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  Dicembre 2012

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n° 6 Luglio 2004
 




     INSERTO ASSEMBLEA DEI SOCI GENERALE 2004 RELAZIONE DEL PRESIDENTE ANDREA PRETE
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RIQUALIFICARE LA FILIERA AGROINDUSTRIALE
PIÙ INTEGRAZIONE, SINERGIE E SERVIZI
Agrofuturo diventa agente di sviluppo locale ed espressione della geo-community

Genioso Zollo
Presidente Consorzio Agrofuturo S.c.ar.l.

info@agrofuturo.it

Nelle dinamiche di sviluppo delle strategie dei sistemi industriali della nostra regione, assume particolare evidenza un dato: l'attenzione degli imprenditori è sempre più orientata a inquadrare le azioni di sviluppo delle proprie aziende in un contesto più ampio che abbia una caratterizzazione territoriale, o di comparto produttivo o di filiera produttiva. Questo elemento è l'indice visibile di un'evoluzione della logica imprenditoriale che conferisce maggiore valore alle opportunità date da azioni condivise in sistemi distrettuali e consortili, quale ambiti, e al tempo stesso strumenti, per il perseguimento degli obiettivi di competitività e redditività. Il dato è ancora più significativo se valutato nella sua dimensione di evoluzione culturale dell'imprenditore locale e di affermazione definitiva di processi organizzativi aziendali che proiettano l'impresa verso il territorio e i mercati, acquisiti o potenziali. Le tradizionali scelte strategiche esclusivamente orientate al contenimento dei costi, all'autosufficienza interna e all'internalizzazione di tutte le fasi (quelle caratteristiche legate alla produzione e quelle dell'indotto, commerciale, promozionale, legale amministrativo) lasciano il campo a strategie di apertura verso soggetti e strutture specializzate in grado di garantire alte prestazioni, strettamente rispondenti alle esigenze aziendali. Quindi l'"industrial atmospher" di marshalliana accezione si afferma con la scelta consapevole degli imprenditori di ricercare sinergie con più soggetti dello stesso comparto o integrandosi a monte e a valle. In alcuni casi, anche nella nostra provincia, ci troviamo rispetto ad una realtà ancora più evoluta, con l'affermazione di una vera e propria geo-community imprenditoriale che, stimolata e spinta ad agire in relazione con il territorio e gli attori che vi operano, ha assunto un ruolo di maggiore consapevolezza nella programmazione, progettazione di azioni di sviluppo, nell'azione coordinata, nell'evoluzione dei processi aziendali verso nuovi traguardi di competitività. Un esempio in tal senso è il Consorzio Agrofuturo, nell'ambito del distretto agroindustriale. Oltre duecento aziende che si uniscono per far fronte comune ad esigenze di valorizzazione industriale, ma che approcciano al tema ponendosi quale soggetto attivo nella programmazione territoriale, rispettando il ruolo di soggetto privato, ma assumendosi responsabilità e impegni significativi per garantire prospettive complessive di sviluppo e per avere un sistema più organizzato adatto ad una più proficua azione imprenditoriale. Queste nuove prospettive inducono ad una necessaria evoluzione dell'offerta di servizi da parte degli operatori specializzati, laddove la sola forte specializzazione diventa non più elemento sufficiente a dare risposte a una domanda che chiede servizi sempre più integrati. In questa direzione l'azione di Agrofuturo si propone quale innovativo modello in grado di supportare la complessiva evoluzione delle aziende. Il Consorzio ha attivato un Centro Servizi, quale luogo fisico con una struttura di coordinamento e gestione dei contatti con i soci, ma in grado di offrire alla platea imprenditoriale una serie di servizi altamente specializzati con il coinvolgimento, all'occorrenza, di una rete di professionalità e competenze rese accessibili dall'approccio congiunto di più imprenditori. Il Centro servizi è, in sostanza, la risposta organizzativa e operativa che traduce la debolezza della parcellizzazione dimensionale delle singole imprese in un punto di forza, attraverso la concentrazione delle competenze e del know how in termini di servizi offerti alle imprese, in grado di consentire a esse di utilizzare la forza d'urto dell'insieme con le peculiarità e le specificità delle singole unità che lo compongono. L'esperienza avviata da circa un semestre ha già consentito di verificare nei fatti l'assistenza, l'orientamento e il supporto ai soci per servizi in materia di internazionalizzazione, analisi finanziaria e i rapporti con il sistema del credito, verifica di pre-fattibilità sulle opzioni d'investimento. I primi risultati appaiono incoraggianti e il modello organizzativo, snello, ma in grado di attivare su richiesta le competenze più adatte, specializzate nei vari campi, consentono di pensare a molti ambiti di azione: dal meta-management, alla pianificazione strategica, ai gruppi di acquisto, all'auditing, dai sistemi di qualità alla promozione. Con questo strumento e modello organizzativo, si rende concreta un'esigenza verificata da tutte le più recenti analisi dei sistemi produttivi locali e cioè migliorare e consentire l'accesso ai servizi alle piccole e medie imprese, poiché quella dei servizi di qualità è una variabile decisiva nella competitività delle aziende operanti sul nostro territorio. Più integrazione, dunque, e anche maggiori sinergie e servizi: il progetto "Agrofuturo", concepito e strutturato secondo lo strumento del Contratto di Programma, si pone come piano organico di rafforzamento, razionalizzazione e sviluppo della filiera, con un'attenzione particolare alla vivibilità del territorio, allo sviluppo di un sistema di servizi evoluto e coerente con le esigenze del comparto, orientato da un lato all'internazionalizzazione, dall'altra all'offerta di servizi sempre innovativi. Le attività messe in campo dal Consorzio per il perseguimento dei progetti industriali e nelle relazioni con gli altri attori sociali pubblici e privati, sono le espressioni più evidenti di un'attività che proietta Agrofuturo al centro delle dinamiche dello sviluppo locale del territorio, affermando definitivamente un ruolo del Consorzio che diventa agente di sviluppo locale, espressione della geo-community e riferimento nel contesto territoriale e produttivo provinciale e regionale. Con Agrofuturo è iniziata la riqualificazione della filiera agroindustriale: il programma ha coinvolto, nella prima fase, un gruppo di trentasette aziende che il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (in sigla CIPE) ha finanziato con un investimento complessivo di circa 118 milioni di euro, e che avrà un impatto occupazionale di circa cinquecento unità lavorative; la seconda prevede, invece, fondi di oltre 312 milioni di euro e mille nuovi occupati. L'azione svolta, proietta il Consorzio come attore significativo del territorio, tanto che la delibera del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica ha evidenziato: «Agrofuturo si pone come strumento essenziale di riqualificazione della filiera agroindustriale nella sua interezza, determinando positive ricadute sull'occupazione e sul reddito dell'area interessata». Agrofuturo è qualcosa di più ampio e complesso di un progetto di sviluppo industriale o di uno strumento della programmazione negoziata. É un modello di attuazione di un processo di programmazione coordinata, di progettazione integrata, di gestione delle relazioni sociali e sindacali, di espressione delle energie endogene del territorio. Tutte le attività e i servizi messi in campo, proiettano, insomma, Agrofuturo, al centro delle dinamiche di sviluppo locale del territorio, affermando definitivamente un ruolo del Consorzio che diventa agente di sviluppo locale e punto di riferimento nel contesto territoriale e produttivo provinciale e regionale.

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