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di Filomena Labruna
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Alba Buccella dell'Acca Software di Montella spiega l'importanza di educare i giovani al sano impegno sportivo per creare professionisti in grado di operare con successo in gruppo
«All'inizio Acca Volley è solo una piccola realtà locale. Successivamente diventa una società con oltre 200 iscritti, tre team giovanili, due squadre semiprofessionistiche (maschile e femminile), con atleti provenienti da tutta Italia»
«Negli ultimi cinque anni "lady" Acca ha infatti investito tanto tempo ed energia nei suoi atleti, dividendosi tra l'impegno sportivo e la direzione, con il marito Guido, dell'azienda di cui Acca Volley è sponsor»
Alba Buccella con le ragazze dell'Acca Volley
Il successo di un'impresa" è nella sua "squadra". In qualsiasi"campo" si giochi. É in virtù di questa personale esperienza che la grande famiglia Acca ha costruito la sua storia, fatta di traguardi importanti, sia nel campo aziendale che in quello sportivo.
Una crescita continua alla quale ha contribuito in maniera determinante il "saper fare" e il "saper essere" di una donna, Alba Buccella.
Prima con lo stabilimento di Montella, l'Acca Software: sin dall'inizio Alba è al fianco dell'amministratore Guido Cianciulli, suo marito, nella direzione aziendale.
Con centocinquanta dipendenti e un network di collegamento con le principali università italiane, l'azienda, nata a ridosso del sisma del 1980, è oggi leader nella progettazione di software per l'edilizia eco-compatibile a risparmio energetico, che 5mila degli 8mila comuni italiani già utilizzano. Eppure: «Tutto è iniziato dal terremoto», ricorda Alba.
«Non avevamo nemmeno vent'anni, intorno a noi c'erano morte e distruzione. Poi ci siamo resi conto che avevamo l'occasione utile per non far accadere più niente di simile.
Quando entravi nelle case sventrate e vedevi come erano state costruite, capivi subito il motivo dei crolli». Il primo software Acca, Primus (1990), era un programma di computo pensato proprio per i progetti da realizzare secondo le nuove normative antisismiche.
Da quel primo prodotto ne sono derivati altri 50 e più, frutto del lavoro di una affiatata squadra di ingegneri, architetti e geometri.
Fino ad arrivare ad uno dei più recenti, Edificius, il primo software per la progettazione architettonica BIM (Building Information Modeling) che consente di integrare architettura ed ingegneria. Con esso il tecnico è in grado di ottenere immediatamente, semplicemente disegnando, il progetto architettonico, il progetto strutturale, i progetti degli impianti, i piani di sicurezza e manutenzione, i capitolati, la certificazione energetica, il preventivo dettagliato dei costi (computo metrico estimativo), etc..
Tutto ciò è reso possibile dalla tecnologia BIM interamente sviluppata dall'azienda irpina, grazie alla quale gli elementi del disegno (muri, porte, finestre, etc.) non sono soltanto linee ma "oggetti intelligenti" che contengono informazioni su materiali, costi, capacità termiche, manutenzione. Molti degli "uomini" Acca si sono formati fuori dall'Irpinia e sono poi tornati per lavorare.
Alba Buccella con la squadra maschile dell'Acca Volley
La "famiglia" aziendale, come i prodotti sviluppati, cresce negli anni e diventa sempre più numerosa.
Tanto che l'azienda decide di aprire una nuova sede tra Montella e Bagnoli Irpino: 7mila metri quadri di struttura ad impatto zero, alimentata da fonti di energia rinnovabile e dotata di tecnologie bio-architettoniche per ottimizzare la luce naturale. Un ambiente ottimale per far crescere anche i sogni. Come quelli di Alba, che presto decide di accogliere una nuova sfida: quella di Acca Volley. Ed anche in questo caso il successo dipende quasi unicamente da un fattore: il saper fare squadra. «Tutto è iniziato per caso. Quando i miei figli erano piccoli, li iscrissi ad una piccola società di pallavolo di Montella. Poi, il presidente mi coinvolse nel gruppo direttivo», ricorda Alba. «Successivamente divenni vice-presidente, infine presidente.
Allora iniziai a seguire attivamente la società e la sua crescita». All'inizio è solo una piccola realtà locale. Poi Acca Volley diventa una società con oltre 200 iscritti, tre team giovanili (under 14, under 16 e under 18), due squadre semi-professionistiche (maschile e femminile), con atleti provenienti da tutta Italia e una tifoseria che riempie gli spalti ad ogni incontro. «Oggi - dice con soddisfazione Alba - la gente ci ferma per strada per farci i complimenti. E pensare che quando abbiamo cominciato a stento avevamo le divise».
Negli ultimi cinque anni "lady" Acca ha infatti investito tanto tempo ed energia nei suoi atleti, dividendosi tra l'impegno sportivo e la direzione, con il marito Guido, dell'azienda di cui Acca Volley è sponsor. Alba cura infatti a pieno regime la direzione amministrativa di Acca Software. Ma appena può, nel tempo libero o la sera, si dedica alla sua società di pallavolo.
D'altronde: «L'impegno e la lealtà sono i presupposti per arrivare ai risultati», dice con orgoglio. «Per questo, Acca Volley quotidianamente si prende cura di centinaia tra ragazze e ragazzi di Montella e del suo hinterland, facendoli crescere ed educandoli al sano impegno sportivo».
Anche Guido Cianciulli, che faceva già parte della società, quando può segue moglie e figli in questa grande passione. Ad aiutare Alba c'è poi un gruppo di dirigenti, persone di fiducia alcune delle quali sono anche allenatori. Ma al di là del sano spirito agonistico che caratterizza questa grande famiglia, c'è soprattutto un fattore che da sempre anima i sogni di Alba: quello di creare gruppi giovanili, raccoglierli e portarli in palestra. Insomma: «Dare corpo ad un vero e proprio servizio sociale per i giovani, attraverso un progetto sportivo costruttivo».
La palestra di Montella diventa così il luogo ideale dove far nascere tutto questo. Certo, oggi è una fucina troppo piccola per le esigenze di una società che è cresciuta, sia in quantità che in qualità. «In pochi anni - ricorda Alba, che è da sei anni alla guida di Acca Volley - siamo passati dalla prima divisione alla serie C, merito dell'impegno profuso e del grande spirito di squadra che unisce i ragazzi». Lo stesso "mood" che fa forte un team di lavoro. Anche Guido Cianciulli, nella sua Acca Software, la pensa così. |