l’evoluzione dei Confidi
Il nuovo ruolo
previsto dalle recenti normative
L’etica e il
valore
economico di impresa
Bando per le imprese
femminili
I requisiti per la partecipazione
Il nuovo ruolo previsto dalle recenti normative
Marcello FASANO*
Aumenta la capacità tecnica di progettazione
degli strumenti finanziari più adeguati
alle esigenze d'impresa
Il ruolo tradizionale dei Confidi è legato in via prioritaria
al rilascio della garanzia collettiva, al fine di ottenere: l'aumento della capacità di
credito e la riduzione del costo medio del denaro. La nuova concorrenza strategica
dei mercati, tecnologica e globalizzata, impone alle imprese un assetto adeguato
in termini di mezzi e capacità competitive, che richiedono, a loro volta,
investimenti e capacità di sostenere livelli di rischio imprenditoriale,
più elevati rispetto al passato. Di conseguenza si impongono sistemi di
adeguato finanziamento, in grado di garantire equilibrio tra i propri costi e
i tempi di realizzo e ritorno delle redditività attese dagli investimenti,
resisi necessari dalla competizione. In merito al primo punto, si può definire
questa attività anche come "indicazione del merito creditizio" delle
PMI che al Confidi si sono rivolte, svolgendo un'opera di intermediazione fra
due mondi:
- quello imprenditoriale, caratterizzato da cronica sottocapitalizzazione e predominanza
dell'indebitamento finanziario a breve su quello medio e lungo termine; carenza
di cultura di impresa; frequente coincidenza fra management e proprietà;
gestione della finanza in forma passiva, cioè ritardata rispetto al verificarsi
dei bisogni;
- quello bancario, sprovvisto di figure in grado di valutare correttamente il
business aziendale, specialmente nella fase di start-up; che ha gestito una finanza
basata più sulle garanzie personali/patrimoniali offerte, piuttosto che
sulla determinazione del fabbisogno finanziario legato alla gestione; che ha
preferito la strategia del "pluriaffidamento" rispetto alla filosofia
della "Hausbank" tedesca (banca di riferimento); che ha avviato un
sistema di "concentrazione" con conseguente scomparsa delle banche
locali.
Poiché nel nostro Paese in generale, e nella provincia di Salerno in particolare,
le PMI svolgono un ruolo di vitale importanza nel processo dello sviluppo produttivo,
risulta evidente la necessità di intervenire per agevolare la crescita
di tale comparto economico che, sotto la spinta dei processi di globalizzazione,
avverte sempre di più l'esigenza di ricorrere a nuovi capitali sia in
fase di avvio delle attività di impresa sia di ristrutturazione. Si ricordi
che il ruolo della funzione finanziaria aziendale può essere influenzato:
- dalla già menzionata pratica del "pluriaffidamento" che non è in
grado di sopperire appieno alle necessità aziendali, specie nella fase
di "start-up";
- dai fabbisogni di finanza connessi alla crescita dimensionale, necessaria ad
affrontare l'internazionalizzazione e la crescente globalizzazione del mercato.
Quanto sopra, sempre più verrà ad essere ingigantito dalle predette
strategie di "raggruppamento" del Sistema Creditizio, che ha visto
scomparire definitivamente le banche di più piccole dimensioni, le quali
svolgevano il compito di attuare quel circolo virtuoso che consentiva di reinvestire,
nella propria area di attività (provinciale/regionale), i capitali ivi
raccolti. Gli istituti di credito di grandi dimensioni, che hanno assorbito quelli
locali, hanno deciso di abbandonare il tradizionale settore di investimento (finanziamento
delle PMI), verso altri segmenti del mercato, trasferendo progressivamente la
propria attenzione alle operazioni mobiliari con le quali si possono più facilmente
realizzare le economie di scala, obiettivo primario dell'aumento dimensionale.
L'interesse verso i medio-piccoli imprenditori e le loro famiglie è stato
mantenuto solo in quanto possibili investitori.
