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  Dicembre 2012

Articoli n° 3
APRILE 2006
 

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Gruppo Grimaldi
Armati di forza E PASSIONE


di Vito Salerno
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Il Gruppo Grimaldi ha chiuso il bilancio 2005 con un fatturato di un miliardo e quattrocento milioni di euro, confermandosi una delle realtà più importanti e rappresentative del panorama industriale italiano. Dispone della flotta più giovane d’Europa con una età media per nave di quattro anni. Sono stati investiti in questa direzione circa 2,4 miliardi di euro negli ultimi dieci anni. Il tonnellaggio complessivo delle navi Grimaldi è di 2 milioni 800 mila tonnellate, dato impressionante se pensiamo che tutte le navi registrate in Spagna non arrivano a due milioni di tonnellate. Abbiamo incontrato Emanuele Grimaldi, co-amministratore delegato con il fratello Gianluca, per approfondire con lui i numeri attuali e le prospettive future della storica compagnia di navigazione.

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Dottor Grimaldi, ci racconta la storia e i settori di attività del prestigioso Gruppo?
L'azienda è stata fondata nel 1945 da mio padre, Guido Grimaldi, allora line manager di Lauro. Sono trascorsi quindi sessant'anni di attività, anche se le radici armatoriali della nostra famiglia affondano in più di 250 anni di storia. L'espansione della Grimaldi Napoli al di fuori del mercato mediterraneo ha inizio nel 1969, con l'avvio di un collegamento regolare tra l'Italia e l'Inghilterra. Nato per il trasporto di autovetture Fiat destinate al mercato britannico, questo servizio ha rapidamente conquistato la fiducia di molti tra i protagonisti del mercato automobilistico mondiale che, di rimando, ci hanno affidato il trasporto verso i paesi mediterranei, e viceversa, delle auto prodotte in Gran Bretagna e in Nord Europa. Nel frattempo, il raggio d'azione dei servizi offerti si è allargato ben al di là dei confini originari e gli attuali collegamenti marittimi operati da navi con la classica livrea bianco-gialla e la scritta "Grimaldi Lines" su ambo i lati, oltre a coprire l'intero Mediterraneo, il Nord Europa, i paesi Scandinavi e le Isole Britanniche toccano regolarmente anche molti porti dell'Africa Occidentale e del Sud America. Il Gruppo Grimaldi è composto da Atlantica spa di Navigazione, Grimaldi Compagnia di Navigazione spa, Industria Armamento Meridionale spa. Nel 2002, inoltre, abbiamo acquisito il controllo di Atlantic Container Line, leader nel trasporto sulle rotte nord-atlantiche, grazie alle cinque navi ro/ro multipurpose più grandi al mondo. Gestiamo sessanta navi quasi tutte di proprietà, trasportando nel mondo 1 milione e 800 mila autovetture l'anno, 450 mila contenitori e circa 200 mila persone. Siamo diventati col tempo un'organizzazione internazionale, con uffici e filiali in Italia, Belgio, Benin, Brasile, Camerun, Congo, Danimarca, Egitto, Germania, Ghana, Irlanda, Nigeria, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Senegal, Svezia, Togo, USA e coordiniamo anche alcuni terminali in proprio nei porti di Anversa, Cork, Esbjerg, Monfalcone, Palermo, Salerno e Valencia. In particolare, il terminal di Anversa, dove abbiamo la possibilità di ormeggiare contemporaneamente sei grandi navi, si estende su un'area dedicata di 1 milione di metri quadrati, grande quanto la somma delle aree portuali di Salerno, Napoli, Palermo e Civitavecchia. Con due delle venti navi più veloci al mondo, l'Eurostar Barcellona e l'Eurostar Roma, colleghiamo Civitavecchia a Barcellona con un servizio giornaliero in diciotto ore. In Campania, operiamo nel porto di Salerno, con più di seicento scali l'anno, in collegamento, attraverso Salerno Auto Terminal società in partnership con Michele Autuori srl e Automar srl, con Valencia, Tunisi, Malta, il Nord Europa, il Vicino Oriente, gli Stati Uniti e il Sud America. In joint venture con partner locali, Grimaldi distribuisce auto fino ai concessionari in Benelux, Danimarca, Irlanda, Portogallo e Spagna. Abbiamo acquisito il pacchetto di maggioranza della Finline, linea marittima che collega la Finlandia con tutto il Nord Europa. Con oltre cinquemila dipendenti nel mondo, di cui quasi trecento impegnati nel quartier generale di Napoli, siamo i primi armatori in Italia in termini di fatturato e leader nel mondo per capacità di stiva camion ro/ro. Siamo stati la prima compagnia di navigazione italiana ad ottenere la certificazione di qualità ISO 9002 e quella ISO 14001 per l'Ambiente. Grimaldi è stata anche la prima società di trasporto a ricevere il "Q1 award" dalla Ford Motor Company, il nostro più grande cliente, e negli ultimi cinque anni è stata nominata, dalla General Motors, per ben quattro volte "Fornitore dell'Anno".
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Quali sono invece i vostri progetti futuri?
Siamo consapevoli che il trasporto marittimo è solo un anello della ben più complessa e articolata catena della logistica e perciò abbiamo dato il via ad un piano d'espansione mirato ad integrare verticalmente i servizi offerti seguendo il concetto "door-to-door". In quest'ottica abbiamo acquisito, o sono in fase di progettazione, terminal portuali e centri di stoccaggio attrezzati per le operazioni di pre-consegna delle autovetture. Oggi il Gruppo possiede una rete di servizi logistici integrati in Italia, Spagna, Portogallo, Danimarca, Irlanda e Belgio. Svolgiamo un servizio di logistica per Fiat con un contratto door to door dalla fabbriche fino ai concessionari di diversi paesi europei con investimenti sia in terminals che in società di trasporto autovetture. Stesso servizio offriamo per le merci, con trasporto e consegna fino al delivery compound del cliente. Tutto questo senza dimenticare la nostra vocazione armatoriale e l'importanza del trasporto marittimo in termini di protezione dell'ambiente. Quindi, in linea con la missione aziendale di soddisfare la clientela internazionale mantenendo elevata la qualità dei servizi offerti, nel corso degli ultimi anni abbiamo dato vita ad un programma di potenziamento della flotta ordinando circa 30 navi ro/ro multipurpose tecnologicamente all'avanguardia. Attualmente il Gruppo sta investendo nel potenziamento delle Autostrade del Mare nel Mediterraneo con l'acquisizione e costruzione di moderne navi ferry. Abbiamo in costruzione due cruies ferries molto confortevoli e veloci e due passenger ferries in fabbricazione alla Fincantieri, oltre a sei navi multipurpose. Recentemente abbiamo siglato un accordo con il governo maltese diventando la compagnia di bandiera di Malta per i collegamenti con l'Italia fornendo un'attività di vero e proprio pubblico servizio.

