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  Dicembre 2012

Articoli - n° 2 Marzo 2004
 



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DEDICATA ALLE PMI
LA NUOVA POLIZZA SCUDO PIÙ IMPRESA

BANCA CARIME AL SERVIZIO DELLE IMPRESE DEL SUD
CENTRALITÀ DEL CLIENTE E SERVIZI INNOVATIVI

“FINANCIAL GUARDIAN ” E “RISORSA Spa”
IN AIUTO DEI RISPARMIATORI TRADITI

BANCA CARIME AL SERVIZIO DELLE IMPRESE DEL SUD
CENTRALITÀ DEL CLIENTE E SERVIZI INNOVATIVI
Riassetto bancario compatibile con la crescita del sistema produttivo locale

di Marcello Calbiani
Amministratore Delegato Banca Carime
direzione_generale@carime.it

Il riassetto del sistema bancario, tuttora in corso, e la formazione dei grandi gruppi hanno prodotto fattori di positività, forse non del tutto espressi, che, a mio modo di vedere, gioveranno al Sud del Paese per colmare gap e svantaggi endemici esistenti a vari livelli. Un ridisegno della mappa del sistema creditizio, il cui primo punto di svolta è costituito dal fatto che le banche (come le imprese) devono ragionare e proporsi in termini di economia competitiva e non più in base a criteri di reciproca sussistenza e sopravvivenza. Banca Carime rappresenta un esempio di realtà creditizia - aggregata in Federazione bancaria attraverso un processo funzionale che riserva pari dignità alle singole banche aderenti - che ha deliberatamente scelto di mantenere la propria tradizionale vocazione localistica e di fare del radicamento territoriale la propria mission. Siamo convinti, infatti, che la nostra chiave di successo stia nella capacità di sviluppare un progetto in grado di integrarsi col territorio, nei fatti con la "gente". È con questa convinzione che anche in Campania stiamo lavorando per la costruzione di una linea di collaborazioni con le Istituzioni, con tutte le parti interessate a promuovere occasioni di crescita (imprenditori e operatori economici dei vari settori produttivi, rappresentanti di tutte le categorie economiche), focalizzando l'attenzione su programmi concreti quali le opportunità offerte dalla programmazione negoziata, dalle politiche regionali e comunitarie di sviluppo. Abbiamo toccato con mano come quello del credito sia un problema molto avvertito dalle aziende del Salernitano le quali, per come è avvenuto in altre aree del Paese, hanno dovuto fare i conti con la rigidità di un sistema creditizio in cui le tradizionali realtà bancarie locali sono state sostituite da altri istituti di credito. L'obiettivo di affermare un progetto in grado di integrarsi col territorio si traduce, dunque, per noi, nel costante approfondimento della conoscenza del tessuto produttivo, dei singoli operatori economici, delle relazioni commerciali, dei vantaggi per le imprese. E ciò in ragione del fatto che è proprio in questo contesto che intendiamo esercitare il nostro ruolo di protagonismo attivo, puntando sulla qualità e sull'efficienza delle prestazioni e dei servizi, sulle intelligenze e sulle professionalità, adottando metodologie oggettive di valutazione del rischio e considerando con approccio moderno la bontà dei progetti imprenditoriali e le performances aziendali. Obiettivi per i quali stiamo impegnando massicci investimenti di energie e risorse, qualificando il nostro personale, avviando specifici progetti formativi, creando unità operative territoriali specializzate, migliorando quindi la nostra cultura d'azienda. Il tutto per affermare una politica creditizia in grado di promuovere e valorizzare, nell'applicazione e nella prassi, il concetto di "centralità del cliente", per fornire una risposta concreta alla necessità di estendere e consolidare il dialogo tra la Banca e il sistema delle imprese, per progettare insieme, nel segno della continuità, programmi integrati, incisivi e compatibili. È evidente che un tale modello relazionale, orientato a condividere strategie e programmi di sviluppo, proprio perché rappresenta una novità culturale che impegna il costume e le mentalità, deve essere caratterizzato da fattori di autentica, concreta reciprocità e, dunque, capace di condizionare anche i comportamenti delle imprese. Queste, infatti, dovranno recuperare difficoltà e ritardi su tematiche importanti come finanza strategica, indebitamento