BON TON
L'ora del CAFFÈ
Utili consigli per servire al meglio la gustosa bevanda in più
a cura di Tommaso de Mottoni y Palacios e Nicola Santini
www.eredialtrono.com
Siamo in Italia, terra delle complicazioni per antonomasia, dove si riesce a far diventare un impegno rigorosissimo anche il classico invito per un caffé, che tra riti e varianti è un appuntamento tutt'altro che scontato. Dal coffee break in ufficio, al dopocena a casa, dal caffè letterario a quello per svegliarsi dopo una conversazione degna di latte alle ginocchia, ogni situazione ha le sue regole e va gestita con gusto, facendo attenzione ai dettami del Galateo che sul caffé ha un sacco di chicchi di saggezza.
Innanzitutto oggi come oggi dire "ti invito per un caffè" non si limita alla bevanda classica che tutti conosciamo. Formule e combinazioni sono tantissime: caffè macchiato caldo, freddo, cappuccino, frappuccino, caffè shakerato, moka classico, alla napoletana, americano, espresso, lungo, ristretto, corretto, e molte altre varianti ancora.
Il corredo base di un invito per il caffè consiste in una caffettiera che abbia già servito almeno 30 caffè (questo perché il gusto sia come si deve) una lattiera, una zuccheriera, e dei cucchiaini lucidissimi. Il tovagliolo è indispensabile solo se con il caffè si accompagna qualche dolcetto. Non ci sono piatti individuali per i dolcetti, che vengono consumati direttamente dal piccolo piatto di portata o da un vassoio, tenuti con le mani, al limite appoggiati sul tovagliolo.
I dolci che accompagnano il caffè non hanno né la marmellata, né la crema: meglio neutri o al cioccolato.
Il caffè va servito caldissimo.
Quindi è meglio servirlo direttamente dalla caffettiera. Il manico della tazza sta a destra, come anche il cucchiaio che sta sul piattino. Se il caffè è servito a tavola il piatto rimane appoggiato sulla superficie del tavolo; se è servito in salotto con la mano sinistra si tiene il piattino e con la destra ci si serve la tazzina. Lo zucchero in zolletta si prende non col cucchiaino, ma con le apposite pinzette, oppure anche con le dita, toccando solo la zolletta che andiamo a mettere in tazza. Il caffè si serve direttamente nelle tazzine se è preparato con la macchina per espresso che rimane in cucina.
Cerchiamo però di evitare questa opzione quando abbiamo diversi ospiti, perché è proprio brutto vedere le persone che non si servono in contemporanea. Ultimamente è molto di moda servire il caffè con il miele, che va benissimo
purché il miele sia di castagno, profumo e aroma che legano
benissimo con la bevanda.
Agli inviti per il caffè si arriva puntualissimi, mai in anticipo, perché rischiamo di trovare la gente a tavola, né in ritardo perché essendo un invito di breve durata (un'ora al massimo), si rischia di obbligare gli altri ospiti a trattenersi per non essere scortesi nei nostri riguardi. Infine, mai sollevare il
mignolo dal resto della mano quando si alza la tazzina: il binomio neo finto e mignolo in su fa subito Bocca di Rosa. |