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a cura di Vito Salerno
LA PRIMA COSA BELLA
di Paolo Virzì
Genere: Commedia
Con questo film Virzì torna a girare a Livorno, una città che per il famoso regista rappresenta una vera fonte di ispirazione. "La prima cosa bella" racconta la storia di Anna Nigiotti (interpretata da Micaela Ramazzotti e da Stefania Sandrelli, secondo l'età della protagonista) a partire dal 1971 quando un giovane e bellissima mamma viene proclamata Miss del più popolare stabilimento balneare di Livorno, ignara di suscitare le attenzioni maliziose della popolazione maschile, i sospetti rabbiosi del marito Mario e la vergogna del primogenito Bruno. Oggi, ricoverata alle cure palliative, Anna sbalordisce i medici con la sua irresistibile e contagiosa vitalità, facendo innamorare i degenti terminali. Il figlio Bruno (un convincente Valerio Mastandrea), invece, ha ormai tagliato i ponti con la sua città, la sua famiglia, il suo passato. Insegna senza entusiasmo in un istituto alberghiero e conduce un'esistenza cocciutamente anaffettiva.
Ma la sorella Valeria lo convince ad andare a salutare la madre per l'ultima volta, e quindi Bruno torna malvolentieri a Livorno. L'incontro, dopo tanti anni, con quella mamma esplosiva, ancora bella e vivacissima, che a dispetto delle prognosi mediche sembra non aver nessuna intenzione di morire, costringe Bruno a rievocare le vicissitudini familiari che aveva voluto a tutti i costi dimenticare.
Il vagabondare di quelle notti e di quei giorni di tanti anni prima in cerca di una sistemazione, lui e la sorella Valeria, all'epoca dolce, ignara e piagnucolosa, cacciati di casa dal padre geloso, ma sempre rincuorati dall'incrollabile ottimismo di quella loro mamma allegra e incosciente. A far da coro alle peripezie di questo terzetto di creature sciagurate e coraggiose, l'ignavia dei tanti uomini volubili che vorrebbero appropriarsi del candore di Anna, ma che in fondo non ne hanno il coraggio e la forza. Dopo la scoperta in extremis di un fratello di cui si ignorava l'esistenza, matrimoni e separazioni a sorpresa, quei trascorsi avventurosi conducono ad un esito inatteso di riconciliazione: l'ultima lezione di vita, di fiducia nella dolcezza del vivere, di questa madre imbarazzante e speciale. |