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Logistica,
un’opportunitÀ di sviluppo
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Logistica,
un’opportunitÀ di sviluppo
Un’indagine del Centro Studi Unione sottolinea le potenzialità
del sistema per la crescita del territorio
Di seguito si riportano alcuni stralci dell’indagine “La logistica e i corridoi di collegamento per la crescita del territorio in provincia di Napoli”, realizzata dall’Unione Industriali con la supervisione del suo Centro Studi guidato da Diego Guida e finanziata dalla Camera di Commercio partenopea.
(...) Il sistema logistico campano comprende in primo luogo i nodi logistici principali (il porto di Napoli e di Salerno, gli interporti di Nola e di Marcianise e l’aeroporto di Capodichino), ma anche i nodi minori (il porto di Pozzuoli, di Torre Annunziata e di Castellammare di Stabia) e le imprese di servizi logistici e di trasporto (autotrasportatori, operatori marittimi, spedizionieri, fornitori di servizi logistici, operatori intermodali, eccetera).
Un ruolo fondamentale occupano inoltre i settori e le filiere prevalenti nell’economia produttiva campana quali l’agroalimentare, il lattiero caseario, il florovivaismo, il tessile e la concia. (...)
Dal punto di vista delle reti infrastrutturali, la Campania nonostante sia dotata di una condizione migliore rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno tale da essere considerata come la principale “macro-piattaforma” del Sud Italia, in realtà presenta anche numerose aree critiche (...), che costituiscono un motivo di rallentamento del suo processo di crescita e del suo inserimento nel contesto regionale ed europeo.
La regione Campania si distingue dalle altre regioni del Mezzogiorno principalmente per due motivazioni: una da ascriversi alla privilegiata posizione geografica; la seconda è legata invece ad una elevata dotazione di infrastrutture di trasporto in rapporto alla superficie. Le infrastrutture lineari in particolare, ma sostanzialmente anche quelle puntuali, si presentano con una maggiore concentrazione nella parte centro-settentrionale e costiera della regione, dove sono i capoluoghi di provincia. Secondo i dati del Conto Nazionale Infrastrutture e Trasporti del 2002, nella regione sono presenti 6.927 km di strade provinciali, 2.660 di strade statali e 445 km di autostrade, pari rispettivamente al 6,0, al 5,7 ed al 6,8 per cento delle estese nazionali e al 13,7, al 12,3 e al 22,3 per cento delle estese del Mezzogiorno.
(...) Se si considera l’estensione della rete stradale regionale (statali, provinciali, autostrade) in rapporto all’estensione del territorio, la Campania presenta una dotazione di gran lunga superiore sia al Sud che al resto di Italia, e cioè pari a circa 74 km di strade ogni 100 kmq di territorio. (...)
Per quanto riguarda la dotazione ferroviaria, l’estensione totale della rete campana misura 986,7 km, di cui 719,7 elettrificati. Le linee a doppio binario si estendono per 502 km, pressoché integralmente elettrificati; le linee a semplice binario per 484,7 km, di cui 220,8 elettrificati.
La Campania inoltre è al terzo posto in Italia e al primo nel Mezzogiorno per l’estensione della rete ferroviaria totale in relazione alla superficie, essendo dotata di 7,3 km di rete ferroviaria per ogni 100 kmq di superficie (...).
Negli ultimi anni il traffico di tutti i nodi logistici regionali è cresciuto a tassi rilevanti, e a tutto ciò va aggiunta l’esplosione delle Autostrade del Mare (...) che vedono nella Campania la regione italiana a maggior dinamismo imprenditoriale e crescita dei flussi. In particolare, secondo i dati forniti da Confitarma e dall’Agenzia Nazionale per la promozione del trasporto marittimo a corto raggio, il numero di collegamenti Ro-Ro nazionali (A/R) che toccano la Campania è pari al 54,4 per cento dell’offerta complessiva sul territorio italiano e pari a circa il 60 per cento dell’offerta complessiva sul versante tirrenico; a livello internazionale, invece, il numero di linee Ro-Ro inframediterranee che originano dalla Campania è pari al 20 per cento dell’offerta complessiva della portualità italiana. Dal 2001 al 2003 i traffici del sistema portuale campano legati alle Autostrade del mare sono cresciuti del 65 per cento. (...)
Le imprese che offrono servizi di trasporto e/o di logistica in Campania nel 2005 sono, secondo Unioncamere, circa 15.000; dal 2004 al 2005 il dato nazionale è cresciuto di 424 unità, di cui 184, cioè oltre il 43 per cento, sono campane, con un trend di crescita regionale dell'1,24 per cento a fronte di uno 0,23 per cento a livello nazionale.
La distribuzione delle imprese che svolgono attività di trasporto in senso stretto mette in evidenza l’assoluta prevalenza di quelle che operano nel settore “Trasporti terrestri e mediante condotte”, costituito da 11.359 imprese nel 2005, mentre l’incidenza dei settori “Trasporti marittimi e per vie d’acqua” (223 aziende) e “Trasporti aerei” (12 unità) sul totale delle imprese supera appena il 2 per cento. Secondo uno studio condotto dall'Associazione Srm tra il 2000 e il 2005 le aziende campane di trasporto sono fino al 2004 progressivamente aumentate, con oscillazioni annuali di lieve entità che hanno raggiunto il massimo picco nel biennio 2002-2003 (+2,65 per cento). Il 2004 è stato anche l’anno in cui il settore dei trasporti ha raggiunto la massima concentrazione: le aziende di trasporto su strada rappresentavano quasi il 97,4 per cento del totale (11.359 aziende attive nel settore dei trasporti su strada su un totale di 11.665 imprese). Nell’ultimo anno la crescita si è, tuttavia, interrotta registrando un saldo di 71 unità in meno rispetto all’anno precedente (-0,6 per cento). La perdita ha interessato unicamente il settore dei trasporti terrestri mentre gli altri due sono rimasti sostanzialmente invariati: 222 imprese classificate nella divisione “Trasporti marittimi e per vie d’acqua” nel 2004 e 223 nel 2005, 12 aziende della divisione “Trasporti aerei” nel 2004 e nel 2005. Quest’ultimo comparto è, tuttavia, l’unico ad aver registrato nel corso dei cinque anni una variazione negativa passando dalle 17 unità del 2000 alle 12 del 2005.
Per quanto riguarda la distribuzione per forma giuridica delle imprese di trasporto e logistica (...), la Campania conferma la struttura produttiva artigianale che caratterizza l'intero settore italiano: nel 2005 il 62 per cento è costituito da imprese individuali e solo il 12 per cento da società di capitali. In realtà il fenomeno "artigianale" in Campania è meno accentuato che in altre regioni italiane, ma la distribuzione è comunque ancora fortemente sbilanciata a favore delle imprese individuali. Gli altri tipi di società, classificati con la voce “altre forme” (società cooperative, consorzi, società consortili ecc.) non rappresentano valori percentuali significativi mentre le società di persone costituiscono il 18 per cento dell’aggregato campano.
(...) In Campania (e più in generale in Italia), dal punto di vista dell’organizzazione imprenditoriale, negli ultimi anni si sta verificando un processo di trasformazione del settore per cui sta diminuendo il numero di imprese individuali, (-2,6 per cento dal 2003 al 2005) ed aumentando quello di imprese di capitale (oltre il 19 per cento). |