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Gallozzi nomina il nuovo Tesoriere È Stefania Rinaldi direttrice della Valflex
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di Raffaella Venerando
intervista:
Gallozzi nomina il nuovo Tesoriere
È Stefania Rinaldi direttrice della Valflex
 Per la prima volta dal 1919, anno di nascita dell’Associazione degli Industriali della Provincia di Salerno, una donna è stata nominata - lo scorso 16 marzo - Tesoriere della Territoriale presieduta da Agostino Gallozzi. È Stefania Rinaldi - 39 anni - sposata e madre di due figli. Laureata in Economia e Commercio all’Università degli Studi di Salerno, si occupa dell’azienda di famiglia - la Valflex srl - in cui ricopre la carica di Direttore Generale. La Rinaldi è stata vincitrice della VI Edizione del Premio Roberto Marrama “Alla ricerca di talenti” che dà un riconoscimento ai giovani imprenditori del Mezzogiorno. Da tempo attiva nella vita associativa, è attualmente Vice Presidente del Consiglio Direttivo del comitato P.I. di Confindustria Salerno ed è stata Vice Presidente del Gruppo Legno-Arredo.
Dottoressa Rinaldi, lei è la prima donna Tesoriere in un’Associazione Datoriale del Sud. Soddisfatta?
La scelta del mio nome per ricoprire la carica di Tesoriere da parte del Presidente di Confindustria Salerno Gallozzi, al quale rinnovo i miei ringraziamenti, mi ha sicuramente stupita e positivamente emozionata. Un attimo dopo aver metabolizzato l’emozione, ero entusiasta di affrontare una nuova sfida.
Che valore può avere l’associazionismo per donne impegnate nel mondo imprenditoriale?
Io ci credo molto. Ho avuto modo di vivere diverse associazioni che hanno contribuito non poco alla mia crescita personale. Tra queste, la Junior Chamber International, il Gruppo Giovani Imprenditori. Penso che l’associazionismo nella classe imprenditoriale costituisca un momento di confronto, di crescita e formazione. Nel caso, poi, del nostro territorio l’individualismo è un limite che sarebbe utile superare attraverso una maggiore partecipazione alle iniziative che provengono dai nostri rappresentanti di categoria sul territorio. Soprattutto le Pmi attraverso la collaborazione e la coesione possono pensare di superare la crisi da protagoniste del futuro e non del passato.
Lei è anche Vice Presidente della Piccola Industria. Di cosa hanno più bisogno le pmi in questa critica fase storica?
Sicuramente la crisi di sistema che si sta vivendo colpisce anche le nostre aziende. Penso che in questa fase ognuno (dalle istituzioni, al privato, alle aziende) sia chiamato a svolgere il suo ruolo in modo ineccepibile. Le banche, però, verso le aziende che hanno i requisiti, devono consentire l’accesso al credito impegnandosi concretamente nei tempi richiesti. Per le piccole imprese, protagoniste del tessuto produttivo, è difficile avere una ricetta vincente in una fase storica così complessa e imprevedibile. Flessibilità, diversificazione, innovazione, ricerca, controllo gestionale, capacità di fare sistema con altre aziende ed internazionalizzazione sono ingredienti facilmente digeribili dalle piccole aziende e che consentono di modificare la strategia aziendale a seconda della fase economica.
Imprenditrice, moglie e mamma: è riuscita a trovare un buon equilibrio nella ripartizione dei tempi destinati alla famiglia e al lavoro?
Statisticamente la percentuale di donne che riesce a fare carriera è bassa anche per una conformazione genetica che porta la donna ad una gerarchia di valori cui non rinuncerebbe mai. Essere madre, moglie ed imprenditrice in uno Stato come il nostro che non assicura servizi che supportino adeguatamente la famiglia e la sua gestione non è facile. Tutto ciò richiede una forte motivazione e una passione, verso gli incarichi che si svolgono, elevata. Nel mio caso, ogni giorno, il mio impegno è massimo per assicurare questo equilibrio, ma è difficile mantenerlo se non sacrificando qualcosa. |
