ARCHIVIO COSTOZERO

 
Cerca nel sito



Vai al numero in corso


  Dicembre 2012

Articoli - n° 5 Giugno 2004
 



OSSERVATORIO ISPESL - Home Page
stampa l'articolo stampa l'articolo

IL DOCUMENTO DI SICUREZZA E SALUTE
TUTELA DEI LAVORATORI NELLE ATTIVITÀ ESTRATTIVE

Stretto rapporto tra aumento della produttività e migliori condizioni lavorative

Michele Del Gaudio
Ricercatore Dipartimento Igiene del Lavoro - ISPESL

micdelga@tin.it

attività estrattiva è diffusa praticamente in tutta Italia perché, per i materiali di basso valore commerciale, i costi di trasporto costringono a reperire i materiali nelle vicinanze del luogo in cui vengono impiegati; esistono poi dei siti come le alpi Apuane in cui la qualità dei materiali estratti, e quindi il loro elevato valore commerciale può giustificare trasporti in tutto il mondo. La sicurezza dei lavoratori nel settore delle attività estrattive è regolamentata dal D.Lgs. 624 del 25/11/96 e succ. mod. che ha in qualche modo integrato con le indicazioni del D.Lgs. 626 del 19/09/94 e succ. mod. il testo del D.P.R. n. 128 del 09/04/59, che l'Italia aveva adottato sulla scia dell’esperienza tedesca. Secondo il decreto del 1959 l'imprenditore titolare del titolo di sfruttamento doveva nominare un Direttore attribuendogli la responsabilità di individuare le cause di rischio, fornire un’adeguata formazione ai lavoratori, procurare e mantenere in efficienza i dispositivi di protezione. Il datore di lavoro che ne aveva le capacità poteva comunque, assumere direttamente la carica di Direttore. Nelle attività con almeno 50 dipendenti per turno, era previsto un collegio dei delegati della sicurezza cui partecipassero i rappresentanti eletti dai lavoratori e uno nominato dall'imprenditore, nonché un Servizio di Sicurezza Aziendale alla diretta dipendenza del Direttore. Secondo il D.P.R. 128 anche i lavoratori rivestivano un ruolo importante perché a loro veniva raccomandata la cura della propria persona e soprattutto veniva chiesto di segnalare in forma scritta i pericoli che, di volta in volta, si presentavano. Il Direttore disponeva di un Comitato Consultivo Aziendale per la Sicurezza formato dal capo del Servizio di Sicurezza Aziendale i cui verbali delle riunioni erano messi a disposizione degli organi di controllo. Il Distretto Minerario nella figura dell'Ingegnere Capo svolgeva un’attività ispettiva e poteva imporre la propria volontà attraverso modifiche al piano di sfruttamento che programma tutta l'attività estrattiva nel sito. Su indicazione delle direttive europee, il D.Lgs. 624 del 25/11/96 e succ. mod. ha trasferito nel campo delle attività estrattive la filosofia di prevenzione che il D.Lgs. 626 ha introdotto negli altri settori lavorativi. Le figure principali sono il Titolare, il Sorvegliante e il Direttore Responsabile, che insieme sottoscrivono il DSS (Documento di Sicurezza e Salute) che rappresenta il fulcro di tutta l'attività di prevenzione. La compilazione continua di questo documento e l'invio degli aggiornamenti alle autorità di vigilanza rappresentano la garanzia che i problemi vengono affrontati e successivamente risolti. Il Documento di Salute e Sicurezza deve contenere un’attenta valutazione dei rischi anche in relazione ai piani sfruttamento della cava, le indicazioni fornite dal Servizio di Prevenzione e Sicurezza e dal Medico Competente, le modalità di formazione del personale. Il DSS deve essere considerato un documento aperto, perché se è vero che esso parte da una attenta ricostruzione dei luoghi e delle attività svolte deve sempre essere possibile individuare le azioni necessarie a fronteggiare tutte le situazioni che si producono durante l'esercizio dell’attività di estrazione. Esistono in bibliografia numerosi schemi di riferimento per la compilazione di tale documento in cui sono elencati i principali aspetti da considerare, tra cui: la protezione dagli incendi e dalle esplosioni, i sistemi di comunicazione, la sorveglianza sanitaria, l'utilizzo di strumenti e apparecchiature, la stabilità dei fronti e il pericolo di allagamento, la formazione dei lavoratori e le procedure d'emergenza. Il titolare che per il D.Lgs. 624 è comunque il primo responsabile della conduzione dei lavori, deve in particolare preoccuparsi