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Settimana europea delle PMI Una fabbrica di imprese eccellenti
Prove tecniche di sviluppo: nel SANNIO UniversitÀ e Imprese insieme per la ricerca
Prove tecniche di sviluppo: nel SANNIO Università e Imprese insieme per la ricerca
È stato inaugurato lo scorso 17 novembre, presso il Consorzio Sannio Tech di Apollosa, il Centro di Ricerca "Antonio Genovesi"
di Pasquale Seneca
Consorzio Sannio Tech
Piccole Aziende crescono. É sotto questo auspicio che è stato inaugurato lo scorso 17 novembre, presso il
Consorzio Sannio Tech di Apollosa, il Centro di Ricerca "Antonio Genovesi".
Il Centro è nato da una collaborazione tra il Consorzio sannita e il Centro LUPT dell'Università degli Studi Federico II di Napoli. Ma la sua apertura al territorio è emersa già nelle prime battute degli ospiti presenti all'inaugurazione.
C'è un elemento fondamentale che è stato sottolineato sia dagli accademici, sia dai rappresentanti delle imprese: è necessario che l'attività di ricerca sia vicina alle esigenze delle aziende. Servono degli strumenti "facilitatori" che svolgano la funzione di intermediari tra i due mondi. Quali siano gli obiettivi del primo anno di attività lo chiarisce il professor Guglielmo Trupiano, docente del LUPT e presidente del Consiglio Tecnico Scientifico del Consorzio: «Le direttrici cui sarà informata la ricerca del Centro Antonio Genovesi saranno quattro.
Lo studio su sistemi di sviluppo locali, le reti d'impresa e l'innovazione, la progettazione di laboratorio di analisi sensoriale per il settore agroalimentare e, infine, la ricerca sulla logistica con costi sostenibili per il trasporto della merce».«Le potenzialità per il territorio sono strettamente legate non solo ai risultati accademici, la vera scommessa è sul trasferimento della conoscenza perché si chiuda il circuito portando all'innovazione».
É quanto rileva il professor Filippo Bencardino quando sottolinea come l'Università degli Studi del Sannio, di cui è rettore, abbia puntato tutto sulla collaborazione con istituzioni e privati per sostenere le iniziative che nascono sul territorio, ma che possono portare ad un beneficio anche altrove.
Bencardino fa un riferimento diretto al territorio napoletano che «potrebbe essere aiutato alla risoluzione delle proprie problematiche grazie allo sviluppo delle altre zone della Campania nell'ambito di una programmazione territoriale sistemica».
Il punto è che quando si parla di ricerca, per associazione di idee, si pensa automaticamente alla ricerca di base. Non si immagina il possibile beneficio per le piccole e medie imprese di cui è intessuto l'intero sistema paese. Ricerca vuol dire studio e sperimentazione da parte di personale altamente specializzato i cui risultati possono portare, ad esempio, al miglioramento della qualità della produzione, o all'ottimizzazione dei costi o nell'impiego delle risorse umane.
Ma mentre le grandi aziende conoscono gli istituti che si occupano dei loro settori lo stesso non si può dire per le PMI. Il Centro Genovesi punta a colmare questo divario. Tra le prime iniziative vi è infatti anche l'informativa sulla possibilità di ottenere un credito d'imposta immediatamente compensabile, pari al 90% della spesa eccedente la media degli investimenti in ricerca del triennio 2008‑2010. Un'iniziativa in linea con i desiderata del mondo delle imprese, espressi dal presidente di Confindustria Benevento Giuseppe D'Avino, ma anche quello accademico, come ha osservato il professor Massimo Marrelli, Rettore della Federico II di Napoli.
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