di Raffaella Venerando
AutunnO D'ARTE
A spasso nel tempo: tre itinerari “figurativi” da non perdere
“Futurismo Manifesto 100x100.
Cento anni Cento
Manifesti” In mostra al Palazzo Reale di Napoli, Sala Dorica, dal 3 settembre al 20 ottobre 2009
Pensata in occasione del Centenario del primo Manifesto di Fondazione del Futurismo, la mostra, già allestita negli spazi del Macro Testaccio di Roma, è curata da Achille Bonito Oliva.
La tappa napoletana della mostra è arricchita da una sezione dedicata al Futurismo napoletano e in particolare alla “Piedigrotta futurista”, con materiali originali prestati dalla Fondazione Bideri.
Il 14 febbraio 1909, la rivista piedigrottesca delle edizioni Bideri “La Tavola Rotonda” pubblicò, in anticipo di una settimana rispetto a “Le Figaro” di Parigi, il manifesto futurista di Marinetti. Il legame tra Futurismo e Festa di “Piedigrotta” fu talmente stretto che nel 1911 Marinetti organizzò, con l’aiuto di Ferdinando Cangiullo, una serata futurista a Napoli, al Mercadante, alla presenza di Palazzeschi, Carrà, Scarpetta e Gemito.
Nel 1914, venne poi organizzata una mostra alla Galleria Sprovieri con opere di Boccioni, Balla e Severini e spettacoli di cabaret di Francesco Cangiullo, amico di Marinetti e personaggio chiave del futurismo napoletano e italiano in genere, che ideò la “Piedigrotta”, composizione parolibera sulla festa napoletana.
Il percorso della mostra prevede l’esposizione di circa 100 manifesti originali, alcuni tratti da riviste e pubblicazioni. L’esposizione è corredata da filmati creati appositamente per riprodurre in un montaggio dinamico frasi di grande impatto tratte dai manifesti stessi, accompagnate da tracce audio con registrazioni d’epoca, nonché rumori e suoni. L’intento è quello di costruire un percorso multimediale e interattivo, in cui al centro di tutto sta la parola futurista che lo spettatore potrà visualizzare grazie sia ai documenti originali, sia alle installazioni visive e sonore.
Il costo del biglietto - inclusa la visita all’Appartamento Storico - è di 6,00 euro ma sono previste riduzioni e agevolazioni per i possessori di Campania artecard.
Per maggiori info: www.palazzorealenapoli.it, 081.5808325.
Il “Grande maestro” raccontato in sei
capolavori
In mostra agli Antichi Arsenali di Amalfi
fino al 22 novembre
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Fino al prossimo 22 novembre sarà possibile ammirare uno spettacolo senza pari presso gli Antichi Arsenali della Repubblica marinara di Amalfi: sei disegni autentici di Michelangelo, d’abitudine custoditi a Firenze e che rappresentano parte della Collezione di Casa Buonarroti.
Quella in mostra ad Amalfi è una collezione che testimonia la varietà di esperienze e competenze di cui l’artista poliedrico si è fregiato nella sua vita. Si va dagli schizzi di nuove costruzioni architettoniche (tra cui - ad esempio - la chiesa di San Lorenzo, mai realizzata) a disegni che testimoniano la conoscenza di Michelangelo in ambito di ingegneria militare.
Il disegno raffigurante, invece, la regina d’Egitto Cleopatra, è invece già noto al grande pubblico. La Cleopatra raffigurata da Michelangelo è molto lontana e diversa da quella propria dell’iconografia tradizionale: quella visibile ad Amalfi è una regina quasi dolorante e comunque dai canoni classici dell’arte. È possibile poi vedere anche due schizzi raffiguranti alcuni giovani in movimento che Michelangelo abbozzò per altri artisti. A chiudere la mostra, infine, due studi per una Venere antica, dove trionfa in tutto la sua magnificenza l’eleganza classica che contraddistingue l’arte di Michelangelo. L’esposizione, curata dall’Associazione Culturale “Metamorfosi”, si terrà negli Antichi Arsenali della Repubblica - unico arsenale dell’età medioevale nel Mezzogiorno sopravvissuto - riaperti al pubblico dopo l’intervento di restauro conservativo.
