Paif: il percorso di una buona idea
Abilità, qualità e
innovazione:
questo il segreto
di una solida “azienda di plastica”
di Raffaella Venerando
Ogni impresa, qualunque sia la sua attività produttiva, ha un percorso da raccontare. Semplice o complesso che sia, senz'altro è unico nella sua specificità. L'unicità la si percepisce ancor di più nel caso di una impresa familiare, dove il centro della storia è rappresentato dal fondatore, guida per quanti nel tempo ne hanno continuato l'opera, rinnovandola.
Raccontare una storia di impresa è affascinante proprio per questo. Insieme all'interesse che può suscitare un'esperienza aziendale, ciò che più rimane e che rende ogni storia d'azienda diversa dall'altra sono le qualità dell'uomo, le decisioni coraggiose prima ancora dei risultati.
La Paif spa nasce, forse si può dire, per caso. Probabilmente non era neanche nei pensieri di chi le ha dato vita.
Sono gli anni del dopo-guerra e Luigi e Amalia Pastena vivono a Prato, dove dalla provincia di Salerno si sono trasferiti.
Lui lavora ai telai, lei in una gelateria. Lui, dietro suggerimento di un amico di famiglia, si inventa “il sacchetto di carta” per alimenti e comincia a commercializzarlo nel Cilento, di cui era originario. Gira in bici colline e montagne, stringe contatti, consolida relazioni e, poco alla volta, la ruota della buona sorte comincia a girare per il verso giusto.
Negli anni Cinquanta decide di dare una sede fissa ai suoi affari e sceglie Battipaglia per il primo “stabilimento”, un negozio di cancelleria e varie che nel giro di poco tempo diventa il più grande ingrosso dell'Italia meridionale.
Arrivano, quindi, gli anni Sessanta e con essi il boom economico della plastica.
Luigi Pastena intuisce che è tempo di cambiare e converte l'azienda verso la produzione del nuovo materiale. Dalla prima shopper in plastica alla nascita della Paif, nel 1972, il passo non è così breve ma la strada, Luigi lo sente, è quella giusta.
Bicchieri e piatti in plastica monouso sono i beni prodotti e commercializzati soprattutto in coincidenza delle ferie estive. La domanda, in seguito, aumenta e con essa altri cambiamenti sono in arrivo.
Nei primi anni Ottanta, sempre a Battipaglia, il fondatore decide che è il momento di ampliare la gamma di prodotti della Paif e per farlo dà vita anche alla Selepak, specializzata nella produzione di alluminio e tovaglioli di carta.
Ora a credere nella sua idea e a coadiuvarlo nella gestione del suo progetto imprenditoriale ci sono i suoi quattro figli: Antonio, Bruno, Pio e Rosario, tutti con differenti specializzazioni in azienda affini alle inclinazioni caratteriali di ciascuno.
Nell'88 il fondatore della Paif viene a mancare, ma tutta l'esperienza costruita nel tempo continua a vivere perché i suoi eredi ricevono in dote un'azienda moderna con impianti automatici tra i più avanzati tecnologicamente, e con essa il piglio imprenditoriale, il fiuto per i buoni affari, le serietà nelle relazioni, la velocità delle idee, l'onestà del sorriso.
Uniti, portandosi dentro l'immagine della loro famiglia e il rispetto per le tradizioni, proseguono sulla strada del successo, sposando le nuove logiche del mercato che vuole massicci investimenti in pubblicità (26 miliardi in advertising il primo investimento!).
Gli anni Novanta sono quelli del grande salto, della vera scommessa: l'estero.
È la Spagna, più precisamente Saragoza, il loro nuovo obiettivo. Lì in poco tempo, grazie soprattutto a una macchina burocratica efficiente, impiantano un nuovo insediamento industriale su un'area di 100.000 mq.. Oggi la parte coperta di 10.000 mq. è occupata dalla produzione (3.500 mq.) e dai magazzini di movimentazione merci e di stoccaggio (6.500 mq.).
In questo insediamento, oltre alla tradizionale gamma di prodotti in polistirene, sono state installate macchine per la produzione di bicchieri in polipropilene. Si continua a guardare avanti. Lontano.
Attualmente il trend è in continua crescita sia in Italia sia all'estero dove la Paif è presente con importanti quote di mercato anche in Portogallo, Francia, Inghilterra, Benelux, Germania, Paesi dell'Est e Baltici, Croazia, Grecia, Cipro, Russia, Israele, Palestina, Egitto, Libano, Tunisia, Algeria, Marocco, Congo, Camerun, Capoverde, Costa D'Avorio, Gabon, Cuba, Martinica, Guadalupa. La maggior parte del fatturato del gruppo deriva dalla forte presenza nella Grande Distribuzione (circa il 90%), sia con i prodotti a marchio Paif (quelli con l'omino sorridente e il papillon) che con quelli a marchio.
Capacità previsionale, senso per gli affari, forza di “insieme”, uniti a un prodotto eccellente, che viene continuamente migliorato, hanno permesso alla Paif di diventare oggi leader del mercato e partner eletto delle più importanti catene di distribuzione europee.
Per la Paif, è proprio il caso di dirlo, il bicchiere è da sempre solo mezzo pieno. |