bancario, pianificazione finanziaria, puntando a rinnovare la capacità di comunicare e a rimuovere i fattori strutturali di arretratezza. D'altra parte, lo stesso Accordo di Basilea, destinato a qualificare il rapporto tra banche e imprese, fissa metodologie che vanno in direzione di tali richiamati presupposti. In questo senso le medie imprese locali, insieme al ricco tessuto di piccole aziende dotate di flessibilità e produttività, dovranno sempre più saper imprimere un decisivo impulso alla realizzazione di un più elevato livello di investimenti, all'introduzione di tecnologie avanzate nell'organizzazione e nella produzione, alla crescita del risparmio e della occupazione. Per quanto ci riguarda, abbiamo progettato servizi sempre più qualificati di consulenza alle imprese sia sul fronte della finanza straordinaria sia su quello del credito agevolato, avvalendoci dell'esperienza e degli strumenti messi a frutto da Centrobanca, la mérchant bank del Gruppo Banche Popolari Unite, modello federativo a cui Banca Carime aderisce. Recenti dati sugli investimenti prodotti nel corso del 2003, nelle varie aree del Paese, soprattutto nell'innovazione di processo e nel rinnovo delle dotazioni informatiche, offrono un chiaro segnale di dinamismo e dimostrano che proprio al Mezzogiorno si è registrato il maggior incremento nella spesa per investimenti delle imprese rispetto al 2002. Infatti, il 38% delle imprese hanno investito nel Sud, una percentuale pari al 19% nel Nord-Ovest del Paese, il 26% nel Nord-Est. Bisogna fare di più. Si deve soprattutto rendere possibile una reale osmosi tra il Sud dell'Italia e il contesto europeo e mediterraneo, rimovendo i fattori che ostacolano l'affermazione di un sistema di investimenti e creando reti infrastrutturali di collegamento. Non è un caso che imprenditori italiani, nel corso del 2003, abbiano investito circa 25 milioni di euro all'estero. È per questo che abbiamo avviato e consolidato le necessarie collaborazioni per concordare programmi integrati e compatibili, in stretto raccordo con le realtà produttive locali. Programmi che, come ho già detto, rientrano in un più ampio canovaccio progettuale, finalizzato a rinsaldare il rapporto con il territorio per dare impulso e sostegno al mondo delle PMI, attraverso strutture centrali e periferiche appositamente dedicate. Proprio in quest'ottica Banca Carime, avvalendosi delle possibilità tecniche e strutturali offerte dal Gruppo, ha messo a punto una serie di strumenti dedicati alle imprese. Il nuovo conto corrente a pacchetto "Carimpresa" - che prevede condizioni particolarmente vantaggiose ed un canone fisso mensile onnicomprensivo che garantisce trasparenza e competitività - rappresenta un concreto strumento per soddisfare al meglio le esigenze di finanziamento a breve e medio lungo termine delle imprese. Queste possono contare, inoltre, sul finanziamento chirografario "Eurimpresa", finalizzato a sostenere gli investimenti immateriali quali ad esempio programmi di certificazione di qualità, programmi di sviluppo delle risorse umane e progetti di ricerca e sviluppo manageriale. Infine, "ImpresaWeb", il servizio di Corporate Banking Interbancario di Carime, che - utilizzando un semplice collegamento Internet - consente agli operatori economici di entrare in comunicazione con il mondo degli affari dalla propria azienda, da casa o anche dall'estero. Ancora, strumenti per il commercio elettronico come "Coralis" un portale che consente agli operatori economici locali - nostri clienti - sia di accedere a una vetrina nazionale, sia, pure, di razionalizzare e ottimizzare il processo di acquisto di beni e servizi. Abbiamo anche un particolare "pacchetto" dedicato ai giovani Imprenditori beneficiari del prestito d'onore (L. 608/96). Infine, mettiamo a disposizione servizi di consulenza per la finanza agevolata, la programmazione negoziata, i finanziamenti dedicati all'import-export e all'ammodernamento delle imprese, oltre a numerose possibilità di intervento sui fondi strutturali U.E.. Una progettualità e un impegno che confermano la più autentica attenzione di Banca Carime e del Gruppo BPU verso un reale modello di crescita e di sviluppo nelle regioni meridionali.

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