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  Dicembre 2012

Articoli n° 8
OTTOBRE 2004
 

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PROGRAMMARE IL FUTURO
LE CARTE VINCENTI DEGLI IMPRENDITORI SANNITI

AMBIENTI ABITATIVI COMUNICANTI
LE promesse DELLA DOMOTICA

AMBIENTI ABITATIVI COMUNICANTI
LE promesse DELLA DOMOTICA
Maggiore comfort, sicurezza e risparmio con l’automazione della casa

Thierry Bodhuin
RCOST - Research Centre on Software Technology - Università degli Studi del Sannio
bodhuin@unisannio.it


Il termine Domotica indica l'insieme di tecnologie per l'automazione della casa, che agevola le attività che in essa si svolgono, come la gestione del riscaldamento, l'accensione delle luci, l'apertura e la chiusura di porte e finestre, e inoltre favorisce il controllo a distanza, il monitoraggio di dispositivi elettrici ed elettronici e il collegamento con i principali servizi d'assistenza. Nel prossimo futuro, apparecchi d'uso comune, come interruttori, elettrodomestici e sistemi di sicurezza, potranno essere attivati, anche se l'utente non è in casa, con un semplice SMS. Il monitoraggio della casa attraverso una videocamera permetterà di controllare lo stato della stessa, di verificare la presenza di persone, di disattivare un allarme. Pur essendo aumentate le richieste da parte degli utenti, in termini di comfort, sicurezza, risparmio energetico e miglioramento della qualità della vita, la domotica non è ancora entrata in massa nelle case, per la mancanza di standard, di supporti per l'installazione e di costi troppo elevati. La Domotica è uno degli ambiti di ricerca investigati dalle attività del progetto dimostratore del Centro Regionale di Competenza sulle ITC. Nell'ambito di tale progetto, il soggetto attuatore RCOST sta lavorando alla definizione di una piattaforma software che permetta l'integrazione di apparecchi elettronici, elettrodomestici, informatici e di telecomunicazione, per la creazione di sistemi evolutivi, integrabili attraverso mezzi di comunicazione o protocolli diversi, e comunicanti con sistemi interni ed esterni alla casa. La progettazione della piattaforma ha beneficiato dello studio delle correnti tecnologie a supporto della domotica, in modo tale da offrire soluzioni alternative che integrano le principali caratteristiche di quelle proposte e/o superano le eventuali limitazioni che esse contengono. Ad esempio, molte aziende produttrici d'apparecchi elettronici e/o elettrodomestici stanno sviluppando soluzioni sempre più comunicanti con l'utente attraverso interfacce e mezzi diversi, come schermi LCD per visionare il contenuto del frigorifero, controlli tramite Internet dello stato della casa per la sicurezza. Il problema riguarda la scarsa integrabilità tra tali tecnologie. Per superare tale limitazione, il progetto dimostratore usa protocolli di comunicazione tra attuatori e sensori, definiti da organizzazioni operanti nel settore. Con essi, le informazioni viaggiano su un bus di comunicazione che facilita il disaccoppiamento tra azione dell'utente e reazione del sistema. Nella Figura 1, a destra, è illustrato il sistema a bus, in cui il collegamento avviene a livello logico, e può essere modificato senza cambiamenti a livello di cablaggio.


Figura 1: Da cablaggio tradizionale a sistemi a bus


La convergenza dei protocolli di comunicazione di sistemi domotici, come avviene nell'informatica con il protocollo IP, faciliterebbe l'integrazione di apparecchi diversi. Diverse soluzioni tecnologiche cercano di risolvere questo problema: Konnex, al livello di protocollo di comunicazione su mezzi trasmissivi diversi, come linea elettrica, wireless; OSGi, per l’integrazione a livello di piattaforma hardware/software; UPnP e Jini, per l'integrazione dinamica e distribuita a livello software. In questo contesto, dove molti organismi di standardizzazione, centri di ricerca e società produttrici, cercano di semplificare l'installazione e la configurazione, anziché rendere sempre più aperti i sistemi domotici verso l'esterno della casa, il sistema che RCOST sta sviluppando è basato sulla piattaforma aperta OSGi (Open Services Gateway initiative). La tecnologia di base per lo sviluppo della piattaforma è il linguaggio Java e tutte le sue librerie applicative standard. Con il supporto di tali tecnologie, nella casa del futuro tutti i dispositivi domotici saranno integrati tra loro per creare ambienti di comfort specifici in grado di adeguarsi automaticamente alle condizioni migliori per le persone presenti nell'ambiente domotico. A tale scopo, il sistema che è stato progettato è in grado di fornire all'utente una reazione, che dipende non solo dall'azione che egli ha compiuto, in modo cosciente o meno, sul sistema, ma anche dal contesto dell'evento, ad esempio da chi ha compiuto una determinata azione, dall'identificazione e dalla localizzazione nell'ambiente delle persone presenti, dal giorno, dall'ora, dalla temperatura corrente. Oltre a ciò il sistema dovrà imparare automaticamente dagli eventi, definiti in modo contestuale, che si scatenano nell'ambiente, e che possono essere finalizzati alla creazione di profili utente. Ad esempio, quando un determinato utente entra nella casa dopo le 20:00 di sera, le luci si accendono, un sottofondo musicale si attiva e le tapparelle si abbassano. L'interfaccia utente del sistema per la domotica visualizza l'insieme delle stanze con i relativi dispositivi domotici che possono essere controllati dalla stessa interfaccia. La Figura 2 presenta un esempio dell'interfaccia che permette il controllo e il monitoraggio dell'ambiente domotico. In essa, è mostrata l'integrazione tra dispositivi diversi: un sensore di localizzazione identifica e localizza nell'ambiente un tag associato ad una persona; questo evento attiva una regola che accende la luce nella stanza in cui essa si trova e invia un messaggio testuale che può essere visualizzato su uno strumento di visualizzazione connesso al sistema, come un apparecchio televisivo che ascolta il servizio di messaggistica per la visualizzazione sullo schermo di eventi d'allarme.


Figura 2: Prototipo di interfaccia grafica per un sistema domotico

Nel futuro, RCOST continuerà a lavorare nella direzione dell'integrazione dei servizi a più alto livello, delle interfacce multimodali, dell'apprendimento del sistema, in modo da fornire all'utente maggiore automatizzazione, comfort e semplicità d'uso. Il sistema domotico permetterà non solo di offrire una base per lo sviluppo di applicazioni che necessitano l'integrazione di apparecchi fisici con sistemi software distribuiti, ma anche di integrare competenze tecnologiche provenienti da contesti diversi, come previsto dal progetto dimostratore del CRdC-ICT.

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