Elezioni regionali 2010: gli industriali campani
chiedono la “svolta”
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queste le chiavi del rilancio
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L'INTERVENTO
Subito un piano per il manifatturiero
Agostino Gallozzi
presidente
Confindustria
Salerno
La crisi economica continua a segnare il territorio salernitano e - più in generale - l’intero Mezzogiorno. In queste condizioni la distanza dalle aree del Centro-Nord diventa ancora maggiore e, per certi versi, abissale. Le nostre imprese certamente soffrono una crisi di liquidità, e poi devono fare i conti con ordini ridotti, banche preoccupate e molto attente a monitorare il credito, ritardi nei pagamenti. Resta ancora alto il rischio di ulteriori contrazioni dell’occupazione per effetto di ristrutturazioni indispensabili per le aziende che intendono presentarsi all’appuntamento con la ripresa in condizioni di efficienza e di piena operatività. La politica, intanto, è distratta e distante. Manca di visione e prospettiva. Visione rispetto al modello di sviluppo complessivo della nostra area territoriale, prospettiva rispetto alla necessità di realizzare rapidamente un sistema competitivo, che non esaurisce le potenzialità di crescita all'interno dei propri confini, ma che esiste e si consolida in quanto capace di porsi in relazione con le aree e i mercati del mondo. Concetti come Europa, Mediterraneo, internazionalizzazione non sono slogan, ma durissimi banchi di prova e di sfida. Bisogna confrontarsi senza strumentalizzazioni - nel rispetto dei ruoli e delle competenze - sui grandi temi dello sviluppo economico legato al comparto manifatturiero, alle infrastrutture, alla riqualificazione delle aree industriali, al turismo, alla ricerca ed alla formazione. E poi: come si intende recuperare terreno sugli aspetti centrali della vita civile? Tra tutti: ordine pubblico e sanità. Interventi che vanno elaborati in un quadro complessivo di sistema e di visione regionale dello sviluppo.
Occorre rendere efficiente la macchina burocratica che appesantisce e vanifica ogni iniziativa, privata e pubblica, con una lunghezza delle procedure che ci pone costantemente fuori limite massimo, anche e non solo rispetto all'utilizzo delle risorse europee.
É necessario che le infrastrutture, che sono la nostra porta di accesso al mondo, siano effettivamente migliorate, perché è su di esse che si misura la competitività del nostro sistema. Per quanto concerne l’area salernitana risultano centrali l’aeroporto con l’allungamento della pista, ma anche il porto commerciale che ha assoluta urgenza del dragaggio dei fondali. É indispensabile un piano industriale organico basato su un parco progetti da presentare sul tavolo regionale per porre all’ordine del giorno le istanze dei diversi sistemi locali. Insomma, occorre mettere in campo un progetto concreto: non c’è più tempo da perdere ed è il momento della responsabilità di tutti e di ciascuno di noi. |