Ad Avellino si È celebrata
la Giornata dell’Innovazione
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Ad Avellino si È celebrata
la Giornata dell’Innovazione
Illustrati gli effetti positivi determinati dall'utilizzo delle nuove tecnologie e gli ambiti di applicazione nelle realtà imprenditoriali medio piccole
Sinergia, collaborazione e utilizzo delle nuove tecnologie dell'informazione rivolte all'innovazione delle piccole e medie imprese. Sono i principi ispiratori del seminario organizzato dalla Sezione Informatica e dal Gruppo Piccola Industria della Confindustria Avellino che si è tenuto martedì 9 giugno presso la sede di via Palatucci. In occasione della Giornata Nazionale dell'Innovazione i vertici dell’Unione degli Industriali hanno inteso proporre un workshop per presentare alla platea delle piccole e medie imprese irpine l'importanza sistemica dell'innovazione in ambito aziendale e i vantaggi derivanti da una maggiore collaborazione tra i vari settori produttivi. Dopo gli interventi del presidente della Piccola Industria Sabino Basso e del presidente della sezione informatica Ernesto Urciuoli, hanno offerto il loro contributo alcuni esperti del settore che hanno illustrato gli effetti positivi indotti dall'utilizzo delle nuove tecnologie e i possibili ambiti di applicazione nelle realtà imprenditoriali medio piccole. É stato anche presentato il recente bando regionale finalizzato a finanziare, con un contributo in conto capitale, gli investimenti in nuove tecnologie dell'informazione. Un’iniziativa nata con l’intento di potenziare la capacità innovativa delle imprese e di valorizzare le competenze e le migliori esperienze di innovazione collegate al settore dell'informatica ma applicabili ad altri settori dell'industria, dell'artigianato e dei servizi. Per Ernesto Urciuoli, presidente dalla sezione informatica, cresce sempre di più nelle aziende la consapevolezza dell'importanza delle tecnologie dell'informazione nella definizione delle strategie di crescita e di competitività. «L’Itc - spiega Urciuoli - riveste un ruolo preponderante nella riduzione dei costi e nel conseguente re-investimento delle risorse in obiettivi strategici per l'innovazione». «Anche le piccole imprese - continua Urciuoli - hanno una forte propensione all'innovazione e questo dovrebbe orientare anche gli interventi di politica economica». Sabino Basso, presidente provinciale del Gruppo Piccola Industria, sottolinea come «la crisi che investe l'economia e le imprese italiane derivi anche dalla difficoltà di innovare da parte dell'industria e dal suo ritardo dell'acquisizione di tecnologie innovative». Ma la caduta di competitività per Basso deriva in gran parte anche da fattori di contesto del tutto indipendenti dalla componente tecnologica, che penalizzano il sistema irpino e campano. «Un passo fondamentale - continua Basso - è rappresentato dalla riduzione dei costi dei servizi di cui le imprese devono avvalersi. In questo modo ci potrebbe essere un diretto ritorno in termini di competitività». Un altro problema molto serio per Basso riguarda il sistema formativo che risulta molto lontano dal sistema delle imprese e che fatica ad attrarre intelligenze e a svolgere attività di ricerca avanzata. «L'indicazione più evidente della difficoltà - conclude Basso - non è tanto il numero elevato di talenti che va all'estero, quanto la difficoltà di attrarre ricercatori dall'estero, che indica l'assenza di punti di eccellenza. Oggi infine c'è difficoltà anche nell'incontro fra domanda e offerta di lavoro qualificata. É su questi punti che bisogna intervenire». |