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Come diventare un buon manager con la metafora del "CINEMA"
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di Filomena Labruna
Come diventare un buon manager con la metafora del "CINEMA"
Grande partecipazione al corso che si è tenuto presso la sede di via Palatucci finalizzato a favorire lo sviluppo di competenze imprenditoriali per dirigere da leader
«L'espediente del cortometraggio per imparare a lavorare insieme»
Un momento dell'incontro
Come diventare un buon manager capace di gestire al meglio i processi organizzativi interni alla propria azienda. É l'obiettivo raggiunto dal percorso formativo "Leadership for Challenge" recentemente conclusosi presso la sede di Confindustria Avellino.
In collaborazione con Adecco formazione, la didattica di 40 ore complessive ha puntato a favorire lo sviluppo di competenze imprenditoriali funzionali a dirigere da leader, con efficacia ed efficienza, un team di lavoro in sintonia con gli scopi generali che si pone un'azienda. Saper motivare colleghi e collaboratori, affrontare con approcci innovativi le dinamiche del cambiamento e consapevolezza del proprio ruolo decisionale rispetto ai processi lavorativi: la strada da percorrere per essere in sostanza manager abile nel ragionare e lavorare in posizione di leadership in una logica di network con un'eccellenza operativa.
Il tutto per divenire un "high perfomer team" dotato di logica, creatività, comunicatività gestione del cambiamento, innovazione, motivazione delle risorse umane. Entusiasti gli imprenditori irpini che hanno preso parte al corso la cui metodologia didattica, oltre all'iter teorico, non ha fatto mancare approcci d'insegnamento singolari e divertenti con la sessione esperienziale basata sulla metafora del "cinema" ovvero la preparazione di un "cortometraggio " che insegna ai manager a lavorare insieme.
É stato simulato un contesto cinematografico nel quale i discenti "svestono" il consueto abito da manager per indossare quello del registra/attore. Dietro la realizzazione di un cortometraggio c'è la rappresentazione di una realtà costruita dai partecipanti stessi nonchè una profonda metafora: l'efficacia di interpretazione di un ruolo che non è il loro e le difficoltà e le resistenze collegate alle skill di gestione dei tempi.
Suddivisi in quattro sottogruppi, ognuno, con un preciso ruolo all'interno del team, ha avuto un compito specifico per realizzare le diverse fasi del breve spot.
Il tutto sotto la supervisione di un trainer che ha organizzato e monitorato l'intera fase di formazione sul campo, provvedendo a comunicare il programma delle attività, orari e modalità di svolgimento. L'originale evento, svoltosi in due giorni, è stato videoripreso e le immagini più significative sono state proiettate durante lo step finale (debriefing) caratterizzante l'intera attività formativa che ha visto l'analisi dell'azione simulatoria dove sono emersi diversi ed interessanti spunti di riflessione e miglioramento.
Il tutto focalizzato sui concetti di integrazione e coordinamento. |
