Final Eight 2010,
oltre lo sport
In vetrina le eccellenze
del territorio
SISTRI e la gestione dei rifiuti Incontro informativo
per le aziende irpine
CALDORO & DE LUCA a confronto
Programmi, impegni e propostE
autotrasporto,
tra difficoltÀ e prospettive
di Filomena Labruna
Final Eight 2010,
oltre lo sport
In vetrina le eccellenze
del territorio
Notevoli i benefici sotto il profilo
economico e di immagine; boom turistico in Irpinia, alberghi pieni affollati da sportivi, giornalisti, addetti ai lavori e tifosi
Un momento della gara Final Eight
Un evento che è andato ben oltre i confini dello sport, sposando l’economia, il turismo, il sociale, le eccellenze del territorio. É quello che la prestigiosa manifestazione “Final Eight 2010” ha rappresentato per l’Irpinia, quattro giorni, dal 18 al 21 febbraio, in cui i riflettori di tutta l’Italia non si sono accesi solo sul Paladelmauro di Avellino, ma su tutto il territorio provinciale.
Oltre 35mila gli spettatori che hanno varcato le soglie del Palazzetto dello Sport, apparso in una veste completamente rinnovata, grazie a diversi interventi di restyling e alla realizzazione di nuove postazioni per la stampa e nuovi settori per i tifosi ospiti. Numerose le presenze negli hotel irpini, assicurate dalle società partecipanti, dalla Lega basket serie A e dalla Federazione Italiana Pallacanestro. Importanti e significative tutte le cifre della kermesse. Imponente la macchina organizzativa che ha visto circa 400 persone impegnate “sul campo”. Ed ancora, 135 giornalisti accreditati, 18 ore di diretta televisiva, 96 giocatori in campo per 280 minuti di gioco effettivo, 16 arbitri. Più di 80 i membri dei team sportivi e degli staff dirigenziali giunti in città. E tutto questo è accaduto in una settimana. Nello spiazzale del Paladelmauro è stata allestita una tendostruttura di 600 metri quadrati, “Final Eight Village”, con decine di stand espositivi ed enogastronomici e con punti istituzionali della Regione, della Provincia e del Comune. Una vera e propria mostra del territorio, con tutte le eccellenze in vetrina e gli elementi di attrattività turistica in evidenza. Un’iniziativa che, grazie all’effervescenza imprenditoriale della famiglia Ercolino alla guida della società biancoverde Felice Scandone, e di Claudio Sabatini, presidente della Virtus (che ha sostenuto l’organizzazione dell’evento con la società Gruppo Sabatini), in sinergia con l’amministrazione comunale, le associazioni e i tour operator del posto, ha portato nuova linfa all’economia della città e non solo. «Ospitare la Final Eight è stata una grossa responsabilità e abbiamo voluto dimostrare che le capacità organizzative al Sud sono concrete e reali», sostiene Vincenzo Ercolino, patron della Scandone.
«L’organizzazione ha funzionato perfettamente - sottolinea Luigi Ercolino, amministratore delegato della Scandone - grazie anche alla collaborazione di Claudio Sabatini che ha seguito nei dettagli ogni passaggio». Il patron della Virtus Bologna risponde: «La richiesta di Ercolino - spiega riferendosi alla consulenza sollecitata da Avellino - mi ha fatto molto piacere e ho riscontrato in Irpinia grande voglia di fare e un clima di entusiasmo e passione». Tutto il territorio, dopo la notizia ufficiale che sarebbe stata l’Irpinia ad ospitare la Final Eight, si è messo in moto da subito per garantire un’adeguata organizzazione di un evento che ha regalato alla città di Avellino quattro giorni di entusiasmo e divertimento. Oltre al cerimoniale di accoglienza svoltosi nella struttura di Villa Amendola, anche un’altra importante location irpina, l’Abbazia del Loreto di Mercogliano, ha aperto per l’occasione i battenti per ospitare il gran galà di apertura che si è tenuto giovedì 18 febbraio.
«Un fatto straordinario per un luogo di culto», sottolinea Ercolino junior.
«Siamo molto orgogliosi di come la città ci sia stata vicina». «Abbiamo lottato a lungo - ricorda patron Ercolino - per ottenere le Final 8, ma alla fine siamo stati premiati. Tutto si è tradotto in un grande impegno che ha portato alla nostra provincia benefici sotto il profilo economico e di immagine. Ma è sempre fondamentale per queste iniziative l’aiuto delle istituzioni». Ancora: «É stato realizzato un percorso sportivo, turistico, enogastronomico. Abbiamo lavorato e sfruttato al meglio tutte le nostre potenzialità - ha dichiarato il presidente della Scandone - non sono poche le insidie che abbiamo dovuto affrontare, ma abbiamo superato ogni ostacolo, perseguendo l’obiettivo fondamentale: dimostrare con il nostro incessante lavoro che anche in realtà piccole si possono organizzare eventi di simile portata. Questo grazie alla passione e all’amore incondizionato che noi tutti abbiamo saputo profondere in questa grande avventura».
A respirare a pieni polmoni è stato soprattutto il filone alberghiero. Per quattro giorni Avellino è stata, infatti, affollata da turisti, sportivi e addetti ai lavori. Villa Eleonora, la struttura di Ospedaletto d’Alpinolo, ha accolto la squadra di Montegranaro. Al Green Park di Mercogliano si è rivolto invece l’Angelico Biella. Mentre all’Hotel Serino è approdata la Virtus Bologna e tutto lo staff organizzativo di Sabatini. Il Solofra Palace ha accolto l’Armani jeans di Milano, al Grand Hotel Irpinia si sono ritrovati gli arbitri e all’Hotel de La Ville il Montepaschi Siena. Al Civita di Atripalda è andato infine il Cantù. Molti albergatori hanno annunciato l’over-booking diversi giorni prima dell’evento. Ed oggi, dopo la chiusura delle Final Eight, premono affinchè l’Irpinia possa ospitare ancora eventi di tale portata, essendo stata promossa a piena voti sotto il profilo della ricettività e dell’accoglienza. Perché eventi come questo richiamano turismo. Ne è convinto anche Massimo Maiella, guida della Sezione Alberghi e Turismo di Confindustria Avellino. «Si è trattato di una kermesse di grande livello - commenta Maiella - che anche questa volta si è realizzata grazie alla tenacia di un gruppo imprenditoriale». Il titolare del Galassia Park Hotel e di Villa Eleonora si sofferma poi sulla ricetta vincente per far decollare il settore turistico in provincia di Avellino. «Sarebbe molto positivo se riuscissimo a portare avanti ad Avellino un discorso programmatico con le associazioni turistico-culturali e ad avviare in questo contesto il tavolo di concertazione provinciale». «Senza azioni sinergiche - continua Maiella - non si va da nessuna parte e questo non solo per iniziative come le Final Eight, ma anche per quel che concerne gli sport cosiddetti minori, che richiamano pubblici numerosi e sono in grado di riempire gli alberghi». «Lo stesso teatro Carlo Gesualdo potrebbe essere rilanciato come attrattore turistico», ha poi aggiunto l’esponente di Confindustria. «Anche la politica potrebbe fare da volano per il turismo congressuale che potrebbe permettere agli alberghi di funzionare di più e costantemente. In Irpinia le grandi strutture lavorano per lo più solo come ristoranti per cerimonie». Maiella, infine, invita a rilanciare anche un turismo culturale che potrebbe nascere dalla creazione di un cartellone di eventi di spessore. «In un territorio in grado di creare appuntamenti di spessore e di interesse collettivo - conclude Maiella - il turismo va da sé».
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