BON TON
Galateo d’alta quota
Alcune regole fondamentali per vivere (e lasciar vivere)
la montagna con stile
a cura di Tommaso de Mottoni y Palacios e Nicola Santini
www.eredialtrono.com
Durante l’inverno la montagna è uno dei vertici della socialità; con lo sciogliersi della neve, si squaglia anche l’apparato sociale e le signore in tuta e sci Chanel lasciano il posto ai nonni con nipoti al seguito, agli escursionisti della domenica e anche a coloro che sentono l’intimo richiamo della montagna in ogni stagione.
Tutti coloro che amano la neve non possono esimersi dal frequentare le piste sciistiche (o almeno farsi vedere nei dintorni) in inverno; nemmeno noi fuggiamo da questa regola, che rispettiamo fino in fondo, spingendoci addirittura fino alle frequentazioni di compagnie e combriccole, alle colazioni in baita e ai pranzi davanti al camino.
Non possiamo negare, tuttavia, che ci concediamo anche qualche sortita primaverile/estiva, all’insegna della scalata in solitudine; la montagna in estate, infatti, ha senso solo come fuga in solitario. Bisogna però evitare le mete turistiche che vanno per la maggiore in inverno e cercare un eremo veramente appartato, nascosto e sconosciuto, sempre sopra i 1.300 metri. L’unico avvertimento è cercare di non cadere in un burrone; c’è il serio rischio di non essere recuperati fino all’inaugurazione della stagione invernale.
Coloro che frequentano le mete sciistiche in inverno e in aggiunta lo fanno con lo scopo di sciare, si trovano di fronte al serio problema del sovraffollamento; negli ultimi decenni le cose sono ulteriormente peggiorate a causa degli snow, che impazzano in ogni pista senza un minimo di creanza. Fortunatamente la folla in attesa all’impianto di risalita scema man mano che aumenta la difficoltà dei percorsi. Il consiglio, dunque, è di cimentarsi solo con le piste nere, quelle più ardue. Il campo scuola va bene solamente per i bambini e anche voi dovreste averlo frequentato da piccoli; se non ne avete avuto occasione, peggio per voi.
Detto questo, va da sé che le attività preferibili da svolgere in montagna d’inverno sono l’eliski, lo sci alpinismo e, per ultimo, lo sci di fondo.
Per le prime due è necessario affidarsi a guide specializzate e procedere per gradi. Gli autodidatti e coloro che negano la loro mancanza di esperienza non solo arrischiano la loro vita (riducendo così le emissioni umane di anidride carbonica e salvaguardando l’ambiente), ma possono mettere a repentaglio anche l’incolumità degli altri. Lo sci di fondo, al contrario, consente a tutti di iniziare ad avvicinarsi alla montagna con un’ottica diversa da quella dei rumorosi e spericolati discesisti della domenica. Tali attività sciistiche vengono ignorate dai più. E questa scarsa considerazione da parte della massa si traduce in piste poco trafficate e paesaggi molto toccanti, soprattutto per la presenza in giusta quantità di esseri viventi appartenenti alla categoria umana.
Sì
- Sulle piste da sci si rispettano le regole: in questo caso non è solo una questione di galateo, ma anche di salvaguardia della propria incolumità fisica e di quella degli altri.
- La velocità di andamento deve essere adatta alle proprie capacità tecniche; quelle vere, non quelle presunte.
- Le regole della montagna impongono di salutare (ma non intrattenersi) con gli escursionisti che si incontrano e di cedere il passo a quelli che salgono.
- Le escursioni si affrontano solo se si è sicuri di riuscire a portarle a termine, per evitare di arrancare per tutto il tempo dietro agli altri, lamentandosi e rallentando il passo.
- Nelle zone dove è consentito fare gite in mountain bike, si seguono i percorsi stabiliti e non ci si lancia a capofitto per una scarpata, rischiando di travolgere tutto quello che troviamo sulla nostra strada.
No
- Non si blocca l’impianto di risalita attardandosi alla ricerca del pass e una volta scesi dallo skilift ci si allontana immediatamente, per non intralciare gli utenti che ci seguono.
- Non si taglia la strada agli altri sciatori, non li si investe, non si sosta in mezzo alla pista.
- Non si distrugge la quiete e la tranquillità dell’ambiente montano con suoni cacofonici, quali la musica a tutto volume, gli squilli di cellulare e il vostro tono di voce.
- Durante le passeggiate nella natura non si depredano i cespugli di more e frutti di bosco e non si spaventano gli animali degli alpeggi.
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