8 milioni di euro per le nuove cooperative e i loro
consorzi
Azienda calcio:
management vincente?
Confidi, Basilea 2
impone l’aggregazione
8 milioni di euro per le nuove cooperative e
i loro consorzi
Una novità incoraggiante: la possibilità di fruire
di un’anticipazione pari al 30% del contributo previsto
Annarita CAVALIERE
Per le nuove cooperative campane, questa volta, si prospetta
più interessante la presentazione dei progetti finanziabili dalla riapertura
del bando che - rispetto alla sua precedente versione - stimola maggiormente
il ricorso agli aiuti. È ampliato, infatti, l'elenco delle attività ammissibili
alle agevolazioni ed è prevista, ora, la possibilità di richiedere
una prima quota di contributo, pari al 30% dell'agevolazione concessa, a titolo
di anticipazione - garantita da polizza assicurativa o da fideiussione bancaria
- o a seguito di dimostrazione dello stato di avanzamento dei lavori. Un mutamento
di rotta, questo, per incoraggiare e, allo stesso tempo favorire, il decollo
di quelle idee che nascono "finanziariamente deboli" e che spesso scoraggiano
o paralizzano le fasi di start-up. Attraverso il ricorso ai due differenti regimi
di aiuto previsti dal bando - afferenti, lo ricordiamo, al Programma Regionale
di Sviluppo della Cooperazione di Produzione-Lavoro e Sociale (D.G.R n. 3708/03
modificata dalla D.G.R. n. 1968/05) - viene riconfermato un sistema di "sostegno
integrale" allo sviluppo della cooperazione con uno stanziamento attuale
complessivo di 8 milioni di euro. Il titolo I "Aiuti agli investimenti",
difatti, agevola l'avvio e lo sviluppo di cooperative nuove, mentre il titolo
II "Aiuti alla gestione" amplifica e prolunga la portata del primo:
i programmi agevolabili ai sensi del primo regime potranno richiedere, congiuntamente,
l'erogazione di un contributo a fronte delle spese di gestione sostenute. Il
nuovo bando prevede, come nella prima edizione, la partecipazione di un terzo
soggetto il quale, individualmente o avvalendosi della collaborazione di altri,
assumerà le vesti di promotore con l'onere di assistere i progetti dalla
fase iniziale fino al termine del programma di investimenti. Il promotore - che
necessariamente dovrà essere una cooperativa di produzione lavoro o sociale,
ovvero un loro consorzio - deve vantare un'esperienza, almeno quinquennale, nello
stesso settore di attività in cui opera la cooperativa che chiede l'agevolazione
e possedere gli ulteriori requisiti specificamente richiesti dal bando.
Ambito di applicazione. Soggetti beneficiari sono le "nuove cooperative" di
produzione-lavoro e sociali costituite ai sensi degli artt. 2511 e seguenti del
c.c. e i loro consorzi costituiti sottoforma di società cooperativa. Condizione
necessaria per la partecipazione al bando è la loro iscrizione all'Albo
delle Società Cooperative istituito presso il Ministero delle Attività Produttive
nella sezione "Cooperative a mutualità prevalente". In mancanza,
avrà medesima efficacia il certificato rilasciato dalla Camera di Commercio
competente per territorio, che attesti l'avvenuta presentazione della istanza
di iscrizione all'Albo. In ogni caso, l'erogazione del contributo sarà subordinata
alla dimostrazione dell'avvenuta iscrizione. Sono da intendersi "nuove" le
cooperative che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, non
hanno ancora approvato il bilancio del primo esercizio e che, nei due anni precedenti,
hanno realizzato un fatturato - desumibile dalla voce "Ricavi" nel
Conto Economico - non superiore a 500.000 euro. Le stesse devono, inoltre, rispondere
ai requisiti di piccola e media impresa ai sensi della raccomandazione CE 1422
del 06/05/2003, recepita dal decreto del Ministero delle Attività Produttive
del 18 aprile 2005. Sempre alla data della presentazione della domanda, sia le
cooperative che i loro consorzi, devono essere partecipati da uno dei seguenti
soggetti: società di gestione di fondi mutualistici per la promozione
e lo sviluppo della cooperazione, banche o altri intermediari finanziari, di
cui agli artt. 106 e 107 del D.Lgs. 385/93 che intervengono anche in qualità di
soci sovventori; persone giuridiche di natura pubblica o privata, compreso il
soggetto promotore di cui dovranno avvalersi nella fase di avvio del programma.
