ARCHIVIO COSTOZERO

 
Cerca nel sito



Vai al numero in corso


  Dicembre 2012

Articoli n° 8
OTTOBRE 2004
 

UNIONE DI AVELLINO - Home Page
stampa l'articolo stampa l'articolo

LAVORARE INSIEME CON PASSIONE
CREARE FIDUCIA NELLE IMPRESE

CAPITALISMO, UNA SVOLTA POSSIBILE
“PADRONI D’ITALIA” APPRODA AD AVELLINO

L’ITALIA CHE GALLEGGIA
manca lA TENSIONE morale

CAPITALISMO, UNA SVOLTA POSSIBILE
“PADRONI D’ITALIA” APPRODA AD AVELLINO
Industriali e politici alla presentazione del libro di Roberto Napoletano


Filomena Labruna
Giornalista Pubblicista
labrunafilomena@interfree.it

 

La presentazione del libro di Roberto Napoletano, capo della redazione romana de Il Sole 24 ore, avvenuta il 16 luglio presso la sede di via Palatucci, ha segnato per il Presidente dell'Unione degli Industriali di Avellino Giovanni Lettieri l'avvio di quel processo che il giornalista Antonio Aurigemma, tra le "penne" più apprezzate in Campania, definisce di sprovincializzazione. Il dibattito su "I Padroni d'Italia" che ha seguito di pochi giorni l'assemblea annuale dell'Unione degli Industriali, con la partecipazione straordinaria del Presidente Luca Cordero di Montezemolo, ha di fatto impresso una svolta nei calendari delle manifestazioni irpine, promosse da enti o associazioni che il più delle volte propongono gli stessi volti, gli stessi personaggi chiamati a confrontarsi sugli argomenti più disparati, che nulla hanno a che vedere con le loro attività. Aurigemma scrive che l'Unione degli Industriali di Avellino con queste iniziative ha fatto un salto di qualità e sottolinea come il Presidente Lettieri abbia preso consapevolezza della necessità di uscire dai recinti irpini per inquadrare i problemi dello sviluppo industriale sui binari nazionali e internazionali dell'ammodernamento e della competitività. La conferma di quanto scritto da Aurigemma su "Il Mattino" non giunge soltanto dalla constatazione dell'entusiasmo con cui è stato accolto Montezemolo, dal successo dell'evento, ma piuttosto dalla partecipazione continua a tutti gli appuntamenti di Assindustria da parte di esponenti istituzionali e politici di primo piano che offrono il loro contributo ai dibattiti sullo sviluppo del territorio. Parliamo di Nicola Mancino, Pasquale Viespoli, Vincenzo De Luca, Savino Pezzotta, Pierluigi Bersani, economisti del calibro di Massimo Lo Cicero, rappresentanti del mondo industriale come Ettore Artioli vice Presidente di Confindustria e Presidente del Comitato del Mezzogiorno. Fino a Gianfranco Fini e Walter Veltroni, per un andare un po' più indietro nel tempo. Tante le ipotesi emerse, le proposte avanzate, numerosi i dibattiti che si sono svolti, gli appuntamenti in calendario. Nel caso della presentazione di "I Padroni d'Italia" il dibattito, moderato dal direttore del Denaro Alfonso Ruffo, ha ruotato subito intorno ai tradizionali nodi che imbrigliano lo sviluppo, soprattutto al Sud: le infrastrutture, l'arretratezza del sistema industriale, il problema del credito, la necessità di nuove tecnologie. I relatori hanno convenuto sulla necessità di una svolta anche nel sistema capitalistico. Si parla di un capitalismo familiare che diventa media impresa globale; di micro imprese capaci di ragionare in un'ottica di sistema e di rete; di innovazione, ricerca, efficienza del mercato finanziario e di un rapporto costruttivo tra scuola e università: per qui passa il futuro dell'economia italiana e del suo sistema imprenditoriale. Roberto Napoletano elenca i potenziali elementi che possono far decollare nuovamente l'apparato industriale del Paese, attualmente ancorato a vecchi e arrugginiti impedimenti. «Il segreto - dice Napoletano - è puntare su una micro impresa che resti micro e su una media impresa che diventi multinazionale». Il Presidente dell'Unione degli Industriali, Giovanni Lettieri, lancia il suo monito "Basta con i localismi" e invita gli industriali ad essere consapevoli che la competizione non è tra aziende, ma tra territori organizzati. Un concetto ripreso anche nella relazione presentata all'assemblea generale, in cui Lettieri afferma che nei territori occorre ricercare la più ampia collaborazione per esprimere tutte le potenzialità di crescita latenti. Da ciò la necessità, ribadita in più occasioni, di "fare sistema", "fare squadra".
