I punti di forza della
napoli futura
Mare Nostrum,
la grande occasione di rinnovamento
tecnologie digitali
e opportunitÀ per le imprese
PerchÉ conviene investire
in turchia
I punti di forza della
napoli futura
Uno studio promosso dall’Unione attraverso il suo Centro Studi
Un momento della presentazione di Napoli Futura
Foto Cesare Purini
Pubblichiamo di seguito alcuni significativi stralci della ricerca “Napoli Futura” promossa dall’Unione Industriali e finanziata dalla Camera di Commercio di Napoli, presentata venerdì 22 gennaio presso l’Ente Camerale.
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I PUNTI DI FORZA
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La disamina dei documenti di analisi relativi alla città di Napoli ha lasciato emergere i seguenti punti di forza:
La tradizione universitaria e i luoghi della ricerca e dell’innovazione
Il primo punto di forza che si rileva è legato alle attività di formazione, ricerca scientifica ed innovazione. Tale fattore è determinato, a sua volta, dalla presenza di risorse sia tangibili che intangibili, che sono state identificate nei seguenti elementi: le università; il capitale umano; il CNR; la “Città della scienza”; la Biblioteca nazionale; i Poli scientifici.
La città di Napoli è dotata di quattro atenei statali e due privati:
1. L’Università degli Studi di Napoli Federico II;
2. L’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”;
3. La seconda Università degli Studi di Napoli;
4. L’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”;
5. La Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale;
6. L’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa”.
La presenza di numerose strutture universitarie costituisce una risorsa notevole per la competitività di un territorio. Da un lato, infatti, essa favorisce l’ampia disponibilità di capitale umano qualificato e adatto all’inserimento nel mondo del lavoro, fattore chiave ai fini del successo dei processi innovativi delle imprese.
Dall’altro, contribuisce a creare un contesto favorevole al progresso e al dinamismo sociale.
Una ulteriore risorsa rilevante è la cosiddetta “Città della Scienza”, sistema che sorge nella zona di Bagnoli e integra un museo scientifico interattivo, un BIC (Business Innovation Center) con un incubatore per nuove imprese specializzate nell’Information and Communication Technology, e un’area dedicata alla formazione, allo sviluppo territoriale e alla creazione di nuova imprenditorialità nel Mezzogiorno. Tale struttura rientra a pieno titolo nella categoria di istituzioni destinate alla diffusione e al trasferimento di conoscenze tecnologiche e scientifiche alla società, ed è considerata come una delle iniziative d’innovazione più all’avanguardia in Italia.
Napoli è anche sede della Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III”, la quale contiene quasi due milioni di volumi, circa 20.000 manoscritti, più di 8.000 periodici, 4.500 incunaboli e 1.800 papiri ercolanensi ed è la terza in Italia per dimensioni dopo quelle centrali di Firenze e Roma.
Oltre alla già analizzata “Città della Scienza”, numerosi importanti poli scientifici sorgono sul perimetro dell’area metropolitana di Napoli, tra cui è particolarmente rilevante citare l’Acquario Dohrn, il Real Orto Botanico, i Musei Scientifici Napoletani (il Museo di Zoologia, il Museo di Paleontologia, il Museo di Antropologia, il Museo di Mineralogia), l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e il Museo di Anatomia Umana.
Il patrimonio culturale, la storia, l’arte
Storicamente, Napoli ha sempre rivestito un ruolo importante nell’arte italiana. Tale ruolo, peraltro, è rafforzato dalla presenza di numerose risorse, materiali ed immateriali, capaci di fertilizzarne e agevolarne lo sviluppo e la percezione esterna.
Grande notorietà e fascino vengono tradizionalmente riconosciute al folclore di questa città, inteso in tutte le sue manifestazioni (la pizza, i dolci, il presepe, la musica napoletana, etc.).
Innanzitutto, l’intera struttura urbanistica di Napoli si caratterizza per la presenza dei cosiddetti “quartieri della città storica” (Avvocata, Chiaia, Mercato, Montecalvario, Pendino, Porto, Posillipo, San Carlo all'Arena, San Giuseppe, San Lorenzo, Stella, Vicaria; I castelli; Napoli sotterranea), che contribuiscono a mantenere fortemente radicata l’immagine derivante dal suo glorioso passato e dalle tradizioni. Una delle risorse di maggior valore artistico della città è infatti proprio quella del centro storico, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, con la seguente motivazione: «Napoli è delle più antiche città d'Europa di cui l'attuale conformazione urbanistica conserva gli elementi di tutto il suo straordinario percorso ricco di eventi. Il suo sistema di strade, la ricchezza e la varietà dei suoi edifici storici riferite a varie epoche e la sua collocazione nel golfo di Napoli le attribuisce uno straordinario e unico valore senza confronti capace di propagare profondamente la sua influenza in tutta Europa ed anche oltre».
