ARCHIVIO COSTOZERO

 
Cerca nel sito



Vai al numero in corso


  Dicembre 2012

Articoli n° 2
MARZO 2006
 

turismo - Home Page
stampa l'articolo stampa l'articolo


Turismo!
Un buon investimento

Enzo TODARO*

La sola bellezza non basta.
Si vince migliorando l’efficienza  e coordinando le strategie

Adeguate infrastrutture, contenimento dei prezzi e personale qualificato giocano un ruolo primario per la competitività dell’offerta turistica dei nostri luoghi


Tutti ne parlano! Molti a sproposito! Ignorano, per difetto di conoscenza, che il turismo è una "scienza". Erroneamente s'è radicata la convinzione, anche fra gli addetti ai lavori, che sia vincente l'offerta del binomio "cielo e mare" per attirare l'attenzione dei tour-operator e sensibilizzarli ad accogliere la proposta di soggiorno, non solo estivo, altro errore, nei siti "belli", non sempre incontaminati, della provincia di Salerno. Non si tiene in alcun conto quali sono, alla luce di un rinnovato concetto del turismo, le reali esigenze del turismo dei paesi del Nord-Europa e quello del Medio Oriente che oggi si affaccia al nostro paese più in generale, e in Campania più in particolare. Il turista dei paesi del Nord-Europa non è più quello della macchina fotografica a tracolla della fine del '900, nè l'altro del lume a petrolio! Il turismo, componente essenziale della bilancia dei pagamenti dei paesi a vocazione turistica, va considerato come un vero e proprio investimento. È una specie di Borsa anomala in cui la vincita è possibile se si ha la capacità di sapere investire in titoli non "ballerini" ma costanti nella crescita. I "titoli" del nostro turismo che "gettiamo" in borsa sono le Infrastrutture, di cui abbiamo una carenza endemica. Fanno registrare un "calo" assolutamente preoccupante cui non si pone rimedio se non con enunciazioni di principio. Il turista pretende servizi celeri e moderni. Rifiuta il fatalismo, che è un vizio italico, spesso sinonimo di deficienze strutturali. Si ignora la competizione dei paesi concorrenti del nostro e tradizionalmente serbatoi del turismo internazionale. Se i grandi vettori convogliano masse di turisti nelle Isole Baleari, ad Hammamet, nelle Isole Greche, in Croazia, in Slovenia, solo per fare alcuni esempi, una ragione deve pur esserci. Essa va ricercata nella cultura dell'accoglienza, nel "rispetto" che si deve al turista che lascia, al termine del suo soggiorno, moneta pregiata. Altro elemento che gioca a sfavore del nostro paese, e quindi della provincia di Salerno, è il costo di una settimana di soggiorno estivo, tutto compreso, che risulta essere, in maniera inopinabile, non competitivo. È pur vero che il costo di un'ora-lavoro delle professionalità del personale nei locali pubblici e negli alberghi, rispetto ai paesi concorrenti del nostro nell'offerta turistica, ha il "privilegio" del primo in classifica. Fatta eccezione per la tradizione alberghiera della Costiera Amalfitana e, in parte, della costa rivierasca del Cilento, non eccelliamo. Non è giustificabile la presenza, a mo' di esempio, in un ristorante, aperto solo per il periodo estivo, di personale "improvvisato". I diplomati delle Scuole Alberghiere, peraltro richiestissimi, preferiscono emigrare. E non solo per questione di salari. Il punto cruciale rimane il problema, tuttora insoluto, delle infrastrutture. Un paese che ne è privo non è destinato a raggiungere traguardi significativi nell'andamento del turismo internazionale. Se ne discute solo per fare accademia! La politica dello struzzo non giova al potenziamento del turismo! Per oltre mezzo secolo e passa, ai tantissimi progetti teorici solo in minima parte hanno fatto riscontro avvertite realizzazioni. La celerità dei servizi, dei trasporti su gomma, via mare, su rotaie, se adeguati ai tempi di velocizzazione, gioca un ruolo primario nella politica del ritorno del turista. Si poteva vivere di eredità fino a quando all'orizzonte della proposta turistica non sono apparsi i paesi del Bacino del Mediterraneo, irresponsabilmente sottovalutati, come concorrenti del nostro. Luoghi di interesse storico-culturale e archeologico esistono anche, genericamente, in Africa come lungo la Costa Dalmata, in Grecia come in Turchia. Siria e Libia lentamente hanno iniziato a sottrarre turisti del nord-europa all'Italia. La presenza di tanti soggetti alle fiere internazionali del turismo non giova all'unanimità della proposta. Ci sono esempi di "guerra fra i poveri". Il "sogno" di rappresentare un lembo di terra, un'associazione, quando si realizza, non ha come conseguenza diretta aver collaborato alla migliore fortuna della proposta turistica "Made in Campania". Non è "fuori moda" ripetere che l'unione, soprattutto nel turismo, fa la forza della… nostra concorrenza. All'estero, dove più volte mi sono recato, ho dovuto constatare come fossero adeguatamente pubblicizzate Napoli, la Costiera Sorrentina, Capri, Ischia, e, ultimamente, Procida, ma non alcune località della Costiera Cilentana, non le Grotte di Pertosa e tanti altri luoghi dell'interno della nostra provincia che pure hanno le carte in regola per "vivere", almeno in parte, di turismo nazionale ed estero. Che fare?
La risposta non è, poi, tanto difficile. Innanzitutto, adeguarsi con le infrastrutture e guardare con rinnovato interesse al sistema viario interno, alla modernità dei mezzi di trasporto pubblico e privato, ridurre i tempi di percorrenza tra il luogo di partenza e quello dell'arrivo, rispetto degli orari (optional dei traghetti), conoscenza di lingue estere (almeno inglese, francese, tedesco) da parte del personale addetto alla ricettività alberghiera, ai villaggi turistici, ai ristoranti, proposte dell'impiego del tempo libero. Ma soprattutto: contenimento dei prezzi! È questa la nota più dolente che non ci rende competitivi. Basterebbe, però, che la Regione Campania, come hanno già fatto la Calabria, la Puglia e, in modo eccezionale, la Sicilia, prevedesse un "bonus" per agevolare il turista straniero ancora"innamorato" della nostra terra. L'apertura dell'aeroporto di Salerno-Pontecagnano, che sarà agibile in tempi ragionevolmente brevi nonostante interessate previsioni grifagne, e della nuova stazione marittima daranno un impulso notevole al turismo che "vola" e va "per mare". Mi pare di essere in sintonia con il Presidente dell'Assindustria Salerno, l'ingegner Andrea Prete, al quale vorrei ricordare le note di una gettonata canzone di alcuni anni fa: «la verità mi fa male...». Fa male a tutti coloro che aspettano ancora l'Uomo della Provvidenza.

Presidente Associazione Giornalisti Salernitani

Download PDF
Costozero: scarica la rivista in formato .pdf
Marzo - 4,05 Mb
 

Cheap oakleys sunglassesReplica Watcheswholesale soccer jerseyswholesale jerseysnike free 3.0nike free runautocadtrx suspension trainingbuy backlinks
Direzione e Redazione: Assindustria Salerno Service s.r.l.
Via Madonna di Fatima 194 - 84129 Salerno - Tel. (++39) 089.335408 - Fax (++39) 089.5223007
Partita Iva 03971170653 - redazione@costozero.it