Tra i problemi esaminati e discussi non poteva mancare la questione del credito, affrontata anche da Massimo Lo Cicero per il quale è indispensabile che tutto il sistema bancario subisca modifiche sostanziali, che venga creata una Banca di Sviluppo, collegata alle banche europee e attenta ai mutamenti del territorio. L'economista ha infine invitato gli imprenditori ad operare per affermarsi su nuovi mercati, a guardare verso i paesi dell'Est europeo. Anche il sottosegretario al Ministero del Welfare, Pasquale Viespoli, ha parlato di una Banca del Territorio, che faccia anche accompagnamento finanziario nei confronti degli imprenditori. Il senatore Nicola Mancino ha auspicato un sistema del credito che sia un "faro" per gli industriali e si è soffermato sul fatto che attualmente risulti così attento alla sua gestione interna da diventare addirittura ostacolo per le imprese. Sul tema degli incentivi il dato più significativo è stato offerto da Ettore Artioli, vice Presidente di Confindustria: il 50% degli incentivi è andato ad aziende che hanno testa e cuore al Nord. E questo non è necessariamente un danno. Per Artioli, infatti, stroncare questo sistema significherebbe rinunciare ad un percorso che ha determinato una rilevante crescita del Pil al Sud. Da parte del senatore Mancino sull'argomento è stata espressa la necessità di un passaggio di cultura. «Gli imprenditori dovrebbero accettare - ha affermato Mancino - le regole del mercato e non avere più illusioni che il governo possa intervenire con agevolazioni e finanziamenti. Sarà un cambiamento graduale, più lento dei processi economici». Anche Lo Cicero ha esortato le imprese a non avere più illusioni che il governo possa intervenire con agevolazioni e cambiamenti. «Le imprese - ha sottolineato l'economista - producono valore e sono la macchina fondamentale della crescita del territorio. Lo Stato non può sostituirsi al mercato». Per Andrea Prete, leader di Assindustria Salerno, gli incentivi sono importanti, ma occorre rivederli e inquadrarli in un'ottica nuova, legata alle potenzialità e alle specificità del territorio.
E il ruolo della politica? Vincenzo De Luca, componente della commissione trasporti della Camera, si è soffermato su questo argomento, denunciando i danni provocati dalla litigiosità permanente dei partiti, dalla frantumazione dei luoghi di decisione. «Non si ha più fiducia nel governo - ha spiegato De Luca - non solo perché ha tagliato i fondi al Sud, ma perché ha tolto ogni regola, ogni certezza che si credeva acquisita, meccanismi su cui gli imprenditori contavano». Il componente della commissione trasporti della Camera ha evidenziato anche il rischio che l'annunciata devolution finisca per peggiorare la situazione, con un ulteriore appesantimento delle procedure e un dispendio di risorse. Sotto accusa banche e governo. Un rilancio difficile, dunque, al Sud "senza padroni"? Il quadro non è così pessimistico. Per il presidente dell'Unione degli Industriali di Avellino, Giovanni Lettieri, i problemi devono essere inquadrati in una prospettiva nazionale e le aziende devono puntare sulla tecnologia, sui servizi, sull'ammodernamento, sulla competitività. Il viaggio di Napoletano attraverso le grandi industrie e i protagonisti dell'avventura produttiva nazionale può offrire interessanti spunti di riflessione. Le testimonianze raccolte nel libro di alcuni tra i più noti personaggi dell'economia, Gaetano Caltagirone, Marco Tronchetti Provera, Umberto Agnelli, Guido Barilla, hanno costituito l'occasione in Irpinia per un confronto a più voci sui problemi più rilevanti del Sud. «La cultura d'impresa - conclude Lettieri - è indispensabile per rilanciare sviluppo e lavoro».

Download PDF
Costozero: scarica la rivista in formato .pdf
Ottobre - 5.735 Kb
 

Cheap oakleys sunglassesReplica Watcheswholesale soccer jerseyswholesale jerseysnike free 3.0nike free runautocadtrx suspension trainingbuy backlinks
Direzione e Redazione: Assindustria Salerno Service s.r.l.
Via Madonna di Fatima 194 - 84129 Salerno - Tel. (++39) 089.335408 - Fax (++39) 089.5223007
Partita Iva 03971170653 - redazione@costozero.it