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  Dicembre 2012

Articoli n° 9
novembre 2005
 


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Relazione del presidente Silvio Sarno

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GLI EXCHANGE TRADED FUNDS
MODERNI STRUMENTI D'INVESTIMENTO

strumenti di finanza innovativa per le pmi
l’offerta di unicredit banca d’impresa

di Raffaella Venerando & Monica De Carluccio


strumenti di finanza innovativa per le pmi
l’offerta di unicredit banca d’impresa
L’obiettivo è aiutare le aziende a crescere e rafforzare la propria struttura finanziaria e patrimoniale

Ferdinando Brandi
Responsabile Direzione Finanza di
Impresa e Derivati
Banca Corporate UniCredit



UniCredit Banca d'Impresa (Ubi), prima banca nazionale dedicata esclusivamente alle aziende, in particolare alle imprese produttive con volume d'affari annuo superiore a 1,5 milioni di euro, ha recentemente varato nuovi strumenti pensati per aiutare le imprese a crescere e per rafforzare la propria struttura finanziaria e patrimoniale. Per capire meglio come Ubi intende agire nel rafforzamento delle piccole e medie aziende, abbiamo approfondito l'argomento con Ferdinando Brandi, responsabile delle direzioni Finanza d'Impresa e Derivati della banca corporate del gruppo UniCredit.

Perché UniCredit Banca d'Impresa ha deciso di creare prodotti di finanza strutturata specifici per le PMI?
Ubi si caratterizza come banca specializzata al servizio delle imprese. Il nostro sistema produttivo è caratterizzato da un taglio aziendale medio piccolo e molto distribuito sul territorio. Il nostro obiettivo è quello di avvicinare sempre più la banca alla sua clientela fornendo direttamente alle PMI oltre che credito e servizi, anche tutte le operazioni di finanza strutturata che le banche fanno solitamente solo per le grandi aziende. Siamo una banca per le imprese e siamo coartefici del loro successo, preferiamo fare cento operazioni piccole piuttosto che due grandi. Per fare questo, ci siamo organizzati con 4 presidi specifici per la finanza d'impresa istituiti di recente a Milano, Roma, Bologna e Treviso, oltre alla sede di Verona. Questo ci permette di intercettare le esigenze del territorio e di creare prodotti su misura per le varie aree.

Che obiettivo si pone il prodotto "Ubi per lo sviluppo delle imprese"?
“Ubi per lo sviluppo delle imprese” non è solo un prodotto, ma un sistema di soluzioni offerto da un nucleo di specialisti che agisce in stretta relazione con il territorio (v. Schema). L'obiettivo è offrire consulenza sulla gestione del passivo aziendale e sul reperimento delle fonti finanziarie necessarie a competere in modo equilibrato nell'attuale contesto economico.
A quale target di clientela si rivolge "Ubi per lo sviluppo delle imprese" ?
Questo progetto è indirizzato ad aziende che intendono, e possono, sostenere il costo della leva finanziaria per amplificare il proprio ciclo economico virtuoso con investimenti pianificati a tale scopo. Il nostro obiettivo è quello di puntare a supportare principalmente le imprese di minore dimensione, tuttavia i nostri prodotti sono flessibili poiché l'imprenditore può utilizzarli con gradi di autonomia e prezzi differenziati. La validità delle strategie aziendali sarà confermata da piani prospettici che mettano in evidenza la capacità di generazione di flussi di cassa in grado di servire le esigenze finanziarie.

Vuole illustrarci di che cosa si tratta?
Le formule che abbiamo messo a punto variano in funzione del capitale aggiuntivo che l'imprenditore può o intende impiegare nella propria attività. La più conosciuta, lanciata lo scorso anno da Alessandro Profumo, è il patto per la crescita che prevede la concessione di finanziamenti a medio lungo termine senza alcuna richiesta di garanzie accessorie, a patto che l'imprenditore sia disponibile a rafforzare contestualmente la posizione patrimoniale dell'impresa, migliorandone così il merito creditizio. Altro strumento innovativo è, invece, la Capitalizzazione Flessibile e Progressiva (CFP). CFP è un programma di finanziamento modulare di lungo periodo a fronte dell'immissione rateizzata e flessibile di equity/quasi equity con eventuale garanzia consortile o pubblica. L'azienda destinataria dell'intervento potrà così contare su di un bacino di risorse finanziarie fruibile just in time, minimizzando lo sfasamento temporale tra il momento in cui si presentano le opportunità di investimento e il momento in cui i capitali vengono resi disponibili. Tecnicamente, l''intervento "Capitalizzazione flessibile Progressiva", si concretizza in due linee di credito, una per cassa della durata di 5 anni e rimborso ammortizzato con garanzia consortile o pubblica, e una in stand-by di pari importo con possibilità di utilizzo subordinata all' immissione di capitale, da utilizzare per cassa sempre con durata di 5 anni più 2 anni di pre-ammortamento.


Esistono altre forme di sostegno alla crescita aziendale?
Sì, è possibile ricorrere al cosiddetto "mezzanino", capitale di rischio a basso costo per le imprese (anche se superiore a quello dei prestiti ordinari) ma con una tutela particolare nei confronti dei creditori prevista dalle nuove norme sul diritto societario. Questo strumento permette all'imprenditore di avere capitale di rischio senza immetterne di proprio. Si tratta di un prestito subordinato, ovvero di uno strumento che si colloca in una posizione intermedia tra il debito senior e il capitale di rischio. In particolare, questo tipo di prestito risulta privilegiato rispetto al capitale proprio in caso di default dell'azienda, ma postergato rispetto ad altre forme di debito. Per la sua natura, di maggior rischiosità, solo alcune imprese che presentano determinate caratteristiche potranno accedervi.

In tema di strumenti per la crescita delle imprese, un'altra soluzione offerta dal mercato è quella dei Fondi di Private Equity. Qual è l'impegno di Ubi su questo fronte?
Lo scorso giugno UniCredit Banca d'Impresa ha varato "Idea Industria"; si tratta appunto di un fondo di private equity voluto da Ubi per sostenere lo sviluppo delle imprese clienti con maggiori potenzialità di crescita. Il fondo ha una dotazione di 100 milioni di euro, e può intervenire anche per facilitare una riorganizzazione dell'azionariato dell'impresa, garantendo le risorse per la liquidazione o la sostituzione dei soci, per operazioni di management buy out o per soluzioni per il passaggio generazionale. La selezione delle iniziative da finanziare e la gestione del nuovo fondo di private equity sono state affidate alla Sgr 21, Partners del Gruppo 21 Investimenti. Un fondo pensato per finanziare progetti a medio lungo termine, con un orizzonte temporale di 7-8 anni. Vogliamo dare un sostegno organico alle imprese: contiamo più sul capital gain che sui dividendi. Offriamo alla nostra clientela una gamma di soluzioni completa e innovativa, strumenti con cui Ubi probabilmente si assume un rischio maggiore rispetto alla normale concessione del credito. Ma si tratta di strumenti che permettono di rispondere alle diverse esigenze delle singole imprese nelle varie zone d'Italia, e trovare soluzioni è nel nostro interesse: se le aziende vanno bene, andiamo bene anche noi.

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