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Fra i diversi incarichi di rappresentanza che lei ha ricoperto c'è stato quello di Presidente degli Armatori Europei.
Per la prima volta un italiano ha avuto la responsabilità per l'Europa di occuparsi di un comparto così strategico per l'economia. Mi sono personalmente impegnato innanzitutto affinché venisse riconosciuta a livello europeo la grande tradizione marittima del nostro continente. L'Europa è, infatti, leader nel mondo per quanto riguarda il settore dello shipping, la sua flotta rappresenta ben il 40% del tonnellaggio mondiale. Dall'UE siamo riusciti ad ottenere la definizione di regole che ci consentiranno di restare competitivi almeno fino al 2011, in particolare attraverso l'elaborazione delle Linee guida sugli aiuti di Stato. L'Italia sta recependo le direttive europee e lo dimostra l'introduzione della tonnage tax. Forse la stessa era della globalizzazione non sarebbe stata possibile senza uno shipping competitivo, se pensiamo che il 90% delle merci mondiali viene trasportato via mare. Diverse indagini sui costi dei trasporti via nave hanno dimostrato, poi, come questi incidano in misura inferiore rispetto alle altre forme. In questo contesto, la Campania è da considerarsi un polo di eccellenza in Italia per il settore marittimo. Nella nostra regione, infatti, registriamo oltre il 50% del tonnellaggio italiano. Mi sono occupato con il commissario europeo non solo di competitività, ma anche della fondamentale questione della sicurezza. Attraverso nuove leggi, condivise con il Parlamento europeo per innalzare i livelli di sicurezza, il trasporto marittimo è diventato il meno rischioso in assoluto anche grazie all'introduzione di controlli severissimi per tutte le navi.

Volgendo lo sguardo al sistema della portualità, cosa vede?
Lamentiamo senz'altro una cronica carenza di spazi adeguati pur riconoscendo che, almeno in Campania, i porti di Napoli e Salerno sono gestiti in modo efficace dai Presidenti delle Autorità portuali, che stanno svolgendo a mio avviso un ottimo lavoro. Il Governo centrale e la Regione devono puntare sulla crescita della portualità e impegnarsi affinché i terminals vengano gestiti da imprenditori della logistica, perché il porto è un anello di questa filiera, dove i servizi vanno resi nel modo più efficiente possibile. E noi ci siamo proposti per offrire questo service importante ai nostri clienti in maniera competitiva, con grande qualità.

Ci rivela, in conclusione, qualche segreto del vostro successo?
Il primo è il valore della nostra tradizione in un settore dove è difficile improvvisare. Due generazioni impegnate quotidianamente, con mio padre ancor oggi sempre presente, oltre a mio fratello Gianluca anch'egli amministratore delegato. Il secondo è il team che ci affianca composto da professionisti di altissimo valore. Il terzo è la passione, leit motiv dei successi susseguitisi negli anni.

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