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  Dicembre 2012

Articoli n° 01
GENNaio/febbraio 2010
 


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a cura dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico - ISPESL


Sicurezza delle tecnologie
e qualitÀ in ambito ospedaliero


È compito dell’Ispesl fornire preziose indicazioni sul modo di ridurre i rischi dovuti a fattori tecnici, al fine di migliorare l’efficacia dei servizi e di accrescere la sicurezza all’interno delle strutture sanitarie

In ambito ospedaliero i rischi sono imputabili a fattori tecnici - inottemperanze alle disposizioni di sicurezza; inadempienze manutentive; eventi fisici - e a fattori umani, dovuti essenzialmente alla mancanza di formazione adeguata degli utilizzatori delle apparecchiature

Giovanni Luca Amicucci
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza I.S.P.E.S.L.
giovanniluca.amicucci@ispesl.it


L’innovazione tecnologica permette una migliore gestione delle tecnologie biomediche (dispositivi medici e medico-diagnostici in vitro) e degli impianti elettrici sanitari con ricadute sulla sicurezza degli operatori e dei pazienti.
I miglioramenti possono riguardare, oltre alla parte tecnica, anche gli aspetti economici e di qualità del servizio offerto.
In Italia, il D.Lgs. 502/92, modificato dal D.Lgs. 229/99, ha introdotto la trasformazione in aziende delle unità sanitarie locali e stabilito un meccanismo obbligatorio per l’esercizio delle attività sanitarie. Da allora, gli aspetti di sicurezza, economici e di qualità del servizio sono diventati fondamentali per le attività sanitarie.
L’autorizzazione, l’accreditamento istituzionale e la stipula di accordi contrattuali tra l’azienda sanitaria e la Regione, sono tre passi necessari per l’esercizio delle attività sanitarie: l’autorizzazione è subordinata al possesso da parte delle strutture di requisiti minimi, strutturali, tecnologici e organizzativi (quelli del D.P.R. 14/97); l’accreditamento, invece, alla rispondenza ad ulteriori requisiti di qualificazione e alla funzionalità rispetto agli indirizzi di programmazione regionale; la stipula degli accordi contrattuali, infine, alla verifica positiva dell’attività svolta e dei risultati raggiunti.
L’accreditamento delle strutture sanitarie ha inserito la qualità nell’ambito della programmazione dei servizi a livello regionale, in modo da ridurre l’offerta multipla sul territorio e la spesa per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Con tali premesse, l’efficacia dei servizi sanitari ha acquisito importanza divenendo un fattore determinante per la valutazione delle strutture sanitarie.
Episodi passati di cronaca hanno mostrato che gran parte dell’efficacia dei servizi sanitari è legata all’efficienza degli impianti elettrici all’interno delle strutture sanitarie ed al corretto funzionamento delle tecnologie biomediche. In un simile contesto, l’automazione applicata alla gestione intelligente e integrata di impianti e tecnologie può promuovere e accrescere la competitività delle strutture sanitarie.

Il ruolo dell’ISPESL
In Italia, l’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro (ISPESL) è la prima linea di difesa per la sicurezza, la prevenzione e la salute dei lavoratori, dei pazienti e del personale sanitario.
L’ISPESL, infatti, è organo tecnico-scientifico del SSN per la ricerca, il controllo, la consulenza, l’alta formazione e l’informazione in materia di prevenzione, di sicurezza sul lavoro nonché di tutela della salute negli ambienti di vita e di lavoro.
L’art. 9, comma 2, del D.Lgs. 81/2008 (integrato dal D.Lgs. 106/2009), lettera b), elenca tra i suoi compiti la produzione di apporti conoscitivi specifici, la verifica dell'adeguatezza dei sistemi di prevenzione e protezione e lo studio e la proposta di soluzioni normative e tecniche.
All’interno dell’ISPESL, il Dipartimento Tecnologie di Sicurezza svolge attività di ricerca nel campo della sicurezza e qualità di prodotti (tra cui i dispositivi medici), impianti (tra cui gli impianti elettrici nei locali ad uso medico) e sistemi lavorativi.