Sarà l’occasione giusta per quanti vogliano conoscere più da vicino e attraverso una lettura delle opere non tradizionale il Grande Maestro e la sua arte di incantevole bellezza.
“Michelangelo. Sei capolavori”, dal 29 agosto al 22 novembre, Antichi Arsenali della Repubblica, Amalfi.
Orari: da 1 ottobre 11-13, 15-18.
Ingresso: intero €5, ridotto €3.
Informazioni: 089-8736225/206
www.mostramichelangelo.com
Creator Vesevo
Lava in mostra
permanente
A Ercolano dal 29 Gennaio 2008
al 31 Dicembre 2009
«Il Vesuvio, dopo i ghiacciai, è la più impressionante esibizione delle energie della natura che ho mai visto. Non ha la incommensurabile grandezza, la irresistibile magnificenza né, sopra tutto, la radiante bellezza dei ghiacciai; ma possiede tutta la loro caratteristica forza, tremenda e irresistibile. [...] La lava, come il ghiaccio, striscia continuamente con un suono crepitante come quello del fuoco che si spegne», così descriveva il vulcano partenopeo Percy Bysshe Shelley nell’Ottocento.
Da allora il Vesuvio non ha perso nulla del suo fascino pericoloso, della sua forza evocativa e magica.
Grazie all’estro fenomenale di dieci artisti europei (Miguel Berrocal, Mark Brusse, Lello Esposito, Alexandros Fassianos, Johannes Grützke, Dimas Macedo, Denis Monfleur, Rùrì, Antonio Seguì e Vladimir Velickovic), però da creatura distruttrice è divenuto «portatore di creazioni», che ne hanno scolpito la pietra per realizzare un’opera destinata a rimanere lungo la Strada di questo sito grandioso.
La prima installazione in pietra lavica che si incontra è quella che domina il ripido piazzale ai piedi del Vesuvio. È un enorme, affusolato, monolite in pietra lavica con 4 occhi incastrati sulle 4 facce. Si chiama “Listening with eyes”, l’ha realizzata l’olandese Mark Brusse ed è l’opera che inaugura “Creator Vesevo”, mostra permanente di arte contemporanea avvitata sui tornanti del vulcano, in un percorso panoramico tutto in salita. Il progetto, nato da un'idea dell'architetto Massimo Iovino, coordinatore del Programma Urban Herculaneum del Comune di Ercolano, prevede la partecipazione di dieci tra i più noti ed importanti scultori europei, scelti e designati dal direttore artistico del progetto, Jean-Noël Schifano, intellettuale poliedrico innamorato di Napoli come dell’arte.
Lungo la strada che conduce fino alla sommità del cratere, le installazioni si incontrano più o meno ogni quattro tornanti sul ciglio della strada, quasi fuse nel paesaggio naturale circostante.
Il “Totem” del portoghese Dimas Macedo è impressionante per la sua monumentalità; neanche il tempo di “misurarsi” faccia a faccia con esso che al tornante successivo già spunta la sagoma de “L’Antenato” opera dell’architetto franco-jugoslavo Velickovic che rappresenta una gigantesca testa inclinata su un lato, testimonianza perfetta dell’angosciosa e potente visione della realtà dell’artista. Successivamente ci si imbatte ne “Il Tempo inesorabile” del tedesco Grutzke, noto per i suoi lavori d'impronta teatrale che rasentano il caricaturale. All’altra curva si trova invece l’opera “Gli Occhi del Vesuvio” del napoletano Lello Esposito, di fatto, una enorme maschera di Pulcinella. Dopo l’unica opera di mano femminile - “Terra Vivax” - dell’islandese Rùrì - continua la rappresentazione anatomica del Vulcano con “Torso del Vesuvio” e “Face au Vesuve” dei grandi Miguel Berrocal e Denis Monfleur.
Nel bel mezzo di un’ampia svolta spunta poi “Icaro” opera del nostalgico artista franco-argentino, ma d'origini italiane, Antonio Seguì: due gambe e due grosse scarpe che sembrano venir fuori, al contrario, dalla roccia.
A chiudere la visita la celestiale opera di Alexandros Fassianos: “L’Angelo del Fuoco”.
Per info e contatti sulla visita:
Ufficio turistico comune di Ercolano +39 081 7881243
www.creatorvesevo.it
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