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  Dicembre 2012

Articoli n° 02
MARZO 2010
 


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Gli impegni della P.I. beneventana
Varricchio: «Il credito resta una prioritÀ»

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Gli impegni della P.I. beneventana
Varricchio: «Il credito resta una prioritÀ»

È arrivato il momento di richiedere a gran voce un mondo bancario e finanziario utile al rafforzamento di progetti reali per un’economia sana e trasparente

«Alle micro e piccole imprese andrebbe riconosciuta la reale possibilità di fare formazione all’interno dell’azienda»

Carlo Varricchio

Presidente, la Piccola Industria è da sempre il Gruppo maggiormente rappresentativo in quanto comprende la maggior parte delle imprese iscritte. Quali gli impegni della squadra che lei presiede?
Innanzitutto, sono certo faremo del nostro meglio, e parlo a nome di tutta la squadra del Comitato Piccola Industria di Benevento.
Entrando un po’ di più nel dettaglio, in questo momento stiamo focalizzando l’attenzione su alcuni punti del programma definitivo di attività da portare avanti nel corso del mandato di presidenza.
Posso sicuramente anticipare che proseguiremo il nostro impegno sul fronte del credito e, calcando le orme del raggruppamento a livello nazionale, interverremo anche nel delicato campo dei rapporti con la pubblica amministrazione.
Tuttavia saranno molti altri i settori sui quali la Piccola Industria dovrà indirizzare la propria attenzione in quanto le piccole e medie imprese, in particolare, stanno vivendo un momento molto difficile e il compito principale del Comitato che rappresento è quello di utilizzare il ruolo di interlocutore privilegiato con le Istituzioni al fine di coadiuvare le imprese locali nello svolgimento delle loro attività.

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Da sempre la Piccola è impegnata nel settore del Credito: Ci sono attualmente iniziative su questa importante tematica?
Si, il credito rappresenta uno dei principali ambiti in cui la Piccola Industria si è sempre adoperata e impegnata.
Infatti, anche il presidente nazionale Vincenzo Boccia ha sostenuto, nelle sue linee programmatiche 2009-2011, che è arrivato il momento di richiedere a gran voce un mondo bancario e finanziario utile al rafforzamento di progetti reali per un’economia sana e trasparente, progetti mirati alla qualità dei nostri prodotti, alla qualità dei nostri servizi, all’efficienza dei nostri processi, all’originalità dei nostri percorsi di ricerca.
Nel 2010 uno dei maggiori rischi che le imprese possono correre è dovuto al fatto che le stesse presenteranno agli istituti di credito bilanci sicuramente “intaccati” e “contaminati” dalla crisi; questo aspetto potrebbe far diminuire drasticamente i finanziamenti, oppure far aumentare il costo degli stessi, con conseguenze disastrose per il già precario equilibrio finanziario delle imprese.
Pertanto, le banche dovranno attivarsi per fare uno sforzo in più, nel senso di non applicare in maniera fiscale e pedissequa i parametri fissati dall’accordo di Basilea 2, ma, anzi, di tener presente la struttura aziendale nel suo complesso, fornendo sostegno finanziario, di rimando, alle imprese sane.
Inoltre, a livello regionale è partita un’indagine “Il credito a sostegno delle PMI” con la quale si intendono acquisire informazioni di dettaglio sulle linee di credito principalmente utilizzate dalle aziende, nonché sulle maggiori difficoltà riscontrate da queste, al fine di verificare gli ambiti finanziari di intervento per cercare di migliorare il rapporto banca-impresa ed evitare, per quanto possibile, sofferenze bancarie.
Inoltre, nel corso di uno degli ultimi incontri della Piccola Industria, alla presenza anche del presidente della Piccola nazionale, Vincenzo Boccia, è emersa una sorta di provocazione: proporre delle vere e proprie “pagelle” sui comportamenti delle banche.

Passare dall’esperienza di presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria - Ance Benevento a quella della Piccola, cosa ha portato con sé e come intende utilizzare queste pregresse conoscenze al servizio delle piccole imprese?
Effettivamente si tratta di due nomine molto significative in quanto la presidenza del Gruppo Giovani Imprenditori, sia di Confindustria Benevento che dell’Ance, hanno rappresentato un’esperienza di sistema associativo molto importante e, anche grazie alla collaborazione di quanti sono stati al mio fianco, ne conservo un ottimo ricordo.
Il movimento dei Giovani Imprenditori, proprio per sua natura, è un raggruppamento molto dinamico che, anche durante gli anni in cui sono stato presidente, mi ha consentito di mettere in campo molteplici attività e di maturare un know how in termini associativi che intendo mettere al servizio delle piccole imprese di Confindustria Benevento.

Di che cosa hanno bisogno le imprese del territorio per superare questo difficile momento?
È molto complesso fornire una ricetta in poche righe; posso sicuramente mutuare quanto Confindustria - Ance Benevento hanno inserito all’interno del documento “Dalla Crisi allo Sviluppo”, che ha raccolto le esigenze della base associativa e le ha sintetizzate in un elaborato contenete le proposte per un rilancio condiviso del sistema economico territoriale.
Il Comitato Piccola Industria al riguardo ha chiesto interventi in alcuni settori strategici:
- credito: prevedere delle linee di credito dedicate e riservate a questa dimensione di impresa e intervenire sugli istituti di credito per attuare procedure semplificate e rapide;
- burocrazia: chiedere a tutti gli Enti e organismi di assumere impegni precisi, dotandosi di una carta dei servizi e dei tempi di istruttoria e di evasione di una pratica, individuando sempre e comunque un responsabile del procedimento che dovrebbe avere un rapporto collaborativo e di interlocuzione continua con l’utente impresa;
- formazione e ricerca: creare maggiori opportunità di ricerca e formazione per le micro e piccole imprese in quanto il meccanismo regionale che è obsoleto, non risponde, nei fatti alle loro reali esigenze. Infatti, alle micro e piccole imprese andrebbe riconosciuta la reale possibilità di fare formazione all’interno dell’azienda, così come per la ricerca, andrebbe studiato un meccanismo diverso e più aperto, più fruibile da parte di questa tipologia di imprese.
Oltre a questi suggerimenti tecnici, ritengo che le aziende in questo momento abbiano bisogno di trovare il giusto supporto nelle associazioni e nelle istituzioni che le rappresentano e che possono sostenerle nella loro attività d’impresa.

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