L'importanza della lampada di EMERGENZA in casa
Bruno D'Ottavi - Settore impianti elettrici Dipartimento di Roma ex ISPESL
In caso di black out, una luce può essere provvidenziale ed evitare perniciosi incidenti domestici
In casa spesso capita di rimanere al buio per mancanza di energia elettrica, disservizio dovuto ad interventi delle protezioni del nostro impianto o a cause derivanti dall'ente erogatore dell'energia elettrica.
I disservizi per interruzione dell'energia elettrica oggi sono aumentati in quanto, con l'adozione degli interruttori differenziali ad alta sensibilità, e generalmente per la mancanza nell'impianto di una selettività differenziale (protezioni differenziali separate sui circuiti luce e forza motrice), è sufficiente una qualunque anomalia per dispersione nell'impianto o negli utilizzatori a far scattare l'interruttore differenziale generale lasciandoci al buio. Il buio è una situazione che genera in molti soggetti angoscia.
In particolare negli adolescenti o negli anziani, spesso soli in casa, il buio scatena la paura e, pertanto, si va subito alla disperata ricerca di fonti ausiliarie di illuminazione che possano restituire sicurezza e serenità.
In queste condizioni la ricerca di una fonte di illuminazione sussidiaria, la classica lampadina portatile, alimentata a pile, o di una candela viene effettuata in modo concitato e maldestro. Sono proprio questi comportamenti la causa di molti infortuni domestici dovuti: - ad urti per impatto al buio con mobili; - a cadute che si fanno inciampando contro ostacoli non individuabili e che possono portare anche a gravi conseguenze.
Spesso inoltre capita che una volta trovata la fonte ausiliaria d'illuminazione questa o ha le pile scariche o nel caso della candela non si trovi l'accendino, cosa che non fa altro che caricare ulteriormente la situazione di angoscia e, conseguentemente, di pericolo. Risulta pertanto indispensabile disporre in casa di una o più lampade di emergenza che non ci lascino in panne in caso di necessità.
Fortunatamente la tecnologia oggi risolve molti problemi e anche questo è facilmente superabile. Esistono in commercio lampade di emergenza che possono essere installate nelle normali scatole porta frutto, accanto ad una presa, con poche decine di euro di spesa in quanto non richiedono interventi murari e sono di facilissima installazione. Queste lampade, sempre sotto carica, si accendono automaticamente al mancare dell'energia elettrica, sono estraibili e quindi diventano portatili. Il basso costo di acquisto e la facile installazione consentono di installarne anche più di una nei diversi ambienti della casa, quelli più frequentati.
L'adozione della lampada di emergenza è una scelta risolutiva poiché permette di prevenire in casa molti degli incidenti dovuti a cadute o ad urti che colpiscono maggiormente i bambini e gli anziani preservando specialmente questi ultimi spesso affetti da fragilità ossea - dalle conseguenze spesso gravi che possono derivare da una caduta accidentale. L'onere di questo intervento ricade oggi sul proprietario o sul conduttore della unità abitativa.
É auspicabile, invece, che le norme prendano al più presto in considerazione l'obbligatorietà di realizzare impianti elettrici con selettività differenziale e l'installazione di lampade di emergenza anche nelle singole unità abitative adibite a civile abitazione, come già accade negli ambienti di lavoro. Di seguito viene riportata una tabella tratta da "TuttoNormel" del 09/2010, rivista specifica del settore elettrico, che si riferisce ad una indagine statistica condotta tra gli installatori progettisti e persone di altra estrazione, nella quale si evince come i requisiti della selettività dell'impianto elettrico e l'adozione della lampada di emergenza siano quelli ritenuti tra i più indispensabili (fig. 2).
La figura 1 riporta invece il parere degli stessi soggetti sulla necessità che le norme debbano occuparsi o meno delle prestazioni degli impianti nelle civili abitazioni. Attualmente è in discussione presso il Comitato Elettrotecnico Italiano, CEI, una proposta per inserire nella norma CEI 64/8, che regola la progettazione ed installazione degli impianti elettrici utilizzatori, un sistema di classificazione delle prestazioni dell'impianto elettrico, nelle civili abitazioni basato sul numero di stelle come per gli alberghi nel quale entreranno sicuramente tra i requisiti minimi la selettività dell'impianto elettrico e l'adozione delle lampade di emergenza (fonte TuttoNormel). É un primo passo importante, ma di certo non esaustivo del problema. É auspicabile invece che il legislatore prenda in considerazione di rendere obbligatori alcuni requisiti minimi che devono possedere gli impianti elettrici nelle civili abitazioni e poi assegnare, in base alle prestazioni ulteriori, le stelle all'impianto realizzato. Si potrà cosi eliminare una tipologia di infortuni come quelli descritti nel presente articolo i cui costi gravano in maniera determinante sulla collettività.
Figura 1. La norma si deve occupare delle prestazioni nelle abitazioni. Suddivisione delle risposte favorevoli secondo: a) la professione; b) la provenienza geografica
clicca per ingrandire
Figura 2. Parametri per giudicare le prestazioni. Suddivisione delle risposte secondo: a) la professione; b) la provenienza geografica
|