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  Dicembre 2012

Articoli n° 2
MARZO 2006
 

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8 milioni di euro per le nuove cooperative e i loro consorzi

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Confidi, Basilea 2
impone l’aggregazione

8 milioni di euro per le nuove cooperative e i loro consorzi


Una novità incoraggiante: la possibilità di fruire di un’anticipazione pari al 30% del contributo previsto

Annarita CAVALIERE

Per le nuove cooperative campane, questa volta, si prospetta più interessante la presentazione dei progetti finanziabili dalla riapertura del bando che - rispetto alla sua precedente versione - stimola maggiormente il ricorso agli aiuti. È ampliato, infatti, l'elenco delle attività ammissibili alle agevolazioni ed è prevista, ora, la possibilità di richiedere una prima quota di contributo, pari al 30% dell'agevolazione concessa, a titolo di anticipazione - garantita da polizza assicurativa o da fideiussione bancaria - o a seguito di dimostrazione dello stato di avanzamento dei lavori. Un mutamento di rotta, questo, per incoraggiare e, allo stesso tempo favorire, il decollo di quelle idee che nascono "finanziariamente deboli" e che spesso scoraggiano o paralizzano le fasi di start-up. Attraverso il ricorso ai due differenti regimi di aiuto previsti dal bando - afferenti, lo ricordiamo, al Programma Regionale di Sviluppo della Cooperazione di Produzione-Lavoro e Sociale (D.G.R n. 3708/03 modificata dalla D.G.R. n. 1968/05) - viene riconfermato un sistema di "sostegno integrale" allo sviluppo della cooperazione con uno stanziamento attuale complessivo di 8 milioni di euro. Il titolo I "Aiuti agli investimenti", difatti, agevola l'avvio e lo sviluppo di cooperative nuove, mentre il titolo II "Aiuti alla gestione" amplifica e prolunga la portata del primo: i programmi agevolabili ai sensi del primo regime potranno richiedere, congiuntamente, l'erogazione di un contributo a fronte delle spese di gestione sostenute. Il nuovo bando prevede, come nella prima edizione, la partecipazione di un terzo soggetto il quale, individualmente o avvalendosi della collaborazione di altri, assumerà le vesti di promotore con l'onere di assistere i progetti dalla fase iniziale fino al termine del programma di investimenti. Il promotore - che necessariamente dovrà essere una cooperativa di produzione lavoro o sociale, ovvero un loro consorzio - deve vantare un'esperienza, almeno quinquennale, nello stesso settore di attività in cui opera la cooperativa che chiede l'agevolazione e possedere gli ulteriori requisiti specificamente richiesti dal bando.
Ambito di applicazione. Soggetti beneficiari sono le "nuove cooperative" di produzione-lavoro e sociali costituite ai sensi degli artt. 2511 e seguenti del c.c. e i loro consorzi costituiti sottoforma di società cooperativa. Condizione necessaria per la partecipazione al bando è la loro iscrizione all'Albo delle Società Cooperative istituito presso il Ministero delle Attività Produttive nella sezione "Cooperative a mutualità prevalente". In mancanza, avrà medesima efficacia il certificato rilasciato dalla Camera di Commercio competente per territorio, che attesti l'avvenuta presentazione della istanza di iscrizione all'Albo. In ogni caso, l'erogazione del contributo sarà subordinata alla dimostrazione dell'avvenuta iscrizione. Sono da intendersi "nuove" le cooperative che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, non hanno ancora approvato il bilancio del primo esercizio e che, nei due anni precedenti, hanno realizzato un fatturato - desumibile dalla voce "Ricavi" nel Conto Economico - non superiore a 500.000 euro. Le stesse devono, inoltre, rispondere ai requisiti di piccola e media impresa ai sensi della raccomandazione CE 1422 del 06/05/2003, recepita dal decreto del Ministero delle Attività Produttive del 18 aprile 2005. Sempre alla data della presentazione della domanda, sia le cooperative che i loro consorzi, devono essere partecipati da uno dei seguenti soggetti: società di gestione di fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione, banche o altri intermediari finanziari, di cui agli artt. 106 e 107 del D.Lgs. 385/93 che intervengono anche in qualità di soci sovventori; persone giuridiche di natura pubblica o privata, compreso il soggetto promotore di cui dovranno avvalersi nella fase di avvio del programma. Tali soggetti dovranno essere idonei ad apportare, nell'ambito dell'attività della cooperativa, risorse e competenze specifiche.

