Capossela: «Il PUC È una grande opportunitÀ per il miglioramento della qualitÀ urbana, per i privati e le imprese» e
Sinergie tra imprese
per rispondere
alla richiesta d’innovazione
Capossela: «Il PUC È una grande opportunitÀ per il miglioramento della qualitÀ urbana, per i privati e le imprese»
a cura della Redazione CostoZero
A colloquio con Silvano Capossela, Presidente ANCE Benevento
Silvano Capossela
Presidente Capossela, quale il giudizio dell’ANCE sulla proposta di PUC del Comune di Benevento?
Innanzitutto la prima considerazione da fare è quella che finalmente, dopo più di 20 anni, la città di Benevento si stia dotando di uno strumento urbanistico importante ed indispensabile. Come ANCE, grazie alla disponibilità del Sindaco, dell’Assessore al ramo e del responsabile del Piano, siamo stati coinvolti sin dall’inizio della sua redazione ed abbiamo potuto dare il nostro contributo. Abbiamo avuto diversi incontri di lavoro, unitamente a Confindustria, che sono stati sempre molto proficui, nei quali abbiamo potuto apprezzare la grande disponibilità ad ascoltarci e a recepire la nostra idea sul futuro urbanistico della Città.
Quindi condividete l’impianto del PUC?
Riteniamo che si sia fatto un ottimo lavoro anche se certamente tutto è migliorabile e ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere. Certamente, lo sforzo e l’obiettivo - come ha anche sottolineato recentemente l’architetto Carbone - è soprattutto quello di migliorare la qualità urbana, puntando a conciliare, cosa sempre molto difficile, interessi spesso contrastanti.
Secondo l’ANCE quali sono gli elementi caratterizzanti e qualificanti?
Direi soprattutto la possibilità di concepire e vedere il PUC non come un impianto rigido ed immodificabile, bensì come uno strumento che possa essere oggetto di un lavoro in progress per un suo continuo miglioramento rispetto all’adattabilità dello stesso in relazione ai mutamenti della Città e alle sue esigenze. L’altro elemento caratterizzante è certamente quello di coniugare ricostruzione urbana ed espansione senza operazioni fortemente invasive o speculative ma, soprattutto, di potere programmare correttamente, attraverso un sistema di regole ben codificate e non lasciate alla libera interpretazione, la crescita della Città nel tempo senza neanche innescare meccanismi di disturbo del mercato. Infine, non va sottovalutato che tutti sono chiamati a migliorare la qualità urbana anche attraverso un’operazione, condivisa, di moderazione degli interessi senza sottostimare che l’intervento del privato viene stimolato solo e soltanto se ha una giusta remunerazione.
Presidente, ma le imprese avranno reali benefici da questo PUC o il suo impianto le condizionerà ulteriormente diminuendo i loro ricavi?
Il primo beneficio che avranno le imprese è di sapere che cosa possono realizzare e dove possono realizzarlo. Si passa da una fase di discrezionalità o di assenza di possibilità realizzative ad una fase di certezza di diritto codificata da regole altrettanto certe e chiare. Il secondo aspetto da sottolineare è quello che tutti sono chiamati a testimoniare un’innovazione culturale di visione dello sviluppo della Città. La Città non è fatta solo di case, ma di case inserite in un arredo urbano armonioso, funzionale, fruibile. É chiaro che per realizzare questo ognuno deve sacrificare qualcosa rispetto a vecchie logiche e ad una cultura urbana ormai obsoleta. L’ultimo aspetto che intendo sottolineare è quello che il PUC per centrare i suoi obiettivi, per realizzare la sua filosofia, deve avere una buona governance. Deve, cioè, avere un’attuazione graduale e governata. Concludo, affermando con convinzione, che si sta per aprire un nuova fase storica sulla città di Benevento che porterà benefici, possibilità, lavoro alle nostre imprese.
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