Questo in sintesi lo scenario che si è presentato fino ad oggi, destinato
a mutare profondamente a seguito del verificarsi di alcuni eventi che possono
definirsi, a ragione, epocali; si vuole ricordare:
- la globalizzazione dei mercati che ha prodotto una concorrenza più agguerrita,
imponendo alle PMI un grado di imprenditorialità più professionale
rispetto a quello richiesto nel passato;
- una maggiore volatilità della finanza che ha imposto analisi più approfondite
dei costi gestionali e l'ottimizzazione dei margini di contribuzione, proprio
per far fronte a quella più impegnativa competizione di cui al precedente
punto. Per questo, non è più sufficiente la mera "trasformazione" del
debito finanziario ma, per evitare che la stessa venga vanificata, si rende necessaria
un'affinata capacità di valutazione tecnica del "business";
- il nuovo "Accordo di Basilea sul Capitale" che imporrà l'applicazione
di più severi metodi di valutazione ("rating") del rischio creditizio
che provocheranno un indesiderabile effetto di "capital rationing" (difficoltà di
accesso al credito), di portata sicuramente più ampia di quella che si
verificò con l'uscita dell'Italia dallo SME (anni 1992/1993);
- il "D.L. 269/2003" che ha razionalizzato il mondo dei confidi, attribuendogli
compiti e funzioni di "banca di garanzia", ma ovviamente imponendogli
un capitale minimo che richiede dimensioni maggiori di quelle attuali, sottoponendoli
a controlli e obblighi molto vicini a quelli bancari.
Gli eventi finora citati richiedono una nuova sfera di operatività dei
Consorzi fidi che vede l'ampliamento nella gamma di intervento con l'inclusione
della vera e propria consulenza diretta a rendere "bancabili" i progetti
e ottimizzare, così, il rapporto con gli istituti di credito.
I Consorzi fidi della provincia non possiedono singolarmente le capacità per
sviluppare questa importantissima nuova funzione, allora è vitale che
i predetti Consorzi fidi rafforzino i propri "sistemi" con collaborazioni
e maggiori integrazioni operative per l'attivazione dei seguenti modelli:
1. di valutazione del rischio, il più omogeneo possibile con quello bancario,
per enfatizzare le capacità di analisi al fine di: prevenire la situazione
di "default" (sofferenza) con l'individuazione delle eventuali cause
di squilibrio nei vari settori aziendali; aiutare le PMI nell'attività di
autoanalisi, accrescendo il loro grado di managerialità; sviluppare una
capacità di valutazione del merito di credito (pre-istruttoria) per il
già citato miglioramento della bancabilità delle richieste, con
interventi che non siano assimilabili a quelli di "aiuto pubblico";
fornire ai medio-piccoli imprenditori la conoscenza degli strumenti di finanza
alternativa più adeguati alle moderne esigenze;
2. evolvere ulteriormente il proprio assetto organizzativo e gestionale, al fine
di aumentare la propria capacità tecnica di individuazione e progettazione
degli strumenti finanziari più adeguati alle moderne esigenze d'impresa;
3. accrescere il modello specialistico professionale delle proprie risorse, per
affrontare in modo adeguato la richiesta in termini di "problem solving" da
parte delle PMI nei confronti delle tematiche di finanza aziendale (analisi e
pianificazione);
4. arricchire il contenuto della propria capacità di informativa qualificata,
al fine di accrescere il proprio ruolo nei confronti degli enti finanziatori
in senso di corretta ed evoluta comunicazione del merito creditizio.
Pertanto i Confidi dovranno avere una funzione:
- informativa nei confronti sia degli associati che del ceto bancario, tenendosi
costantemente informati sulla normativa vigente (Comunitaria, Nazionale, Regionale)
e sulle possibilità esistenti;
- consulenziale, al fine della individuazione degli strumenti finanziati più adeguati
alle imprese;
- tecnica-specialistica basata su una struttura professionale e non volontaria,
che sviluppi un sistema di "rating" realizzando una vera capacità "istruttoria" di
merito creditizio delle imprese, capace anche di rapportarsi in termini di confronto
con il sistema bancario. Il merito creditizio non sarà più un discorso
puramente discrezionale dell'una o dell'altra parte, ma le imprese saranno valutate
in base a "parametri oggettivi e soggettivi, preventivamente concordati".
*Presidente Confidi Salerno
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