Tab. n. 1 – Spese ammissibili Titolo I “Aiuti agli investimenti”

a) Immobilizzazioni materiali:
1. suolo aziendale, nel limite del 10% dell’investimento complessivo
ammissibile;
2. opere murarie e assimilate, nel limite del 20% dell’investimento
complessivo ammissibile;
3. impianti, macchinari e attrezzature, ivi compresi gli arredi connessi allo svolgimento dell’attività. Sono esclusi dalle agevolazioni i veicoli abilitati alla circolazione stradale, nonché i mezzi di trasporto iscritti al Pubblico Registro, ad eccezione di quelli che, ai sensi degli artt. 58 e 114 del
codice della Strada e dell’art. 298 del D.P.R. 16/12/1992 n. 495, sono definiti come macchine operatrici

b) Immobilizzazioni immateriali:
1. programmi informatici;
2. brevetti concernenti nuove tecnologie di processo e di prodotto

c) Servizi reali:
1. progettazioni ingegneristiche, direzione lavori, oneri per le concessioni edilizie, collaudi di legge, prestazioni di terzi per l’ottenimento di certificazioni di qualità e ambientali secondo standard e metodologie internazionalmente riconosciuti, prestazioni di terzi per la progettazione e costruzione
di pagine WEB;
2. attività di promozione, supporto organizzativo e tutoraggio allo start-up della “nuova cooperativa” svolte dal soggetto promotore

Tab. n. 2 – Spese ammissibili Titolo II “Aiuti alla gestione”
Spese di gestione ammissibili Percentuale agevolabile
Costi per servizi professionali (compreso il compenso al promotore nel limite di 5.000 euro all’anno)
Costi per godimento di beni di terzi (canoni di leasing esclusi)
Oneri diversi di gestione (escluse imposte e tasse)
I annualità II annualità III annualità
100% 60% 30%


Le agevolazioni concedibili. In relazione al titolo I "Aiuti agli Investimenti", sono agevolabili le spese (v. Tabella 1) inerenti l'acquisto di immobilizzazioni materiali e immateriali, per le quali è concesso un contributo in conto impianti pari al 50% dell'importo ritenuto ammissibile per un ammontare massimo che non superi tre volte il capitale sottoscritto e versato dai soci. Le spese possono essere effettuate mediante acquisto diretto o attraverso locazione finanziaria. Sono, inoltre, agevolabili anche le spese per servizi reali, a fronte delle quali l'agevolazione concedibile è sempre pari al 50% e comunque nel limite massimo di 50.000 euro. In ogni caso, il totale delle agevolazioni concedibili relative sia alle spese per immobilizzi materiali e immateriali che alle spese per servizi reali non potrà essere superiore a 300.000 euro. Per quanto riguarda il titolo II "Aiuti alla gestione", l'agevolazione consiste in un contributo in conto esercizio, nel rispetto della regola del de minimis, calcolato in percentuale ai costi di gestione - di cui alle voci 7, 8, 14 della lettera b) del Conto Economico - sostenuti nei primi tre esercizi a partire da quello successivo all'avvio del programma (v. Tabella 2).
La procedura per l'accesso alle agevolazioni. Le istanze per l'accesso alle agevolazioni potranno essere presentate esclusivamente tramite raccomandata con avviso di ricevimento indirizzata alla Regione Campania, Assessorato alle Attività Produttive, a partire dal 17 febbraio sino al 18 aprile 2006 utilizzando esclusivamente lo schema reperibile sul sito web della Regione (www.regione.campania.it -Rif. D.D. n. 382/05 pubblicata sul BURC n. 4/06).

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