Prodotti “made in Campania”:
come rafforzare
l’agroalimentare
L’Irpinia presenta il grano dop
Nasce la filiera cerealicola
Al via l’associazione Inte-grano
Alla guida il gruppo De Matteis
“Le frane ferme”,
uno spaccato dell’Irpinia
Sari: «Un accordo di programma
per rilanciare il distretto della pelle»
Il Centro Sportivo Avellino
fucina di talenti
di Filomena Labruna
Al via l’associazione Inte-grano
Alla guida il gruppo De Matteis
Il presidente della sezione alimentare di Confindustria Avellino, Marco De Matteis,
evidenzia il carattere innovativo del progetto, sottolineando le finalità di sviluppo socio-economico dell’iniziativa
Il Progetto Integrato di Filiera cerealicolo, unendo produttori e associazioni
di categoria, rappresenta
una forte spinta allo sviluppo, al reddito e all’occupazione
di tutta l’economia
della provincia di Avellino
I PIF aiutano a far superare l’approccio individuale delle aziende agricole al mercato produttivo. Vanno sostenuti perchè contribuiscono alla valorizzazione commerciale dei prodotti, all’innovazione, al miglioramento complessivo della qualità
Marco De Matteis
L’Irpinia punta sui Progetti Integrati di Filiera (Pif) e stringe patti di sviluppo con le amministrazioni locali e gli operatori economici per valorizzare le produzioni di qualità. In questo contesto si inserisce l’intesa che vede protagonista l’industria con il gruppo De Matteis Agroalimentare spa, titolare del noto marchio Pasta Baronia, con cui si realizza la filiera cerealicola campana.
Un patto di filiera per i cereali. É questa la mission che lo scorso 19 gennaio ha portato alla nascita dell’associazione “Inte-grano”. Si tratta del primo passo attraverso cui l’Irpinia, in sinergia con le province di Benevento e Salerno, e in qualità di capofila, si candida ai finanziamenti regionali Pif (Progetto integrato di filiera). A spiegare nel dettaglio le peculiarità del patto è Marco De Matteis, responsabile commerciale della De Matteis Agroalimentare spa e presidente della Sezione Alimentare di Confindustria Avellino. «Si tratta - evidenzia - di un accordo molto ampio, che coinvolge tre industrie di trasformazione del grano duro, la De Matteis Agroalimentare di Flumeri, l’Ipafood di Ariano Irpino, il Pastificio Antonio Amato di Salerno, una serie di stoccatori di grano duro delle province di Avellino e Benevento con una rappresentanza di 7 aziende e il mondo agricolo irpino con la Coldiretti e la Cia». «Il patto - aggiunge De Matteis - interessa anche il mondo della ricerca, con le Università di Portici e Campobasso e l’Isa-Cnr di Avellino. Da evidenziare positivamente l’adesione degli enti pubblici: la Provincia di Avellino, venti Comuni dell’Alta Irpinia a caratteristica vocazione agricola di grano duro e la Comunità montana dell’Ufita. Presente anche l’associazionismo con Confartigianato Avellino».
Marco De Matteis, Raffaele Coppola e Alfonso Tartaglia
Per il presidente della sezione Alimentare di Confindustria, il progetto è innovativo sotto due punti di vista. «Per quanto riguarda il metodo - sottolinea - perché si tratta di un progetto che, con la concertazione e il coordinamento pubblico-privato, rappresenta un nuovo modo di stare insieme. Mentre, dal punto di vista dell’obiettivo, punta ad uno sviluppo territoriale complessivo».
Dalla prospettiva della rappresentatività, per Marco De Matteis l’intesa rappresenta un successo perché «il suo obiettivo fondamentale risiede nella valorizzazione delle zone interne dell’Irpinia, perseguendo, dunque, uno scopo che è al contempo economico e sociale». Questo, invece, il contenuto del progetto: «Gli interventi ipotizzati sulla filiera - spiega De Matteis - sono sia di natura scientifica - ricerca e sviluppo -, sia basati sullo sviluppo territoriale. I Comuni, infatti, presentano progetti collaterali sul fronte delle infrastrutture agricole e iniziative sul turismo eno-gastronomico». Anche il mondo degli agricoltori viene coinvolto con la formazione su tematiche agronomiche volte al miglioramento del grano duro. Nell’ambito dell’accordo è prevista anche la possibilità per gli agricoltori della Coldiretti di poter vendere il grano a prezzi competitivi. L’associazione di categoria più rappresentativa sul territorio, con il presidente Francesco Vigorita e il direttore Giuseppe Licursi, guarda con interesse a tutti gli strumenti e le iniziative volte a fronteggiare la gravità della crisi economica. E in questa direzione l’agricoltura con le sue produzioni di qualità può dare un contributo decisivo. «Va avanti con decisione - afferma Vigorita - l’impegno della Coldiretti per costruire un nuovo patto di sviluppo al fine di rilanciare al meglio il territorio regionale, le sue aree protette e le sue numerose produzioni tipiche». «Il Pif cerealicolo - continua Vigorita - realizzato grazie al contributo del gruppo De Matteis, unendo produttori e associazioni di categoria, rappresenta una forte spinta allo sviluppo, al reddito e all’occupazione di tutta l’economia provinciale».
Gabriella e Armando De Matteis - figlia e padre, titolari di Pasta Baronia -
insieme al direttore di Confindustria Avellino Giacinto Maioli
«I Progetti Integrati di Filiera - è il commento di Raffaele Coppola, direttore dell’Isa-Cnr Avellino e assessore provinciale all’Agricoltura - contribuiscono a far superare l'approccio individuale delle aziende agricole al mercato produttivo. Così vengono premiate tutte le iniziative realizzate congiuntamente dalle imprese agricole con tutti gli attori della filiera produttiva, dagli operatori della trasformazione, della commercializzazione e della ricerca».
Vanno sostenuti, dunque, perché «promuovono assetti più dinamici e competitivi nelle filiere agroalimentari e perché contribuiscono alla valorizzazione commerciale dei prodotti, al trasferimento delle conoscenze, all’introduzione delle innovazioni e al miglioramento della qualità, della ricerca e della formazione professionale».
«Questi strumenti rappresentano - per Coppola - una risposta ferma e vigorosa all’attuale e difficile periodo di crisi economica. Bisogna realizzare un grande sistema agroalimentare - ammonisce l’assessore provinciale - che premi i produttori e abbia una sua firma. Che contraddistingua il prodotto in ogni canale di vendita».
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