Tali soggetti dovranno essere idonei ad apportare, nell'ambito dell'attività della
cooperativa, risorse e competenze specifiche.
Tab. n. 1 – Spese ammissibili Titolo I “Aiuti agli
investimenti” |
a) Immobilizzazioni materiali:
1. suolo aziendale, nel limite del 10% dell’investimento
complessivo
ammissibile;
2. opere murarie e assimilate, nel limite del 20% dell’investimento
complessivo ammissibile;
3. impianti, macchinari e attrezzature, ivi compresi gli arredi
connessi allo svolgimento dell’attività. Sono esclusi
dalle agevolazioni i veicoli abilitati alla circolazione stradale,
nonché i mezzi di trasporto iscritti al Pubblico Registro,
ad eccezione di quelli che, ai sensi degli artt. 58 e 114 del
codice della Strada e dell’art. 298 del D.P.R. 16/12/1992
n. 495, sono definiti come macchine operatrici
b) Immobilizzazioni immateriali:
1. programmi informatici;
2. brevetti concernenti nuove tecnologie di processo e di prodotto
c) Servizi reali:
1. progettazioni ingegneristiche, direzione lavori, oneri per
le concessioni edilizie, collaudi di legge, prestazioni di
terzi per l’ottenimento di certificazioni di qualità e
ambientali secondo standard e metodologie internazionalmente
riconosciuti, prestazioni di terzi per la progettazione e
costruzione
di pagine WEB;
2. attività di promozione, supporto organizzativo e
tutoraggio allo start-up della “nuova cooperativa” svolte
dal soggetto promotore |
Tab. n. 2 – Spese ammissibili Titolo II “Aiuti
alla gestione” |
Spese di gestione ammissibili |
Percentuale agevolabile |
Costi per servizi professionali
(compreso il compenso al promotore nel limite di 5.000 euro all’anno)
Costi per godimento di beni di terzi (canoni di leasing esclusi)
Oneri diversi di gestione (escluse imposte e tasse) |
I annualità |
II annualità |
III annualità |
100% |
60% |
30% |
Le agevolazioni concedibili. In relazione al titolo I "Aiuti agli Investimenti",
sono agevolabili le spese (v. Tabella 1) inerenti l'acquisto di immobilizzazioni
materiali e immateriali, per le quali è concesso un contributo in conto
impianti pari al 50% dell'importo ritenuto ammissibile per un ammontare massimo
che non superi tre volte il capitale sottoscritto e versato dai soci. Le spese
possono essere effettuate mediante acquisto diretto o attraverso locazione finanziaria.
Sono, inoltre, agevolabili anche le spese per servizi reali, a fronte delle quali
l'agevolazione concedibile è sempre pari al 50% e comunque nel limite
massimo di 50.000 euro. In ogni caso, il totale delle agevolazioni concedibili
relative sia alle spese per immobilizzi materiali e immateriali che alle spese
per servizi reali non potrà essere superiore a 300.000 euro. Per quanto
riguarda il titolo II "Aiuti alla gestione", l'agevolazione consiste
in un contributo in conto esercizio, nel rispetto della regola del
de minimis, calcolato in percentuale ai costi di gestione - di cui
alle voci 7, 8, 14 della lettera b) del Conto Economico - sostenuti nei
primi tre esercizi a partire da quello successivo all'avvio del programma
(v. Tabella 2).
La procedura per l'accesso alle agevolazioni. Le istanze per l'accesso
alle agevolazioni potranno essere presentate esclusivamente tramite
raccomandata con avviso di ricevimento indirizzata alla Regione Campania,
Assessorato alle Attività Produttive,
a partire dal 17 febbraio sino al 18 aprile 2006 utilizzando esclusivamente
lo schema reperibile sul sito web della Regione (www.regione.campania.it
-Rif. D.D. n. 382/05 pubblicata sul BURC n. 4/06).
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