle imprese” non è solo un prodotto,
ma un sistema di soluzioni offerto da un nucleo di specialisti che agisce
in stretta relazione con il territorio (v. Schema). L'obiettivo è offrire
consulenza sulla gestione del passivo aziendale e sul reperimento delle fonti
finanziarie necessarie a competere in modo equilibrato nell'attuale contesto
economico.
A quale target di clientela si rivolge "Ubi per lo sviluppo delle
imprese" ?
Questo progetto è indirizzato ad aziende che intendono, e possono,
sostenere il costo della leva finanziaria per amplificare il proprio ciclo
economico virtuoso con investimenti pianificati a tale scopo. Il nostro
obiettivo è quello di puntare a supportare principalmente le imprese
di minore dimensione, tuttavia i nostri prodotti sono flessibili poiché l'imprenditore
può utilizzarli con gradi di autonomia e prezzi differenziati. La
validità delle strategie aziendali sarà confermata da piani
prospettici che mettano in evidenza la capacità di generazione di
flussi di cassa in grado di servire le esigenze finanziarie.
Vuole illustrarci di che cosa si tratta?
Le formule che abbiamo messo a punto variano in funzione del capitale
aggiuntivo che l'imprenditore può o intende impiegare nella propria
attività. La più conosciuta, lanciata lo scorso anno da Alessandro
Profumo, è il patto per la crescita che prevede la concessione di
finanziamenti a medio lungo termine senza alcuna richiesta di garanzie
accessorie, a patto che l'imprenditore sia disponibile a rafforzare contestualmente
la posizione patrimoniale dell'impresa, migliorandone così il merito
creditizio. Altro strumento innovativo è, invece, la Capitalizzazione
Flessibile e Progressiva (CFP). CFP è un programma di finanziamento
modulare di lungo periodo a fronte dell'immissione rateizzata e flessibile
di equity/quasi equity con eventuale garanzia consortile o pubblica. L'azienda
destinataria dell'intervento potrà così contare su di un
bacino di risorse finanziarie fruibile just in time, minimizzando lo sfasamento
temporale tra il momento in cui si presentano le opportunità di
investimento e il momento in cui i capitali vengono resi disponibili. Tecnicamente,
l''intervento "Capitalizzazione flessibile Progressiva", si concretizza
in due linee di credito, una per cassa della durata di 5 anni e rimborso
ammortizzato con garanzia consortile o pubblica, e una in stand-by di pari
importo con possibilità di utilizzo subordinata all' immissione
di capitale, da utilizzare per cassa sempre con durata di 5 anni più 2
anni di pre-ammortamento.
Esistono altre forme di sostegno alla crescita aziendale?
Sì, è possibile ricorrere al cosiddetto "mezzanino",
capitale di rischio a basso costo per le imprese (anche se superiore a
quello dei prestiti ordinari) ma con una tutela particolare nei confronti
dei creditori prevista dalle nuove norme sul diritto societario. Questo
strumento permette all'imprenditore di avere capitale di rischio senza
immetterne di proprio. Si tratta di un prestito subordinato, ovvero di
uno strumento che si colloca in una posizione intermedia tra il debito
senior e il capitale di rischio. In particolare, questo tipo di prestito
risulta privilegiato rispetto al capitale proprio in caso di default dell'azienda,
ma postergato rispetto ad altre forme di debito. Per la sua natura, di
maggior rischiosità, solo alcune imprese che presentano determinate
caratteristiche potranno accedervi.
In tema di strumenti per la crescita delle imprese,
un'altra soluzione offerta dal mercato è quella dei Fondi di Private Equity. Qual è l'impegno
di Ubi su questo fronte?
Lo scorso giugno UniCredit Banca d'Impresa ha varato "Idea Industria";
si tratta appunto di un fondo di private equity voluto da Ubi per sostenere
lo sviluppo delle imprese clienti con maggiori potenzialità di crescita.
Il fondo ha una dotazione di 100 milioni di euro, e può intervenire
anche per facilitare una riorganizzazione dell'azionariato dell'impresa,
garantendo le risorse per la liquidazione o la sostituzione dei soci, per
operazioni di management buy out o per soluzioni per il passaggio generazionale.
La selezione delle iniziative da finanziare e la gestione del nuovo fondo
di private equity sono state affidate alla Sgr 21, Partners del Gruppo
21 Investimenti. Un fondo pensato per finanziare progetti a medio lungo
termine, con un orizzonte temporale di 7-8 anni. Vogliamo dare un sostegno
organico alle imprese: contiamo più sul capital gain che sui dividendi.
Offriamo alla nostra clientela una gamma di soluzioni completa e innovativa,
strumenti con cui Ubi probabilmente si assume un rischio maggiore rispetto
alla normale concessione del credito. Ma si tratta di strumenti che permettono
di rispondere alle diverse esigenze delle singole imprese nelle varie zone
d'Italia, e trovare soluzioni è nel nostro interesse: se le aziende
vanno bene, andiamo bene anche noi. |