della formazione dei lavoratori, del reperimento degli strumenti più sicuri disponibili sul mercato nonché del loro corretto utilizzo, della gestione dei rapporti con le ASL e i Comuni per le necessarie autorizzazioni e la comunicazione degli infortuni. In caso di sub-appalto di parte delle lavorazioni sarà necessario redigere un DSS coordinato per la ditta "esterna " e individuare un Preposto che garantisca il collegamento con i lavoratori. Anche se la responsabilità finale ricade sul datore di lavoro è necessario che questi metta in atto una perfetta collaborazione con il Direttore Responsabile, il Sorvegliante, il Preposto e il Medico Competente, che hanno ciascuno il compito di verificare l'applicazione delle direttive e viceversa di suggerire i necessari correttivi per lo svolgimento in sicurezza dell'attività. I PRAE (Piani Regionali delle Attività estrattive) vigenti e purtroppo in molti casi ancora in fase di approvazione, pur nascendo dalla necessità di razionalizzare lo sfruttamento delle risorse del territorio, prevedono anch'essi precise indicazioni per la gestione della sicurezza dei lavoratori. Nel 1999 il Dipartimento Igiene del Lavoro dell'Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro, ha attivato un progetto quinquennale di ricerca per la individuazione dei principali fattori di rischio cui sono esposti i lavoratori delle attività estrattive presenti nei principali bacini estrattivi nazionali che, tra l'altro, ha permesso di evidenziare quelli che sono i problemi più comuni nella gestione della sicurezza. L'aspetto principale è come sempre il costo della sicurezza. L'imprenditore è portato a pensare che lavorare in sicurezza ha un costo difficilmente recuperabile, ma evidenze pratiche dimostrano che lavorare bene permette di produrre di più e soprattutto di perdere un minor numero di giornate di lavoro. Disporre di un minimo di comfort (acqua potabile, ambienti climatizzati per le pause, e altro) aiuta il lavoratore a conservare la concentrazione necessaria per evitare gli incidenti. Il limite maggiore sembra essere la conoscenza dei rischi. I datori di lavoro che comunicano frequentemente con i lavoratori li aiutano a difendersi dai rischi e insieme a loro riescono ad adottare dei metodi di prevenzione efficaci. La standardizzazione delle procedure, pur col rischio di rendere monotono il lavoro, rappresenta comunque il sistema migliore di prevenzione, perché il lavoro svolto per fasi successive permette di mettere in atto tutte quelle azioni suggerite dall'esperienza, che gli addetti hanno maturato nel tempo. Anche l'utilizzo dei dispositivi di protezione personale (DPI) resta un annoso problema.
Un incentivo all'uso dell'elmetto, degli otoprotettori, delle scarpe, degli occhiali è senz'altro rappresentato dal comportamento dello stesso datore di lavoro, che dovrebbe indossare anch'esso gli stessi dispositivi prima di entrare in cava. Un importante aspetto della prevenzione è rappresentato dall’organizzazione della cava; un buon dimensionamento dei gradoni e delle strade di comunicazione, la delimitazione di aree pericolose come vasche d'acqua e fronti instabili, un corretto posizionamento degli impianti elettrici e dei depositi di carburanti possono limitare al minimo il numero d'incidenti. Il DSS deve essere il riferimento centrale dell'attività, perché se utilizzato come uno strumento di continua consultazione, costituisce una fonte di informazioni di ordine generale a cui col tempo le varie figure preposte alla gestione sicurezza hanno aggiunto una serie di indicazioni che suggeriscono la soluzione e sopratutto le norme di prevenzione per tutti gli eventi. L'ambiente di cava resterà sempre un posto in cui "l'imprevedibile" è in agguato ma la pianificazione delle attività con l'ausilio di persone esperte può essere l'arma vincente per lavorare in sicurezza.

Download PDF
scarica il files
Giugno - 2.850 Kb
 

Cheap oakleys sunglassesReplica Watcheswholesale soccer jerseyswholesale jerseysnike free 3.0nike free runautocadtrx suspension trainingbuy backlinks
Direzione e Redazione: Assindustria Salerno Service s.r.l.
Via Madonna di Fatima 194 - 84129 Salerno - Tel. (++39) 089.335408 - Fax (++39) 089.5223007
Partita Iva 03971170653 - redazione@costozero.it