Inoltre, va citata la vicinanza ai ritrovamenti di Pompei ed Ercolano, che da sempre affascinano turisti e studiosi di tutto il mondo.
La città è anche sede dell’Accademia delle Belle Arti, fondata nel 1752 da Carlo III di Borbone, e del Conservatorio di Musica “San Pietro a Majella”.
Si rileva, inoltre, la presenza di numerose risorse teatrali, tra cui spicca il Teatro San Carlo, nota per essere la struttura teatrale più antica dell’intera Europa. La tradizione teatrale è confermata dall’iniziativa “Napoli Teatro Festival Italia 2009”, seconda edizione di un evento che si caratterizza per la capacità di ospitare creazioni, coproduzioni e collaborazioni internazionali di spicco.
La città di Napoli è inoltre dotata di numerosi musei:
_ il Madre, Museo d’Arte Contemporanea Donna Regina;
_ il Pan, Palazzo delle Arti di Napoli;
_ l’Arca, Museo d’Arte Religiosa Contemporanea;
_ il Museo di Capodimonte;
_ il Museo Archeologico Nazionale.
Molto rilevante, inoltre, è la cosiddetta “Napoli Sotterranea”, un’area che si estende quasi sulla stessa superficie della città, e che ne testimonia la storia e le tradizioni.
A sottolineare la forte connotazione artistica della città, è intervenuta anche l’investitura a “Città delle Culture 2013”, un evento che costituisce una grande opportunità per Napoli e che la prepara a 101 giorni di “arte, cultura, storia e tradizioni di tutti i popoli del mondo”.
L’eterogeneità paesaggistica
Un elemento di fondamentale importanza per la competitività di una città, soprattutto se intesa in prospettiva turistica, è la sua composizione territoriale. In questo senso, Napoli gode di elementi materiali realmente distintivi, e piuttosto eterogenei tra di loro, che contribuiscono a creare valore per i visitatori, ma anche per gli stessi cittadini. Gli stessi elementi, essendo fortemente differenzianti, attribuiscono all’offerta territoriale una rilevante caratterizzazione “nella mente” dei fruitori dei territorio, configurandosi simultaneamente come risorse immateriale della città. Le risorse territoriali della città possono essere così identificate:
- il mare, elemento caratterizzante la geografia di Napoli, che rende la città una destinazione balneare importante, ne addolcisce il clima, e pervade l’atmosfera cittadina, grazie ad alcuni punti realmente attrattivi quali Capo Posillipo, Marechiaro, Nisida;
- il centro storico, già citato nella sua ricchezza di monumenti e palazzi monumentali;
- il Vesuvio, elemento fortemente caratterizzante l’immagine collettiva della città, che conferisce un colpo d’occhio eccezionale allo sfondo del golfo;
- le risorse naturali e le aree protette, riassumibili nei 33 giardini storici e parchi aperti al pubblico;
- le strutture architettoniche moderne, manifestazione di una parte dell’architettura partenopea non del tutto nota, ma comunque caratterizzante il processo di sviluppo della città.
Sembra utile citare, in questa sezione, la rilevanza turistica assunta dalle isole del Golfo (Capri e Ischia), nonché dalla vicinanza con la costiera sorrentina e amalfitana.
La posizione logistica e la dotazione infrastrutturale
La posizione geografica di Napoli è indubbiamente favorevole: sorge sull’omonimo golfo, alla base del massiccio vulcanico del Vesuvio. Il porto costituisce una risorsa economica molto rilevante per la città, essendo uno dei principali scali marini dell’intera penisola, e classificandosi al secondo posto nel mondo per scalo passeggeri, dopo quello di Hong Kong (circa 9 milioni di presenza annue).
Da un punto di vista infrastrutturale, Napoli ha usufruito negli ultimi anni di un articolato programma di lavori pubblici, che ha garantito l’avvio del sistema metropolitano regionale e cittadino. Costituisce, inoltre, un importante snodo ferroviario e stradale.
Le eccellenze imprenditoriali
Da un punto di vista prettamente produttivo, pare opportuno sottolineare che l’area industriale di Napoli vanta alcune “punte di diamante” nella filiera cantieristica, navalmeccanica, ingegneria aerospaziale, aeronautica e aeronavale. |