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  Dicembre 2012

Articoli n° 10
DicEMBRE 2011
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Centrali nucleari: SOGIN presenta il PIANO INDUSTRIALE della bonifica


Nei cinque anni previsti dal piano, nelle centrali del Garigliano e di Latina e a Casaccia l'azienda pubblica realizzerà interventi mirati per 198 milioni di euro

di V. M. Arricale

«Il programma di smantellamento delle centrali nucleari del Lazio e della Campania rappresenta un'occasione di grande interesse per il nostro sistema territoriale delle imprese. Ne ho parlato già con il presidente Della Gatta e con il direttore Lombardi e nei prossimi giorni mi farò promotore di un incontro tra le nostre imprese per studiare il modo di cogliere appieno questa opportunità».
É stata questa, a caldo, la prima impressione di Gaetano Capasso, amministratore delegato di Tea Impianti srl, presente alla conferenza di presentazione del Piano Industriale di Sogin, svoltasi presso l'Hotel Europa, a Latina, l'11 novembre scorso.
Ai rappresentanti istituzionali, alle associazioni imprenditoriali e alle organizzazioni sindacali del territorio il Piano industriale 2011‑2015 di Sogin è stato presentato dall'amministratore delegato, Giuseppe Nucci, il quale ha anche illustrato l'andamento del primo semestre 2011 della Società di gestione impianti nucleari, società come si sa interamente partecipata dal ministero dell'Economia e delle Finanze.
Lo scopo per cui Sogin è stata costituita è triplice: mettere in sicurezza i rifiuti radioattivi prodotti dallo smantellamento degli impianti nucleari e dalle attività di medicina nucleare, industriali e di ricerca, per garantire i cittadini, tutelare l'ambiente e le generazioni future; smantellare gli edifici convenzionali e finalizzare le scelte tecnologiche di progetto per il decommissioning dei siti nucleari; localizzare e realizzare il Parco Tecnologico e il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, appena definiti dall'Agenzia di Sicurezza Nucleare i criteri per realizzare la carta nazionale delle aree potenzialmente idonee.
A tutto questo, ovviamente, si aggiunge anche l'obiettivo di valorizzare, sia in Italia che all'estero, il grande bagaglio di competenze delle imprese italiane qualificate da Sogin.
Un'attività notevole, che matura in un settore particolarmente sensibile dal punto di vista dell'opinione pubblica, dove in gioco sono non soltanto le più avanzate tecnologie, ma anche grandi investimenti. Basta dare una scorsa alle cifre fornite da Nucci. Per terminare le attività di decommissioning e arrivare al prato verde dei siti occorrono 4,8 miliardi di euro, comprensivi dei costi di trasferimento dei rifiuti al futuro Deposito Nazionale.
Nei 5 anni del piano, Sogin realizzerà attività di decommissioning, mantenimento in sicurezza e servizi per 542 milioni di euro, dei quali 198 milioni per le attività nelle centrali del Garigliano e di Latina e negli impianti di Casaccia.
Nel primo semestre 2011, Sogin ha incrementato del 50% le attività di smantellamento degli impianti nucleari rispetto alla media del periodo 2007‑2010. Le principali attività previste nell'arco di piano, nella centrale di Latina, dopo la demolizione del pontile, riguarderanno lo smantellamento dell'edificio turbina, dell'edificio sala controllo e di altre strutture minori.
Verranno inoltre avviate le operazioni di decommissioning dei generatori di vapore, chiamati boiler, e di trattamento dei fanghi radioattivi. Nella centrale del Garigliano verrà demolito il camino dell'impianto e, a valle della realizzazione del nuovo sistema di approvvigionamento idrico, il serbatoio d'acqua in quota. Sarà predisposto il nuovo sistema di trattamento degli effluenti liquidi radioattivi, denominato Radwaste e sarà adeguato l'impianto elettrico di cantiere per le attività di decommissioning.

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