I rischi in ambito ospedaliero
L’art. 17, comma 1, del D.Lgs. 81/2008 lettera a), stabilisce che il datore di lavoro ha l’obbligo non delegabile di valutare tutti i rischi e l’art. 28 sancisce che la valutazione deve riguardare anche la scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché la sistemazione dei luoghi di lavoro.
In ambito ospedaliero i rischi sono imputabili a due fattori principali: quello tecnico, ovvero rischi legati ad inottemperanze del costruttore alle disposizioni di sicurezza (progettazione errata o difetti costruttivi), ad inadempienza manutentiva del datore di lavoro, ad eventi fisici (calamità naturali); e quello umano, ovvero rischi dovuti a mancanza di formazione degli utilizzatore delle apparecchiature, a conoscenza inadeguata delle procedure, ad errori, all’attuazione di comportamenti irregolari nonché allo stato psico-fisico dei lavoratori.

Proposte per la sicurezza e la qualità
L’ISPESL ha prodotto diverse linee guida specifiche per le strutture sanitarie (cfr. www.ispesl.it/linee_guida) e numerosi rapporti di ricerca, volti a fornire indicazioni sul modo di ridurre i rischi dovuti a fattori tecnici, per migliorare l’efficacia dei servizi e accrescere la sicurezza e la qualità all’interno delle strutture sanitarie. In particolare nel rapporto “Gestire la sicurezza di impianti e tecnologie biomediche, Proposte per l’innovazione tecnologica in ambito sanitario” (Monografico ISPESL, Supplemento a Prevenzione Oggi numero 1 - 2008, http://prevenzioneoggi.ispesl.it/documenti_catalogo/2008DTSSicurezzaImpianti.pdf) è mostrato che:
- per gli impianti elettrici è possibile: l’adozione di un sistema di supervisione per il miglioramento della qualità dei parametri elettrici in sala operatoria, con conseguenti ricadute sulla sicurezza, e la razionalizzazione delle procedure di emergenza per la gestione dei guasti elettrici;
- mentre per i dispositivi medici e medico-diagnostici in vitro è possibile migliorare l’affidabilità ricorrendo ad una gestione integrata del ciclo di vita di tali dispositivi, che includa la programmazione, l’acquisto, l’accettazione, l’installazione, il collaudo, l’istruzione del personale addetto, l’esercizio, le verifiche periodiche (di sicurezza, funzionali e di qualità), la manutenzione (preventiva e correttiva) e la dismissione finale.
Gli interventi manutentivi e le verifiche periodiche all’interno delle strutture sanitarie sono un modo per mantenere i requisiti minimi di sicurezza e di prestazione degli impianti elettrici e delle tecnologie biomediche, oltre che un requisito essenziale per il raggiungimento di obiettivi di qualità minimi.
Tali interventi, eseguiti sulla base di un’opportuna pianificazione temporale (manutenzione preventiva), consentono anche un notevole risparmio economico, riducendo le spese per riparazioni straordinarie (manutenzione correttiva).
É utile gestire le informazioni relative a manutenzione e verifiche per mezzo di una base di dati specifica:
- le informazioni nella base di dati devono essere raccolte e organizzate con regolarità;
- è necessario avere dei programmi applicativi in grado di estrarre degli indicatori sintetici dello stato di ciascun dispositivo, partendo dalle registrazioni delle verifiche periodiche (ispezioni e misure);
- quando nella struttura sanitaria esiste e funziona un sistema di gestione della qualità, una simile base di dati non è qualcosa di nuovo, soprattutto se la manutenzione è affidata ad un soggetto esterno alla struttura sanitaria, in tal caso, infatti, esiste di sicuro una base di dati degli interventi manutentivi utilizzata a scopo di fatturazione: una tale base di dati potrebbe essere facilmente integrata con informazioni tecniche, accanto a quelle amministrative, e dotata degli applicativi, già ricordati, in grado di estrarre le informazioni sullo stato dei dispositivi.

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