STRATEGIE VINCENTI DI CRESCITA
LA STAGIONE DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE
MATERIE
PRIME IN ETICHETTA
NON E' L’ORIGINE A GARANTIRE LA SICUREZZA
STRATEGIE VINCENTI DI CRESCITA
LA STAGIONE DELL'INTERNAZIONALIZZAZIONE
Relazioni amicali e occasioni di
fruttuose partnership tra Italia e Canada
di Paolo Battista & Raffaella
Venerando
L'internazionalizzazione rappresenta una scelta strategica
quasi obbligata per le imprese che vogliono affermarsi in nuovi
scenari competitivi, caratterizzati da sfide sempre più stimolanti.
Una bella scommessa è il Canada, con cui l'Italia intrattiene
ottime relazioni e condivide opinioni comuni nell'ambito degli
affari internazionali, come dimostrato dal Convegno “Campania & Canada.
Un’alleanza vincente” tenutosi in Assindustria
Salerno il 3 giugno scorso.
Annibale
Pancrazio
Vicepresidente Assindustria Salerno con delega per l’Internaziona-lizzazione
pancraziospa@tin.it
L'internazionalizzazione, uno dei punti salienti del programma
Montezemolo.
Il Presidente Montezemolo l’ha addirittura posta al primo
dei 5 punti strategici del suo programma. Assindustria Salerno
ha però anticipato Confindustria; infatti, da un anno
nel nuovo Consiglio Direttivo è stata creata la delega
all'internazionalizzazione per un vicepresidente. Siamo l'unica
territoriale campana ad aver fatto una scelta del genere, che
ritengo innovativa, importante e strategica.
Quali gli impegni di Assindustria Salerno in tema di affari
internazionali?
Come accennato, trattandosi di una delega nuova stiamo lavorando
per mettere a punto la macchina organizzativa e per fare sistema
con tutti gli attori del territorio preposti a tale compito,
tra cui la C.C.I.A.A., Intertrade, Provincia, Ice Napoli, Regione
Campania, con il coinvolgimento delle altre territoriali campane.
Quanto conta l'immagine di un territorio per penetrare i mercati
internazionali con successo?
Credo non solo sia uno dei fattori strategici, ma senza dubbio
il nuovo sistema per affrontare la promozione sui mercati internazionali. è importante
sostenere una forte immagine complessiva del territorio e dei
suoi simboli quali la Costa d’Amafi, piuttosto che i
templi di Paestum o il Cilento, per penetrare anche i mercati
internazionali esigenti e attenti alla qualità.
La relazione tra redditività ed export a Salerno è positiva.
La nostra provincia è in un momento positivo dal punto
di vista delle esportazioni. Una recente indagine, infatti,
ci ha visto diventare la prima in Campania per il valore dell'export
per complessivi 750 milioni di Euro, con un incremento del
9,5% in più rispetto al 2002. Tale dato è tanto
più apprezzabile se si considera che in Campania il
decremento è stato del -13%, mentre a livello nazionale
del -2,8%.
Non solo far conoscere i propri prodotti all'estero ma cercare
rapporti di collaborazione stabili. Con il Canada l'alleanza
potrebbe essere vincente?
L'incontro avuto è stato molto proficuo, soprattutto
perché ci ha fatto conoscere una volontà nuova
della diplomazia canadese che vuole presentare il Paese come
una nazione commercialmente autonoma dal sistema economico
degli Stati Uniti, in grado di cooperare con le nostre imprese
per lo scambio delle numerose materie prime da sempre disponibili
in Canada. Sull’altro versante, invece, abbiamo appreso
che tanti nostri prodotti di qualità sono apprezzati
sul mercato canadese e notevoli sono i margini di crescita.
Quali mercati sono stimolanti per le aziende salernitane?
Tutti quelli attenti alla qualità dei prodotti e dei
servizi. Il fattore che accomuna le imprese della nostra provincia è proprio
la qualità che necessita di know how, esperienza, tradizione,
che può anche essere espressa da aziende di media piccola
dimensione, come è la maggior parte delle nostre associate.
Non esiste internazionalizzazione senza semplificazione burocratica.
La semplificazione è un’esigenza sentita da tutte
le aziende; naturalmente quelle che hanno frequenti scambi
con l'estero sono più sensibili perché per vendere
nei mercati internazionali devono già sottostare ai
vincoli imposti dalle nazioni di destinazione della merce.
Sarebbe per queste auspicabile la semplificazione burocratica
da tempo annunciata.
Gary
Scott
Ministro Consigliere Affari Economici e Commerciali Ambasciata
del Canada di Roma
ital-td@dfait-maeci.gc.ca
Quali sono gli attuali rapporti fra la Campania e il Canada?
Intratteniamo ad oggi moltissimi contatti commerciali con la
Campania. Le industrie campane guardano al Canada come a un
mercato di esportazione dei loro prodotti di qualità soprattutto
nei settori agro-alimentare, della ceramica e del tessile.
Ottimi i collegamenti via mare, con due traversate settimanali
dal porto di Salerno con destinazione Halifax, Montréal
e Toronto, grazie a un'efficiente rete logistica offerta dal
gruppo Gallozzi Group spa e dalla Salerno Container Terminal
spa.
Quali i settori al centro dell'interesse?
Di sicuro quelli in cui vi è forte capacità innovativa
e tecnologica, in particolare l'aerospazio, i sistemi di trasporto,
le tecnologie di informatica e telecomunicazione, l'energia
da fonti rinnovabili e l'ambiente, nonchè ovviamente
l'agroalimentare con le sue nuove tecnologie di processo.
Perché investire in Canada conviene?
Il Canada vanta ampi vantaggi economici e finanziari. Non a
caso si è aggiudicato, per la quinta volta consecutiva,
la prima posizione nell'ultimo rapporto KPMG sui "Costi
di Impresa Internazio-nali". Tra undici paesi (Australia,
Canada, Francia, Islanda, Italia, Giappone, Germania, Lussem-burgo,
Paesi Bassi, Regno Unito e Stati Uniti), è risultato
leader assoluto quanto a competitività grazie ai suoi
bassi costi di lavoro e impresa, inferiori del 9% a quelli
degli Stati Uniti. La sua collocazione geografica, nonché il
fatto che sia paese firmatario dell'accordo NAFTA (North American
Free Trade Agreement), consentono un facile e gratuito accesso
a un mercato di ben oltre 400 milioni di consumatori. Con un
ambiente tecnologico avanzato e una forza di lavoro altamente
specializzata, il Canada rappresenta un ottimo terreno per
investimenti dall'estero. Oltre ad un regime fiscale molto
competitivo per le aziende, i costi di impresa (affitto e acquisto
di terreni, energia e telecomunicazioni) e il sistema sanitario
pubblico universale vigente in Canada costituiscono grandi
risparmi di gestione per le imprese. In più esiste una
rete di strutture consolidata per fornire assistenza ad aziende
italiane interessate ad esplorare opportunità commerciali
offerte dal nostro mercato. Una volta individuato un progetto,
questa viene attivata dalla nostra Ambasciata con istituzioni
governative e finanziarie in grado di seguire l'investimento
e dividere il rischio.
Per sette anni le Nazioni Unite hanno
indicato l’oasi
Canada come il miglior posto per vivere al mondo.
Lo studio annuale indipendente commissionato dall'UNDP, che
prende in considerazione parametri di benessere come l'aspettativa
di vita, il sistema di istruzione, l'economia e l'ambiente,
ha dimostrato la superiorità del nostro standard di
vita in tutti questi ambiti per ben sette anni di fila. Per
noi un pregio, per i potenziali investitori un motivo in più.
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