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  Dicembre 2012

Articoli n° 04
MAGGIO 2008
 


Inserto

PROGETTO CSR
Marketing sociale e filantropia strategica per le imprese

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di Raffaella VENERANDO

L'interVISTA - Sistema economico regionale, parte la riforma strutturale - DI Andrea Cozzolino

L'intervISTA -Paser, opportunità da non sprecare. Ma il ritardo accumulato frena l’economia - DI Agostino Gallozzi

L'intervISTA -va Recuperata una maggiore centralizzazione nelle decisioni di spesa - DI Riccardo Realfonzo

Incentivi alle imprese
Comincia la fase operativa


Emanati tre dei quattro bandi che consentiranno alle imprese campane
di accedere al cospicue risorse finanziarie. Ancora attesa per il credito di imposta

Uno stop and go durato mesi, ma alla fine pare che sia giunta finalmente in dirittura d’arrivo la riforma regionale degli incentivi alle imprese, voluta dall’Assessore alle Attività Produttive Andrea Cozzolino.
Dopo l'approvazione della Legge Regionale n. 12 del 28 novembre 2007, dei relativi regolamenti e dei disciplinari riguardanti il "Contratto di Programma Regionale", gli “Incentivi per lo Sviluppo e l'Innovazione" e gli "Incentivi per il Consolidamento delle passività a breve", è finalmente partita la fase operativa della riforma con la pubblicazione degli avvisi di tre dei quattro bandi che consentiranno alle imprese campane di accedere a cospicue risorse finanziarie. C’è ancora da attendere invece per gli incentivi relativi al credito d’imposta investimenti e occupazione, che saranno attivati solo nei prossimi mesi.
I bandi emanati riguardano: il Contratto di Programma Regionale, gli Incentivi per Innovazione e Sviluppo e gli Incentivi per il Consolidamento delle passività a breve, per uno stanziamento complessivo di 577 milioni di euro di fondi Paser (il Piano d’Azione per lo sviluppo economico regionale), FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e FSE (Fondo Sociale Europeo).
Cominciamo con il dire che c’è un elemento che contraddistingue e accomuna tutti e tre i bandi e che rappresenta un primo positivo adeguamento della macchina amministrativa regionale ai tempi moderni: la completa informatizzazione delle procedure, grazie a un sistema di posta certificata che seguirà tutte le fasi della comunicazione alle aziende. Sempre per velocizzare i tempi poi si è scelta per due dei tre i bandi (consolidamento e innovazione) la procedura a sportello con l’accoglimento delle domande fino ad esaurimento fondi, domande che - si badi bene - dovranno essere inoltrate alla piattaforma regionale direttamente dalle banche che hanno seguito l’impresa nella predisposizione della pratica.
Per garantire il massimo supporto e la massima trasparenza alle imprese richiedenti, la Regione Campania ha previsto sia degli indirizzi email dedicati:
contrattodiprogramma@economiacampania.net;
innovazione@economiacampania.net;
consolidamento@economiacampania.net;
sia una linea telefonica riservata (081.7966725) con la possibilità quindi per l’impresa di vedere fugato qualsiasi dubbio circa le condizioni di accesso alle agevolazioni.
In più a essere finanziabili sono solo ed esclusivamente le aziende già iscritte nel registro delle imprese, come a dire che le aziende neocostituite restano tagliate fuori. Qualche brutta esperienza del passato – esemplare quella dei Contratti di Programma - ha insegnato che la solidità dell’azienda, nonché la sua affidabilità, è un prerequisito per potersi candidare alle istanze di finanziamento.
Ma vediamo in sintesi e più da vicino cosa prevedono i tre bandi.
Il Contratto di Programma Regionale riguarda soprattutto grandi imprese e consorzi di imprese di settori nevralgici come aeronautica, agroalimentare, trasporti, tecnologie della comunicazione, biotecnologie, poli artigianali e commerciali che potranno godere di 455 milioni per sostenere piani complessi di interventi per la realizzazione di nuovi impianti, ampliamenti, ammodernamenti, ristrutturazioni, riconversioni, ecc., con contributi in conto capitale e contributi in conto interessi, nei limiti previsti dai massimali comunitari, pari al 30% per le grandi imprese, 40% per le medie e 50% per le piccole. Per accedere al finanziamento, l’impresa dovrà partecipare con una quota mezzi propri pari ad almeno il 25% del valore complessivo degli investimenti, mentre un istituto di credito dovrà attivare una linea di credito pari a un altro 25% dell’investimento.
