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  Dicembre 2012

Articoli n° 01
GENNaio/febbraio 2010
 


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a cura di Raffaella Venerando



Ecosia, il motore di ricerca si tinge di “verde”



Mentre a fine 2009 a Copenaghen i grandi della Terra discutevano dei problemi climatici, a Berlino nasceva Ecosia (www.ecosia.org), il primo motore di ricerca ecologico. Oltre ad avere server alimentati ad energia verde, Ecosia destinerà quasi l'80% degli introiti ricavati dai click alle aziende pubblicizzate in rete a un progetto del WWF in Amazzonia.
Basterà un solo click, infatti, per “salvare” in media ben due metri quadri di foresta pluviale.
Christian Kroll, uno dei fondatori del motore di ricerca ecologico, spiega così le ragioni dell’iniziativa: «Ecosia crede che esista un modo più ecologico per usare questi enormi profitti e ritiene che questi soldi potrebbero servire a combattere il riscaldamento climatico». Stando ai calcoli degli ideatori del progetto se solo l'1% degli utenti di Internet usassero Ecosia, in luogo di altri motori di ricerca più famosi, ogni anno si potrebbe salvare una foresta pluviale grande quanto la Svizzera. Non male come prospettiva, semplice e concreta. Al momento i soli partner tecnologici del progetto sono Yahoo e Bing, anche se l’auspicio è che l’iniziativa riesca a coinvolgere e sensibilizzare anche altri motori di ricerca più blasonati che concorrerebbero così non solo alla buona riuscita della causa, ma anche al miglioramento della qualità delle ricerche attualmente alquanto debole. Per installare il motore di ricerca è sufficiente recarsi all’indirizzo http://ecosia.org/e cliccare su installa in basso.

Shopping map, la moda abita qui

Dedicato agli appassionati di shopping ma anche agli addetti ai lavori, Shopping Map è il portale interamente riservato allo shopping in rete ma è anche, e soprattutto, un utilissimo strumento di comunicazione b2c e b2b per il settore moda. Il sito www.shoppingmap.it è una piazza virtuale che mette a disposizione informazioni dettagliate su marchi, negozi mono e multibrand e sui contatti per ciascun punto vendita, oltre a contenere interessanti recensioni e interviste ai più famosi stilisti. Attualmente il sito è visitato da circa 2.500 persone al giorno, con 3.500 pagine di contenuti, 550 schede brand, 1.200 negozi multimarca, 50 punti vendita specializzati in accessori e calzature e 250 negozi dedicati all’abbigliamento per bambini.


Che bello farsi le scarpe tra donne!

Per molte donne rappresentano la “follia”, l’ossessione, l’attrazione fatale: non c’è infatti donna che si rispetti che possa dirsi esente dal fascino esercitato dalle scarpe, tanto da sdoganare quel luogo comune che vuole donne e calzature amiche per la pelle. Da qualche tempo poi anche le più esigenti potranno sbizzarrire la propria fantasia grazie al sito australiano Shoes of Prey che permette alle proprie utenti di farsi da sè la propria scarpa assecondando i propri gusti, le proprie preferenze e inclinazioni. Ci si può o affidare alla creatività di altri, modificando modelli presenti nella gallery, oppure si può inventare da zero dando vita così a calzature davvero uniche e irripetibili. Per una donna creare da sé le proprie calzature non avrebbe prezzo…ma quello da pagare in dollari australiani - se ci si affida al team di Shoes of Prey - è tutto sommato contenuto (a partire da dai 250/300 dollari australiani, pari a circa 160/190 euro). Anche i servizi aggiuntivi di shoesofprey poi non deludono: nel caso in cui la misura non dovrebbe rivelarsi a prodotto finito quella giusta, Shoes of Prey si impegna a pagare a proprie spese l’intervento di un calzolaio della città dell’acquirente, oppure a rifarle senza alcun spesa aggiuntiva. www.shoesofprey.com.


A Dubai presto il primo hotel griffato Armani



Il Burj Dubai - il grattacielo più alto al mondo con i suoi oltre 800 metri di acciaio, vetro e cemento visibili da ben 95 Km di distanza - lo scorso 4 gennaio è diventato finalmente realtà dopo cinque anni di lavori che hanno visti impegnati più di 380 ingegneri per una spesa di oltre 4 miliardi di dollari.
I numeri dell’edificio sono sorprendenti: 160 piani per 828 metri di altezza, con una superficie di 334mila metri quadrati e 58 ascensori. Al suo interno la “torre del deserto” ospiterà, oltre ad uffici, centri commerciali e appartamenti di lusso, il primo Armani Hotel al mondo (dal 37° al 45° piano) con 160 stanze e 3mila mq di sale conferenze e spazi per eventi. L’inaugurazione dell’attesissimo Hotel Armani è prevista per il 18 marzo prossimo, ma è già possibile ricevere maggiori informazioni sull’hotel registrandosi al sito http://www.armanihotels.com/ e prenotarsi on-line per trascorrere una vacanza da sogno a Dubai. Per quanto attiene ai costi, le tariffe dovrebbero aggirarsi sui 600 euro circa per notte (prezzi inferiori a quelle del Burj Al Arab, l'hotel sul mare a forma di vela).


DreamLux, una stella…di stoffa



Presentata nel corso del recente Index Show di Dubai, DreamLux è l’ultimo nato dell’azienda lodigiana “Il Filo Dei Sogni”, specializzata nella realizzazione tailor made di creazioni in tessuto per la casa, l’hotellerie de charme e lo yachting.
Si tratta di un tessuto estremamente innovatico, capace di rapire lo sguardo: DreamLux è infatti una stoffa che emette luce su tutta la sua superficie.
«Una tecnologia sofisticata», spiega Tommaso Galbersanini, giovane amministratore delegato.
«La fibra classica viene cucita insieme alle fibre ottiche, che distribuiscono l’input luminoso su tutta la superficie, creando giochi di luce suggestivi e colorati. DreamLux comprende lenzuola, federe e tovagliati, disponibili in una vastissima gamma di tessuti e colori, con infinite combinazioni di giochi luminosi e variazioni cromatiche».
Il Filo dei Sogni, con un background di oltre 40 anni di esperienza, è un’azienda moderna e rigorosamente Made in Italy, che offre alla sua clientela stoffe e tessuti su misura e personalizzabili, in numerosissime nuances di colori, finiture, per più ambienti della casa, dal letto alla tavola.
www.ilfilodeisogni.it
http://www.dreamandbeauty.it/


Ecotools: l’attenzione all’ambiente non È un “accessorio”

Dopo i cosmetici eco-friendly che tanto somigliano ai rimedi della nonna, anche gli accessori di bellezza diventano “verdi”. Ci ha pensato Ecotools, un brand che produce e commercializza pennelli, spugnette, lime per le unghie, forbicine e pinzette, interamente realizzati con materiali ecocompatibili (bambu, loofah, cotone biologico, alluminio e carta riciclata, anche per il packaging) e a basso impatto ambientale. L’azienda è inoltre membra di 1% For the Planet, l'associazione che sostiene diverse iniziative a salvaguardia dell'ambiente in cui le imprese che ne fanno parte donano l'1% dei ricavi.
In Italia è Zeca Group a distribuire questi prodotti, ma è possibile acquistarli anche on line, su www.shopvegan.co.uk, un sito di e-commerce inglese che offre anche la possibilità di comprare cosmetici e vitamine vegan e cruelty-free.

 

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