La presidenza Rummo
La SanitÀ nel Sannio
Le difficoltÀ del settore
La SanitÀ nel Sannio
Le difficoltÀ del settore
Il confronto con la Regione Campania è ancora aperto
per definire soluzioni
per il comparto
Francesca ZAMPARELLI
Antonio DE VIZIA
Il confronto con la Regione Campania è ancora aperto
per definire soluzioni
per il comparto
Gli organi istituzionali, regionali e locali, devono collaborare per garantire ai cittadini un’adeguata assistenza sanitaria
Per approfondire le problematiche che interessano il settore della sanità in Campania, abbiamo intervistato Antonio De Vizia, Presidente della Sezione Sanità Privata della Confindustria Benevento.
Presidente De Vizia, qual è l’attuale situazione della sanità a livello regionale?
Come Imprenditore operante nel comparto, ma anche nella mia qualità di Presidente della Sezione Sanità Privata della Confindustria di Benevento, ribadisco la mia forte preoccupazione in particolar modo in merito alle ultime disposizioni regionali sulla spesa sanitaria che penalizzano l’intero comparto sanitario regionale e, nello specifico, il territorio sannita. Contestualmente sono anche ottimista rispetto alla possibilità di rivedere le decisioni prese a livello regionale. Infatti proprio nell’ultimo incontro tenutosi presso il Consiglio si è discusso dei paventati tagli alla Sanità privata previsti dalla Finanziaria Regionale, intravedendo uno spiraglio di positività.
Quali sono state le richieste che avete avanzato?
Voglio ricordare che unitamente al Presidente provinciale dell’AIOP Gerardo Casacci, avevamo già chiesto ed ottenuto una riunione urgente con il Presidente del Consiglio Regionale, Sandra Lonardo, l’Assessore Regionale alla Sanità Angelo Montemarano, con i propri organi tecnici, il Direttore Generale dell’ASL BN 1, Bruno De Stefano e il Presidente Regionale dell’AIOP, Vincenzo Schiavone per discutere sul contenimento della spesa di cui alla DGRC n. 1843/05 e, in particolare, su una erronea previsione di tagli pari al 55% nei confronti delle case di cura sannite. Mosse dagli stessi obiettivi, infatti, tutte le Associazioni di categoria proprio nel corso della riunione, avevano evidenziato che le riduzioni di spesa, come sancite nella suddetta delibera, risultavano fortemente penalizzanti per le strutture associate in quanto la percentuale dei tagli imposti, in buona sostanza, minava la sopravvivenza delle stesse strutture. Pertanto, proprio per tutelare le esigenze delle aziende che rappresento, unitamente alle altre Associazioni di Categoria, pur ribadendo la piena disponibilità a concorrere ai tagli, ho sostanzialmente portato avanti la tesi della rivisitazione delle modalità e delle percentuali di abbattimento nei limiti della finanziaria regionale.
Quali sono le maggiori preoccupazioni per le strutture sanitarie?
Abbiamo più volte, e nei vari livelli di confronto, stigmatizzato le gravi difficoltà economiche in cui versano tutte le strutture sanitarie private e abbiamo, altresì, sottolineato che il comparto accreditato ha già collaborato nei precedenti anni con gli organi istituzionali, regionali e locali. La conferma di quanto detto è dimostrato dai bilanci consuntivi 2003-2004 dai quali si evince che l’intero comparto sanitario privato non ha mai superato i tetti di spesa regionali (ex DD.GG.RR.CC. n. 048 e 2451 del 2004). Anche la Presidente del Consiglio Regionale ha chiarito alle parti che si devono contestualmente tutelare sia le esigenze finanziarie della Regione Campania che il diritto all’assistenza sanitaria dei cittadini campani. Inoltre ha ribadito la sua preoccupazione per l’erroneo taglio del 55% previsto nel Sannio che, se non venisse immediatamente corretto, comporterebbe una forte riduzione dei posti di lavoro.
Presidente De Vizia, appare quindi evidente un’apertura della Regione rispetto alle richieste del territorio sannita?
Il Presidente del Consiglio ha invitato le Associazioni di Categoria a comprendere le difficoltà finanziarie e a collaborare con la Regione per concorrere ad assicurare una adeguata assistenza sanitaria, ma nel contempo ha anche richiesto agli organi regionali di porre in essere azioni concrete al fine di permettere la sopravvivenza delle strutture private, onde evitare gravi ripercussioni territoriali, anche a livello occupazionale. Lo stesso Assessore alla Sanità ha dettagliatamente esplicitato le penalizzanti modalità di assegnazioni dei fondi regionali da parte del Governo centrale, precisando che nell’ultima riunione della conferenza Stato-Regioni, tenutasi recentemente, si è deciso di modificare i criteri di assegnazione del Fondo Sanitario Nazionale. Detti nuovi criteri comporterebbero un incremento dei fondi sanitari alla Regione Campania. L’Assessore ha precisato che i nuovi parametri di assegnazione sono in corso di discussione, e si augura che nella prossima riunione della conferenza si possa raggiungere una intesa per nuovi e più equi principi di assegnazione delle risorse. Pertanto qualora venissero recepite le richieste avanzate, è preciso impegno dell’Assessore modificare le modalità e le percentuali di contenimento della spesa per il triennio 2006/2008 nei confronti delle strutture private che verranno adeguate così come è già espressamente sancito nella precitata delibera 1843/05. Inoltre l’assessore ha sottolineato il fattivo impegno da lui profuso per rendere concretamente operativa la costituita Società Soresa al fine di pagare a tutte le strutture private i crediti pregressi. Appare quindi evidente l’impegno di tutti gli organi istituzionali, regionali e locali, per eliminare gli errori materiali al fine di collaborare per assicurare ai nostri concittadini una adeguata assistenza sanitaria. Ho sempre basato la mia attività sul dialogo e il confronto con gli organi istituzionali che, per la verità, hanno mostrato una forte apertura e segnali positivi e propositivi per il settore. Tuttavia, in questa fase ritengo necessario che al fine di garantire i giusti livelli di assistenza sul territorio, detti impegni dovranno trasformarsi in azioni concrete in quanto le aziende territoriali necessitano urgentemente di normative certe e risorse finanziarie adeguate. |