L’obiettivo dell’agevolazione è quello di creare uno strumento flessibile, capace di favorire le filiere, i distretti produttivi e le reti d'imprese che andranno a investire sul territorio regionale.
Le aziende hanno dalla data di pubblicazione del bando sul Burc (28 aprile) 52 giorni per predisporre la domanda e tutta la documentazione necessaria (si parte quindi il 19 giugno 2008).
Ottanta milioni vanno invece a innovazione e sviluppo per piccole e medie imprese, iscritte al Registro delle Imprese, che investano da 40000 euro a 1,5 milioni di euro: previsti contributi in conto capitale pari al 25% dell’investimento e in conto interesse fino al 40% per le medie e 50% per le piccole, ma l’erogazione avverrà a investimento concluso, da attuare entro 18 mesi dalla concessione dell’agevolazione.
Questo incentivo prevede il finanziamento delle spese per investimenti finalizzati all'innovazione di prodotto, alla riduzione dell'impatto ambientale, al rafforzamento dei processi distributivi ed organizzativi, alla crescita dimensionale dell'azienda, allo sviluppo della competitività sui mercati nazionali ed internazionali ed al miglioramento della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Potranno accedervi le imprese operanti in tutti i settori, ma sarà data priorità alle aziende operanti nei comparti produttivi ad elevato grado di specializzazione e ricadenti nei settori strategici individuati dal Paser.
Le aziende potranno presentare la domanda, a partire dal sessantesimo giorno successivo alla data di pubblicazione in BURC (28 aprile) dei decreti dirigenziali. Lo sportello sarà quindi aperto dal 27 giugno 2008.
Infine, 42 milioni andranno a imprese più piccole, per favorire la trasformazione del loro debito con gli istituti bancari da breve a medio termine e migliorare così la struttura patrimoniale e finanziaria dell’impresa - spesso sottocapitalizzata - e avere maggiore facilità di accesso al credito. Il finanziamento viene agevolato con un contributo in conto interesse pari al 100% del tasso di riferimento ed è possibile garantirlo, anche, attraverso garanzie prestate dai Confidi. Sono ammissibili anche le spese sostenute per l'accesso ai fondi di garanzia. L’agevolazione è però condizionata a un aumento dei mezzi propri dell’impresa richiedente pari ad almeno il 10% del finanziamento ottenuto. A gestire sia la concessione sia l’erogazione delle agevolazioni sarà il Mediocredito Centrale. I bandi riguardanti i suddetti disciplinari opereranno con la modalità a sportello e con l'inoltro delle domande per via telematica a decorrere dalla data di attivazione della procedura. Il bando rispetta tutte le condizioni del nuovo Regolamento De minimis.
Le aziende potranno presentare la domanda, a partire dal quarantacinquesimo giorno successivo alla data di pubblicazione in BURC (28 aprile) dei decreti dirigenziali. Pertanto, il 12 giugno 2008 sarà il primo giorno utile per presentare la richiesta di consolidamento.
Comincia a delinearsi quindi un quadro di certezza per il sistema delle imprese campane, sostenuto anche dal fatto non trascurabile che se la legge di riordino (Legge Regionale n. 12 del 28 novembre 2007) non cambierà nel tempo, il Paser sarà aggiornato annualmente con la possibilità di ridefinirne i contenuti, rimodulandoli sulla scorta delle esigenze reali delle imprese.
La riforma approvata dalla Regione Campania è dunque radicale e non poco ambiziosa. Pochi strumenti chiari per obiettivi altrettanto definiti, trasparenti e certi.
Un passo in avanti quindi rispetto il passato che ha fatto registrare spesso una “navigazione a vista”, con difficoltà evidenti di orientare in modo efficace le risorse economiche disponibili.
Pare che adesso si sia trovata in parte la rotta giusta, che sia stata finalmente decisa la sponda sulla quale traghettare e dalla quale provare a fare ripartire l’economia dei nostri territori, tornando a creare ricchezza e occupazione duratura e accrescendo, al contempo, le capacità di competere, anche fuori dei territori nazionali, delle imprese, grandi e piccole, che operano in Campania.
Vedremo l’approdo quando sarà raggiunto e quanto si rivelerà fermo.

clicca per visionare - Contratto di programma regionale

clicca per visionare - Incentivi per l'innocazione e lo sviluppo

clicca per visionare - Incentivi per il consolidamento delle passività a breve

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