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  Dicembre 2012

Articoli n° 09
NOVEMBRE 2008
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Logistica e infrastrutture
Gli interventi necessari per essere competitivi

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di Raffaella Venerando

Logistica e infrastrutture
Gli interventi necessari per essere competitivi

Si è svolta a Salerno, per la prima volta, l’Assemblea Generale di Assologistica.
Il Presidente Marcucci: «Mancano le risorse per finanziare le infrastrutture necessarie per la movimentazione delle merci»




“Muovere merci con logica è ricchezza”. Questo il titolo della lunga relazione in cui il Presidente di Assologistica, Nereo Paolo Marcucci, ha elencato in modo dettagliato problemi e proposte che interessano il mondo della logistica in occasione dell’annuale Assemblea Generale dell’associazione di categoria svoltasi quest’anno in una location insolita.
È stata infatti la sede della Confindustria di Salerno, per volontà e iniziativa del suo presidente Agostino Gallozzi imprenditore associato a sua volta ad Assologistica, ad ospitare vertici e iscritti alla associazione nazionale che raggruppa le imprese di movimentazione, stoccaggio e manipolazione delle merci che operano in Italia con oltre 250 aziende associate e una forza lavoro coinvolta di circa 70.000 persone.
Tanti gli spunti interessanti emersi nel corso dell’incontro voluto per potere valutare le opportunità di sviluppo del settore, in particolare nel Sud Italia, dove si registra una presenza significativa di imprese produttive e logistiche.

«Sono anni che non si registrano investimenti nei porti. In più sono state notevolmente ridotte le risorse per le attività e gli interventi di manutenzione minando in modo serio le condizioni di sicurezza ed efficienza di molti dei principali scali marittimi del Paese e, ostacolando la piena capacità operativa di alcuni impianti portuali».

Il Presidente Marcucci ha infatti sottolineato che «proprio al Sud è stato possibile realizzare, offrendo un’opportunità aggiuntiva a tutti i porti italiani, i nuovi modelli organizzativi per il trasferimento delle merci via mare imposti allo shipping dalla globalizzazione e dalla carenza di infrastrutture nei porti di destinazione finale».
“Ospite mancato” della manifestazione, perché trattenuto a Roma per la convocazione del Consiglio dei Ministri, Altero Matteoli, titolare del dicastero dei trasporti che ha voluto comunque sottolineare anche se a distanza - in un messaggio letto dal Presidente Marcucci - «la necessità di affrontare il problema della mobilità in modo intelligente, avvicinando gli standard qualitativi italiani a quelli europei, rinsaldando la collaborazione pubblico-privato».
Gli hanno fatto eco le parole del Presidente Marcucci che ha chiesto per il comparto «una maggiore efficienza possibile solo grazie a interventi massicci sul fronte delle risorse destinate alle infrastrutture, oggi ridotte quasi a zero». «È indispensabile - ha chiarito il Presidente di Assologistica - accelerare la ridefinizione degli strumenti di partenariato pubblico-privato, a partire dai porti; e a livello comunitario fare in modo che il Governo contribuisca alla definizione più utile possibile al sistema paese di ciò che è “aiuto di Stato” nel settore delle infrastrutture portuali e dell’autotrasporto».
Nel corso dell’Assemblea il Presidente di Confindustria Salerno Agostino Gallozzi ha reso noto di aver inviato una lettera indirizzata al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, il cui contenuto era eloquente: il dramma dragaggi insufficienti riguarda da vicino anche lo scalo salernitano. Senza opportuni e improcrastinabili interventi tesi al miglioramento delle attuali condizioni, per il porto cittadino non c’è futuro. Gallozzi ha sottolineato la grave emergenza strutturale del porto commerciale di Salerno auspicando che si possa attivare procedure veloci per la realizzazione delle opere di ammodernamento dello scalo individuando gli stanziamenti necessari.
«Lo scalo - ha affermato il Presidente Gallozzi - sconta gravi ritardi sotto il profilo del riadeguamento infrastrutturale - al proprio interno - ormai divenuto indispensabile per riallineare l’offerta di servizi portuali rispetto alla domanda generata dall’inarrestabile corsa verso navi di crescenti dimensioni».

«Gli operatori - ha proseguito Gallozzi - ritengono assolutamente urgenti i lavori di adeguamento. Una vera e propria emergenza è quella del dragaggio dei fondali per con
sentire l’attracco non solo alle navi impiegate sulle rotte transoceaniche, ma anche alle navi di ultima generazione impegnate nei servizi di linea mediterranei ed europei. È auspicabile - ha sottolineato Gallozzi - la modifica della normativa in vigore in modo che almeno le trasformazioni infrastrutturali previste all’interno del perimetro dei porti esistenti possano essere realizzate senza dover applicare la procedura di variante ai piani regolatori portuali, affidandone la competenza alle Autorità Portuali. Si rende necessario realizzare in via prioritaria - ha precisato Gallozzi -, gli interventi utili a consentire la fruizione dello scalo da parte di navi di nuova generazione. Tali interventi consistono nell’allargamento dell’imboccatura del porto e nel dragaggio dei fondali, previo consolidamento dei muri di banchina. Si tratta - ha concluso il Presidente degli industriali salernitani - di interventi da realizzare al più presto, al fine di continuare a sostenere ed implementare la competitività dello scalo nelle more di qualsivoglia altro progetto che contempli una diversa allocazione del porto».
Senza questi interventi chiesti a gran voce dai rappresentanti delle imprese logistiche italiane, si rischia di abbassare notevolmente il valore competitivo della distribuzione e con esso il prodotto Italia.
Si finisce, in conclusione, con il mettere in discussione il ruolo e la presenza del nostro Paese e delle nostre aziende nello scacchiere dell’economia mondiale.

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