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Mariano Votta
Giornalista pubblicista e Project Manager Cittadinanzattiva
m.votta@cittadinanzattiva.it
Asili nido comunali in Campania: il 42% di bimbi non riesce
ad accedere al servizio
Record negativo a livello nazionale per la Campania. La copertura potenziale
del servizio è dell’1%, a fronte di una media in Italia del 5,8%
Rette basse (anche se in preoccupante ascesa a Salerno) e liste di attesa alte. È questa, in estrema sintesi, la fotografia degli asili nido comunali in Campania. A scattarla, per il 5° anno consecutivo, l’Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva che ha reso noti i dati in concomitanza della 31°Giornata per la vita, festeggiata il passato 17 febbraio.
L’analisi ha considerato una famiglia tipo di tre persone (genitori e figlio 0-3 anni) con reddito lordo annuo di 44.200 euro e relativo Isee di 19.000 euro. I dati sulle rette sono elaborati a partire da fonti ufficiali (anni scolastici 2007/08 e 2008/09) delle Amministrazioni comunali interessate all’indagine (tutti i capoluoghi di provincia). Oggetto della ricerca sono state le rette applicate al servizio di asilo nido comunale per la frequenza a tempo pieno (in media, 9 ore al giorno) e, dove non presente, a tempo ridotto (in media, 6 ore al giorno), per cinque giorni a settimana. Napoli è l’unica città campana dove il servizio è unicamente a tempo ridotto.
Fonte: Cittadinanzattiva - Osservatorio prezzi&tariffe, 2010
*tempo ridotto
** la media mensile regionale delle rette di frequenza della Campania
non comprende il valore di Napoli, essendo l’unica città della regione
ad avere un servizio limitato esclusivamente al tempo corto
E ora l’analisi delle due facce degli asili nido, tra caro rette e liste di attesa.
Caro rette: 219 euro al mese, con un +2,8% rispetto all'anno passato. Tanto costa mediamente in Campania mandare il proprio figlio all'asilo nido comunale, per una spesa che rimane comunque ben al di sotto della media nazionale (pari a 297 euro) e capace di collocare la Campania tra le regioni meno care, dietro Calabria (120 euro), Sicilia (198 euro) e Molise (208 euro). Inoltre, su base nazionale, tra le dieci città meno care, due sono campane: Salerno (194 euro) e Caserta (205 euro). In positivo, va inoltre registrato che rispetto al 2007/08, nel 2008/09 le tariffe sono rimaste invariate in tutti i capoluoghi campani ad eccezione di Salerno (+14%).
On line su www.cittadinanzattiva.it il dossier completo, del quale si riportano i principali dati riguardanti la Campania.
Liste di attesa. In Campania, secondo la banca dati del Ministero dell'Interno sulla fiscalità locale aggiornata al 2007, ci sono 52 asili nido comunali per 2.213 posti disponibili. Il maggior numero di asili è presente in provincia di Napoli (33, con 1.450 posti), mentre la provincia di Caserta ne registra il numero minore (solo 2, con 98 posti). A fronte di 3.839 domande presentate, in Campania il 42% dei richiedenti rimane in lista di attesa, a fronte di una media nazionale del 25%.
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Fonte:
Cittadinanzattiva
Osservatorio prezzi&tariffe
su dati Istat,
gennaio 2010
Considerando unicamente i capoluoghi di provincia campani, Salerno presenta le liste di attesa più alte con il 54% di domande respinte, seguita da Napoli (47%) e Avellino (43%). Inoltre, facendo un confronto tra i posti disponibili e la potenziale utenza (numero di bambini in età 0-3 anni) in Campania la copertura potenziale del servizio è dell’1%, a fronte di una media in Italia del 5,8%. Anche per questo indicatore, la Campania è fanalino di coda (al pari della Calabria). Evidentemente, anche così si spiega il basso tasso di occupazione femminile nella regione, che si attesta solo al 26,9% a fronte di una media nazionale del 46,1%.
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Fonte: Cittadinanzattiva - Osservatorio prezzi&tariffe, 2010
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