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  Dicembre 2012

Articoli n° 04
MAGGIO 2009
 


Inserto

DAL TURISMO AI TURISMI.
ANALISI DEL FENOMENO TURISTICO

A cura di Emanuele Salsano, Professore associato di Economia politica
Facoltà di Giurisprudenza, Università degli Studi di Salerno

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Riparte la filiera dell’automotive
In arrivo nuovi investimenti

Il viaggio nell’economia irpina/2 Le tappe dell’assessore Cozzolino

Cambio al vertice del gruppo Piccola Industria Sabino Basso È il nuovo presidente irpino

Estate 2009: il Gruppo Cesaro
organizza campi estivi per i bambini

di Filomena Labruna

Cambio al vertice del gruppo Piccola Industria
Sabino Basso È il nuovo presidente irpino

Nel suo primo intervento chiede agli enti locali attenzione ed efficienza per lo sviluppo dei piani
di insediamento produttivo e definisce intollerabili i ritardi della pubblica amministrazione




Sabino Basso

Un passaggio di consegne nel segno della continuità. Il gruppo della Piccola Industria di Confindustria Avellino ha eletto il nuovo presidente. Sabino Basso, amministratore del noto Oleificio Basso Fedele e Figli srl, nonché dell’azienda vinicola “Villa Raiano”, succede a Pino Bruno.
Unanime il consenso che ha portato Basso al vertice del gruppo associativo, al quale il neo presidente ha illustrato le linee programmatiche della sua azione, in una relazione nella quale non pochi sono stati i punti in comune con l’intervento di commiato del suo predecessore, Pino Bruno. Un nuovo incarico, per Basso, di altissimo profilo ma anche di faticoso impegno se si considera che le piccole imprese rappresentano l’85% della quota associativa di Assindustria di Avellino ed una parte ancora più ampia dell’ossatura economica dell’intera provincia di Avellino.
Chiare le intenzioni del neo presidente ed i punti cardine del programma che intende attuare alla guida del gruppo: mercato, innovazione e ricerca, sostegno finanziario, gli strumenti ed i principi dichiarati sui quali punterà Sabino Basso per l’affermazione dei quali ha chiesto la collaborazione e la condivisione di tutti gli associati: «Sarà mio obiettivo - ha affermato Sabino Basso nei passaggi introduttivi della sua relazione - contribuire a rafforzare il clima di collaborazione tra gli imprenditori e tra le loro imprese».
«La collaborazione - aggiunge - consente di mantenere la propria dimensione e la propria autonomia, senza precludere possibilità di crescita. Deve essere indirizzata alla ricerca di nuovi mercati, a realizzare progetti innovativi, a stabilire potere contrattuale vero per abbattere i costi dei fattori produttivi e le diseconomie esterne».
Il neo presidente ha poi passato in rassegna gli elementi di strategia che intende suggerire e condividere nel corso della sua esperienza alla guida della Piccola Impresa: «Operiamo - ha dichiarato - in un mercato sempre più articolato ed esteso, dove i fattori della conoscenza delle informazioni sono l’elemento principale della nostra azione. Dobbiamo avere la capacità di tessere relazioni e contatti ed individuare le fonti di informazione che ci consentono di dominare la domanda di ogni singolo settore o comparto di riferimento delle nostre imprese, portando le conoscenze personali acquisite attraverso l’esperienze all’estero o mediante i canali delle ambasciate o tramite la rete di Confindustria, come patrimonio comune della nostra associazione».
Riguardo all’innovazione ed alla ricerca, la Piccola Impresa, secondo Basso, dovrà guardare ad una prospettiva di carattere nazionale ed internazionale, cercando proficui e costanti rapporti con le Università, «per la realizzazione di progetti che abbiano un reale interesse imprenditoriale e con la capacità di fare rete e sistema tra le singole realtà». «In questo modo - ha spiegato - si potranno attuare economie di scala ed affrontare i costi, non certo trascurabili occorrenti per la ricerca e l’innovazione, non sostenibili da una singola realtà imprenditoriale».
Nella relazione del neo presidente anche l’analisi dei rapporti con il sistema creditizio, chiamato ad avere maggiore disponibilità verso la piccola impresa. «Attenzione che sarà mutuata dal tavolo già avviato da Confindustria Avellino e ABI - ha suggerito Basso - creando i giusti rapporti con gli istituti a vocazione territoriale per una collaborazione con la piccola impresa. In attesa che si proceda alla riforma degli accordi di Basilea II, per snellire le condizioni di accesso al credito, dobbiamo utilizzare al meglio le disponibilità esistenti».
Non sono mancati, inoltre, gli appelli ad enti ed istituzioni, nei confronti dei quali vengono sollecitati interventi rapidi negli investimenti materiali ed immateriali «per i quali chiediamo alla Regione un impegno maggiore, come chiediamo agli enti locali attenzione ed efficienza per lo sviluppo dei piani di insediamento produttivo». Per il neo presidente non si possono più tollerare i ritardi della pubblica amministrazione. Un appello è stato rivolto alla Camera di Commercio, affinché ogni azione di promozione ed indagine condotta sul territorio, diventi uno strumento utile a riversare in loco le risorse raccolte sui mercati nazionali ed esteri. Ampia parte dell’intervento di Sabino Basso è stato dedicato ai rapporti associativi ed alla necessità di incrementare gli associati: «Confindustria e Confindustria Avellino - ha affermato - in particolare stanno operando per l'allargamento della propria base associativa. C'è un'azione di integrazione orizzontale che riguarda realtà economiche prima non rappresentate, come le società pubbliche e privatizzate che operano nell'ambito dei servizi». Per Basso è fondamentale intensificare anche l'altra linea operativa che è quella di associare la piccolissima impresa, quella che viene svolta con modalità artigianali. «Non a caso la parola d'ordine in questi anni che ha segnato l'impegno della nostra associazione - ha chiarito - è stata quella della competitività che lega insieme la risoluzione dei problemi della grande, media, piccola e piccolissima impresa. Oggi nella nostra realtà produttiva ci sono diverse attività che se dovessero emergere nella sola giusta considerazione rappresentano aspetti fondamentali della nostra economia».
Sabino Basso ha fatto riferimento alle innumerevoli attività viti-vinicole della provincia, gestite nelle forme di attività agricole, ma che di fatto sono piccole imprese. La loro capillare diffusione ne affermerebbe la valenza come vero e proprio distretto caratterizzante l'economia provinciale. Infine, l’esortazione ad avere maggiore fiducia, come elemento utile a superare la crisi: «Fiducia vera, basata sulle nostre intuizioni e su presupposti efficaci. Dalla nostra fiducia dipende anche quella dei nostri collaboratori e dei nostri lavoratori. Le loro capacità e disponibilità sono un valore importante delle nostre imprese che proprio in questo periodo dobbiamo saper salvaguardare».
Basso ha spiegato che la Confindustria è impegnata ad ampliare il sistema di ammortizzatori sociali per mantenere vivo il legame tra imprese e lavoratori. Ma la vera sfida per l’imprenditore del settore agro-alimentare è quella di riformulare nuove strategie di imprese in una economia che sta cambiando e cambierà sempre di più. «Dobbiamo mettere insieme gli ingredienti giusti per dare segni di una maggiore vivacità e - ha concluso il neo presidente - saper utilizzare ciò che sappiamo e ciò sappiamo fare, arricchendo sempre di più la conoscenza e le metodologie, per rafforzare la cultura imprenditoriale ed associativa».

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