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  Dicembre 2012

Articoli n° 08
OTTOBRE 2009
 


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Successo per il workshop dell’energia

Scarselli al timone del gioiello della costiera

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Scarselli al timone
del gioiello della costiera


Il Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast di Castellammare di Stabia si inserisce armoniosamente in uno dei luoghi più belli del mondo

Riccardo Scarselli

«Ogni finestra è un quadro d’autore che si apre su Ischia, sul golfo di Napoli e sul Vesuvio». Non c’è enfasi, nelle parole di Riccardo Scarselli, amministratore delegato del Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast di Castellammare di Stabia. Da manager navigato, Scarselli, figlio di quel Franco che, negli anni cinquanta, creò il Bikini, uno dei lidi più famosi della costiera sorrentina, sottolinea semplicemente la realtà di un autentico gioiello nel panorama dell’impresa alberghiera napoletana. Il Crowne Plaza Stabiae Sorrento Coast unisce la bellezza di uno scenario circostante incomparabile ai comfort più moderni e al richiamo suggestivo di una grande tradizione imprenditoriale locale. La splendida struttura, un quattro stelle superior fornito di 150 camere, ampi spazi per convegni e congressi fino a 250 persone, spiaggia privata, piscina, centro benessere e water front di circa 350 metri, nasce infatti nel 2004 sulle ceneri di uno storico impianto cementiero. Risalgono al 1935 i primi passi di una importante fabbrica di produzione di calcio e cemento sviluppatasi nel tempo fino a occupare più di 200 persone. Una industria che, tra alterne vicende, ha proseguito la sua attività fino al 1974 e che è stata demolita sul finire del secolo scorso per dare avvio alla grande opera di riconversione e trasformazione, con la costruzione del nuovo albergo. La vecchia struttura industriale è stato peraltro riedificata, in raccordo con la Soprintendenza ai Beni architettonici di Napoli, conservando la forma delle due torri contenenti un tempo i forni delle calci. Ma la storia del sito trova radici molto più indietro nel tempo. La stessa fabbrica cementiera fu edificata infatti nel luogo dove era stata edificata un struttura militare fin dall’anno 1635, conosciuta come Torre di Portocarello.
Lo sviluppo e la valorizzazione di un moderno turismo condotto con logiche d’impresa, manageriali, ha fatto sì che il destino del vecchio avamposto, poi cementificio, si evolvesse in maniera più armoniosa con i luoghi e le vocazioni naturali di una delle coste più belle del mondo. Frutto anche dell’intuito e della sensibilità della famiglia Zacchello, antica stirpe veneziana di armatori navali, proprietaria della struttura, cui non ha fatto mancare l’apporto di risorse per nuovi investimenti, anche dopo la fase di start up. La guida lungimirante di Scarselli ha fatto il resto. Organizzazione rigorosa, accoglienza pienamente aderente ai principi della customer satisfaction, attenzione ai minimi dettagli, con una professionalità volta ad anticipare i desideri e le esigenze del cliente. Scarselli, nativo di Castellammare, laureato honoris causa in Scienze Turistiche, Ufficiale di coperta della marina mercantile, è impegnato attivamente nel direttivo della Sezione Turismo dell’Unione Industriali di Napoli.
 

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