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Sari: «Un accordo di programma
per rilanciare il distretto della pelle»
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di Rosanna D’Archi
Sari: «Un accordo di programma
per rilanciare il distretto della pelle»
L'idea del neo presidente della sezione Conciatori di Confindustria Avellino è quella
di mettere nero su bianco un piano di cinque anni per far ripartire il polo solofrano
Angelo Sari
Rilanciare le sorti del distretto irpino della pelle attraverso un accordo di programma regionale. É la proposta del neo presidente della sezione Conciatori di Confindustria Avellino, Angelo Sari. L'idea è quella di mettere nero su bianco una programmazione di cinque anni per giungere ad una politica condivisa da praticare per il polo solofrano. Intanto, dopo il direttivo, si definirà un nuovo piano di sviluppo per il polo solofrano.
Presidente Sari, come ha accolto la nomina?
Sono onorato per l'incarico che mi è stato conferito a dicembre. Un incarico che avevo già rivestito. Spero di poter dare ancora una volta il mio contributo per il rilancio e lo sviluppo del distretto industriale solofrano. Ma per questo, occorre partire da un presupposto, una condizione imprescindibile: ognuno deve assumersi le proprie responsabilità.
Da dove deve ripartire il “caso Solofra”?
Sicuramente il tema caldo di questo periodo è il nodo depurazione. É da qui che riparte il discorso del rilancio del polo solofrano. Quella della depurazione è purtroppo un'emergenza ventennale che necessita ora di una svolta. In tal senso, stiamo tentando di ragionare con la Regione Campania perchè gli utenti dell'impianto entrino nella gestione senza condizionamenti, né attraverso anomale o anonime società.
Dunque, i conciatori puntano all'affidamento dell'impianto?
Sì. Le disposizioni legislative vigenti ci danno questa possibilità, evitando passaggi inutili e costosi. Tuttavia, solo se c'è la volontà politica si può superare questa emergenza. Il nostro obiettivo è quello di depurare a costi consapevoli. Lo scorso 9 gennaio, in Regione, abbiamo avuto una discussione proficua su questi obiettivi e a breve presenteremo un piano per la gestione dell'impianto. Una volta che disponiamo dei dati economici necessari.
Il mercato della pelle sta subendo una grande variazione. Come affrontarlo?
A seguito della crisi internazionale, anche il consumatore della pelle ha cambiato tipologia di acquisto. In questo scenario prevedo un rilancio dell'artigianato di qualità soprattutto per quel che concerne la moda. Il nostro obiettivo, a tale riguardo, è intensificare la ricerca e la comunicazione del polo per promuovere e offrire al mercato quello che è possibile al momento. Per questo cercheremo aiuti nelle leggi e nei fondi a disposizione per ricerca e comunicazione. In sostanza, il consumatore deve avere gli strumenti per capire di più la nostra pelle, le ragioni del suo costo, e desumere perchè sia sinonimo di maggiore garanzia. Altro obiettivo, è la creazione di gruppi per l'acquisto di energia elettrica. Stiamo cercando di individuare segmenti di finanziamento ed opportunità per portare avanti le aziende e avere soldi per investire. Ovviamente, per abbassare i costi fissi aziendali occorre puntare sul risparmio e sui consorzi d'acquisto.
Non da ultimo c’è l’export. Quali canali saranno attivi nel 2010?
Punteremo anche sulle fiere di settore, come Lineapelle Bologna, e porteremo il distretto all'estero: Hong Kong, Usa, Corea, Giappone, Cina. Poi c'è il marchio di eco-compatibilità, qualcosa di più da proporre al mercato. Infatti Solofra è l’unico distretto del Mezzogiorno ad aver ottenuto dall’Emas la certificazione di APO (Ambito Produttivo Omogeneo) e in virtù di tale riconoscimento le aziende attraverso una rigorosa verifica possono ottenere il marchio di ecocompatibilità per i propri prodotti. anche per questo siamo così attenti alla questione depurazione. Quello che occorre è una programmazione almeno quinquennale che non venga continuamente modificata. In tal senso, auspichiamo un accordo di programma con la Regione Campania. Senza una precisa e durevole pianificazione, infatti, non smette l'emergenza e si sprecano solo soldi.
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