PIANO di Azione per lo Sviluppo Economico Regionale 2011-2014
Sei linee di azione per determinare un effetto volano che favorisca la ripresa dell'economia campana
di Raffaella Venerando
Le stime diffuse pochi giorni fa dall'Ocse in tema di occupazione nel nostro Paese non
lasciano spazio all'interpretazione: il 2012 sarà un anno da bollino rosso.
La recessione imminente non risparmierà niente e nessuno, tanto meno la Campania vessata da anni di malgoverno e basse performance di rendimento. Una virata verso il sereno ci si augura venga, però, dal nuovo Paser 2011‑2014, il Piano di Azione per lo Sviluppo Economico Regionale, ovvero lo strumento strategico di base per la messa a punto dei progetti esecutivi relativi alle politiche dello sviluppo economico dell'Assessorato ai Trasporti, alla Viabilità ed alle Attività Produttive, attraverso l'identificazione di priorità e opzioni strategiche di intervento attivabili con le risorse pubbliche assegnate all'Assessorato.
La filosofia che sottende il Piano come sottolineato dall'Assessore Sergio Vetrella nell'intervista a pagina 5 è quella di sviluppare le eccellenze capaci di costituire «un significativo ritorno economico ed occupazionale, concentrando gli sforzi al fine di determinare un effetto volano che favorisca la crescita economica».
Abbandonata la logica dell'assistenzialismo indistinto e sterile, quella messa in campo pare a tutti gli effetti la politica di un nuovo corso, in cui si privilegiano pochi grandi progetti di interesse strategico capaci di far risalire la fiducia di consumatori e imprese.
Il Paser pianifica l'utilizzo nel triennio di tutti i fondi regionali, statali e comunitari assegnati
all'Assessorato Trasporti, Viabilità ed Attività Produttive nell'ambito dello sviluppo economico. Le risorse così determinate sono ripartite in un razionale sistema di incentivi alle imprese, (5 tipologie di strumentazioni/regimi di aiuto), tra cui vengono utilizzati i seguenti tre: Contratto di programma regionale, Credito d'imposta regionale per nuovi investimenti produttivi, Incentivi per l'innovazione e lo sviluppo.
Il Piano sarà articolato in 6 Linee di Azione: Linea di Azione 1: Più Prodotto, allo scopo di «favorire in Campania le reti di impresa e la capacità autonoma di progettazione, sviluppo e commercializzazione dei prodotti»; Linea di Azione 2: Più Impresa e Più Internazionalizzazione, ovvero insistere sulla «promozione di nuovi investimenti produttivi, nuova imprenditorialità e l'Internazionalizzazione»; Linea di Azione 3: Più Infrastrutture e più Servizi, ovvero «rafforzare le infrastrutture ed i servizi a supporto del sistema produttivo Assessorato ai Trasporti e Attività Produttive»; Linea di Azione 4: Più Energia ed Ecocompatibilità, grazie alla riduzione «dei costi dell'energia e favorire la eco‑compatibilità»; Linea di Azione 5: Più Tutela dei Consumatori e degli Utenti, rafforzando «il sistema di valutazione, verifica, controllo ed intervento sul mercato sia dei beni che dei servizi»; Linea di Azione 6: Più Controllo e Valutazione dei Risultati, fondata sulla volontà di «realizzare un sistema indipendente di gestione, pianificazione, controllo e valutazione delle attività».
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