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"Terra” e territori
contro la crisi
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Case History
Gruppo Rago, l’azienda dal cuore biologico
La famiglia Rago di Battipaglia da decenni è leader nella coltivazione, commercializzazione ed esportazione di ortaggi di IV gamma dalla eccellente qualità
Cibi transgenici, pesticidi, additivi e concimi chimici alla Rago di Battipaglia - riconosciuta dall’organismo di certificazione organica Icea come il maggiore produttore di baby leaf in Italia - non trovano posto.
Da più di un secolo infatti - precisamente dal 1892 - l’azienda capitanata dalla famiglia Rago, di generazione in generazione, ha deciso di non alterare le leggi della natura, ma di assecondarle riuscendo così a portare sulle tavole degli italiani, e non solo, ortaggi di eccellente qualità derivanti da metodi tecnologicamente avanzati di agricoltura tradizionale e, in particolare, biologica.
Il luogo su cui si estende la lavorazione del Gruppo Rago è una landa di terra sconfinata dalla suggestiva bellezza: la Piana del Sele da sempre considerata, per la sua favorevole posizione geografica e per il clima dolce che la veste di sole per molti mesi l’anno, il cuore pulsante dell’agricoltura salernitana.
 Chilometri di serre a perdita d’occhio, dove a dominare sono i colori della terra e dei suoi buoni frutti, fanno da cornice allo stabilimento di Battipaglia in cui il Gruppo Rago oggi - formato da padre e tre figli, ciascuno con diverso ruolo e responsabilità - produce e trasforma un'ampia gamma di prodotti da agricoltura convenzionale e biologica sia in proprio sui terreni di proprietà della famiglia, sia su quelli di agricoltori vicini, gestendo e controllando direttamente tutta la filiera, dalla produzione in campo alla vendita del prodotto finito e certificando ogni fase del processo.
L'azienda ha operato difatti ingenti investimenti sulla qualità dei prodotti, su una catena del freddo sicura e su un controllo assoluto e totale della tracciabilità.
Fiore all’occhiello del Gruppo è l’impiantistica all’avanguardia, sia per quanto concerne la preparazione, sia l’imbustamento dei prodotti di IV gamma. Negli ultimi anni infatti alla Rago sono stati messi a punto nuovi tunnel, camminamenti, sistemi di irrigazione e drenaggio, capaci di garantire che l'unica acqua ad arrivare alle piante sia esclusivamente quella scelta per irrigarle (i nuovi camminamenti infatti sono tutti posti ad un livello inferiore rispetto alle piante stesse, bordati e drenati da entrambi i lati). Non una goccia in più, quindi. Il sistema di irrigazione pertanto è perfettamente in grado di drenare l'acqua in eccesso dopo ogni distribuzione al fine di evitare dispersione di liquido o sovrabbondanze nocive per la salute stessa delle piante.
La peculiarità di questo raffinato sistema di irrigazione consiste nell’utilizzo di sola acqua minerale pura, posizionata alla profondità di 120 metri.
Grazie a questa risorsa naturale, non soltanto le insalate crescono vivide e rigogliose, ma l'azienda stessa è meno soggetta a problemi derivanti da periodi di siccità.
Per l’elevato livello qualitativo raggiunto sia dai prodotti finiti, sia dai processi implementati anno dopo anno l'azienda battipagliese è riuscita ad aggiudicarsi per merito molte certificazioni, tra le quali GlobalGap, IFS, BRC, TNC, ICEA (bio), ISO 2001, Conad PQC e altre.
Certificazioni, numeri importanti e tecnologie avanzate fanno della Rago di Battipaglia una leader indiscussa nel campo della produzione e commercializzazione di verdure di IV gamma (rucola, spinaci, insalata rossa e verde, valeriana, bietola a coste rosse, le orientali red mustard, e molte altre ancora) interamente coltivate in tunnel.
La commercializzazione delle insalate avviene per il 90% attraverso i canali della Grande Distribuzione Organizzata, mentre l’esportazione incide sul fatturato del Gruppo per oltre il 70% (Nord Europa in testa e Inghilterra dove i controlli qualità sono rigidissimi).
«La nostra azienda - dichiara Rosario Rago, che nello specifico si interessa della parte commerciale delle attività del Gruppo - ha da sempre creduto nel nostro territorio, nelle sue colture tipiche, in quella che è l’identità del luogo, e i risultati non hanno tardato ad arrivare riconoscendoci e accreditandoci come leader».
A proposito delle prospettive future della sua azienda ma soprattutto della sua “terra”, Rosario Rago esprime chiaramente quali sono le sue preoccupazioni: non è la crisi, non sono i competitors stranieri, non sono gli ordini o il fatturato. Non bisogna andare troppo lontano per scovare cosa non va: «Viviamo in una terra eletta per le sue caratteristiche naturali», sottolinea. «Abbiamo “sotto i piedi” un tesoro dal valore inestimabile, ma in pochi si impegnano a proteggerlo e a non calpestarlo. Quello che manca agli agricoltori della zona è il senso di appartenenza e il voler fare squadra. A mancare più di tutto è una visione lunga, nel tempo e nello spazio. Il mio impegno sarà diretto (anche in qualità di presidente provinciale di Confagricoltura, ndr) a far crescere nei produttori della Piana del Sele la consapevolezza che il fare squadra è e sarà concretamente l’unica via per approdare a risultati durevoli e mantenere così posizioni di primato in un’attività che ci vede da sempre protagonisti. Non possiamo permettere più che gruppi stranierei vengano a casa nostra a dettare legge. Il segreto per rimanere stabilmente competitivi è l’aggregazione, l’unione che - non solo per modo di dire - fa la forza».
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