Il console Truhn agli industriali: «Puntare sull’innovazione»
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mette in rete Terra di Lavoro
Il console Truhn agli industriali: «Puntare sull’innovazione»
Il diplomatico Usa ospite di Confindustria Caserta:
«Bisogna investire su una nuova generazione di scienziati
capace cioè di fare economia e impresa in modo nuovo»
di Antonio Sanfelice
È il terreno dell'innovazione e della ricerca applicata dove i consolidati rapporti tra il mondo imprenditoriale casertano e gli Stati Uniti possono continuare a crescere con reciproca soddisfazione.
È questo il dato più significativo emerso dalla visita ufficiale, il 7 novembre scorso, del console generale Usa a Napoli, J. Patrick Truhn ai vertici di Confindustria Caserta. Accolto dal presidente Carlo Cicala, il diplomatico ha infatti incontrato i componenti del direttivo e della giunta della maggiore associazione datoriale di Terra di Lavoro, dei quali ha raccolto ansie (per il dollaro che continua a deprezzarsi rispetto all'euro) e aspirazioni (maggiore attenzione da parte del colosso Usa verso la piccola industria italiana, e casertana in particolare).
Un campo, quello dell'innovazione e della ricerca che, come ha ricordato il console stesso, è sostenuto dal programma Partnership for Growth, lanciato lo scorso anno con grande successo, all'interno del quale il bando Fullbright-BEST si è chiuso proprio nei giorni scorsi.
Scaduto il 18 novembre il bando prevede, infatti, la selezione di sei giovani ricercatori italiani che si vedranno attribuire altrettante borse di studio («Magari con l'aiuto di sponsor locali», ha sottolineato il diplomatico Usa) per poter partecipare a stage e corsi formativi nelle università statunitensi.
«Noi diamo molta importanza al progetto Fullbright-Best - ha detto Truhn - perché ci consente di investire sui giovani scienziati, su una nuova generazione orientata positivamente verso un nuovo modo di fare economia e impresa». E pur ricordando che nella prima edizione del programma tra i selezionati c'è stata anche una ricercatrice napoletana, il console ha aggiunto: «Noto, tuttavia, che sono poche le candidature che vengono da questa importante regione e più in generale dal Sud. Un aspetto, questo, che mi rattrista un po' se considero che ci sono legami stretti tra gli Usa e questa regione del Mezzogiorno».
A fare gli onori di casa, il presidente Cicala che, appunto, ha ricordato il legame forte che da sempre esiste, nei rapporti economici Usa-Italy, tra la provincia di Caserta e gli Stati Uniti. Una presenza, quella industriale americana, che ha segnato fortemente gli anni del boom della provincia di Caserta, cominciata con 3M, passando per la realizzazione della cittadella Us Navy di Gricignano («Dove lavorano mille italiani», ha ricordato Cristoforo Coppola, che la cittadella ha costruito), per arrivare a Jabil, la multinazionale dell'elettronica visitata proprio ieri dal console, il quale, a tal proposito, ha aggiunto: «Sono queste le industrie che ci piacciono, a forte contenuto innovativo, e sulle quali tutti noi dobbiamo scommettere».
Infine, il presidente Cicala ha illustrato le potenzialità di una provincia che scommette il suo sviluppo su una rete infrastrutturale moderna, imperniata su Interporto e aeroporto di Grazzanise, la cui realizzazione tuttavia cammina a rilento. Aspetto, questo, che fa dire al console: «Strano, eppure qui avete l'Aeronautica».
L'incontro, quindi, si è dipanato attraverso una serie di interventi (nell'ordine: Giovanni Bo e Stefania Brancaccio per la Piccola Industria, Gianluigi Traettino per il Gruppo Giovani Imprenditori, Antonio Della Gatta per i Costruttori edili, Bruno Cortese per l'Agroalimentare, Ettore Capriola per il settore Orafo), che hanno sollevato specifiche problematiche, rispetto alle quali il console ha assicurato grande attenzione. A conclusione dell'incontro - cui hanno partecipato, oltre alle personalità già citate, i consiglieri Nicola Diana, Fabiana Carrara, Vincenzo Coronato, Antonio Melone, Antonio Farina, Giuseppe Errichiello, Alessandro Acconcia, Francesco Canzano e Eliseo Izzo - il presidente Cicala ha regalato al diplomatico un libro sul recuperato “Giardino inglese” del parco della Reggia di Caserta. |